- Docente: Marco Ciardi
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 0975)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del modulo lo studente approfondisce la conoscenza scientifica contemporanea, nelle sue connessioni con problematiche filosofiche e con altre forme di comunicazione intellettuale.
Contenuti
Inizio del corso: Lunedì 3 ottobre 2011
Luogo e orari: Dipartimento di Filosofia, Via Zamboni 38. Lunedì (aula 6, ore 13-15); Giovedì (aula 6, ore 15-17); Venerdì (Aula 6, ore 13-15)
Titolo del corso: "Dalla chimica tricolore alla chimica verde. Il ruolo dei chimici nell'Italia unita".
Grazie all'opera del calabrese Raffaele Piria, negli anni '40 dell'Ottocento vennero poste le basi per la costruzione di una scuola nazionale di chimica, il cui massimo rappresentante fu il siciliano Stanislao Cannizzaro, il quale fornì un contributo decisivo alla diffusione della celebre ipotesi di Avogadro, formulata nel 1811, fondamentale per la corretta definizione di atomi e molecole. I chimici italiani contribuirono attivamente alla vita politica del tempo e parteciparono ai moti rivoluzionari e alle guerre d'Indipendenza. Dopo l'Unità le prime grandi scuole di ricerca furono in grado di far progredire la chimica nazionale a livello istituzionale e di farla interagire in maniera efficace con le strutture industriali. Negli anni seguenti, tuttavia, la ricerca teorica fu progressivamente abbandonata, a causa della scelta politica, tipicamente nazionale, di non voler investire in un progetti di ricerca pura di ampio respiro e a lunga scadenza. Nel secondo dopoguerra, comunque, l'esempio di Giulio Natta, premio Nobel per la Chimica nel 1963, confermò come un'indagine innovativa sotto il profilo teorico fosse destinata a produrre solidi risultati in campo industriale e produttivo. Nonostante la presenza di scuole di ricerca di livello mondiale (come quella bolognese di fotochimica, le cui indagini spaziano delle nanotecnologie allo sfruttamento dell'energia solare), la chimica italiana si trova oggi a vivere una profonda crisi, anche sotto il profilo della sua immagine culturale nei confronti dell'opinione pubblica, soprattutto a causa dell'impatto, spesso devastante, sull'ambiente prodotto nella seconda metà del Novecento. Oggi, tuttavia, si sta facendo sempre più strada, anche in Italia, l'idea di una 'chimica verde', cioè l'idea di una disciplina che debba in primo luogo essere (ritornando alle sue origini) uno strumento di servizio per l'umanità e non per l'economia, indifferente per sua natura (è sufficiente dare un'occhiata al concetto di PIL) ai risultati ambientali ed ecologici.
Al di là dei contenuti, trattandosi di un insegnamento di Laurea Magistrale, scopo del corso non è quello di svolgere semplici lezioni frontali, ma di introdurre gli studenti ai metodi e agli obiettivi della ricerca di archivio e sul campo, attraverso l'affidamento di ricerche specifiche, da effettuarsi attraverso biblioteche, collezioni di documenti e materiali forniti dalle rete, al fine di produrre, se possibile, un risultato finale sotto forma di relazione, di preparazione di una recensione o di un articolo per una rivista, o di reperimento di documenti inediti, anche in vista di una eventuale tesi di laurea.
Testi/Bibliografia
1) M. Ciardi, Reazioni tricolori. Aspetti della chimica italiana nell'età del Risorgimento, Milano, FrancoAngeli, 2011.
2) Giacomo Ciamician, Chimica, filosofia, energia: conferenze e discorsi, a cura di Marco Ciardi e Sandra Linguerri, Bologna, Bononia University Press, 2007.
3) Giacomo Leopardi, Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco, in Operette Morali (edizione a scelta degli studenti)
4) Rachel Carson, Primavera Silenziosa, Milano, Feltrinelli (edizione con introduzione di Al Gore).
Altri materiali utili allo svolgimento del corso saranno forniti durante le lezioni, oppure messi a disposizione sul sito DECKARD. Storia della scienza, divulgazione scientifica e cultura ambientale (www.rickdeckard.eu)
Metodi didattici
Il metodo didattico può variare in base al numero, alle esigenze e alla disponibilità degli studenti. Si può quindi passare dalla tradizionale lezione frontale alla discussione a più voci e al lavoro di gruppo, con interventi e presentazione di relazioni.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame consiste in una discussione, che può partire da un
argomento scelto dallo studente.
Gli esami si svolgono presso lo studio del docente: Dipartimento di
Filosofia, Via Zamboni 38, piano 4°, stanza 09.
L'iscrizione all'esame si effettuta on-line con il sistema
AlmaEsami:
http://www.unibo.it/Portale/Guida/AlmaEsami.htm
Strumenti a supporto della didattica
Power point, Web.
Link ad altre eventuali informazioni
http://www.unibo.it/docenti/marco.ciardi
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Marco Ciardi