- Docente: Maria Salvati
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 0973)
Conoscenze e abilità da conseguire
L'Europa è sempre più al centro dell'agenda politica, ma lo è in quanto costituisce anche un nodo storiografico. L'Europa, infatti, non è un dato, ma una lunga costruzione storica (spirituale, intellettuale e materiale) che le istituzioni dell'Unione europea possono solo contribuire a salvaguardare, non certo a creare. Per uno storico, e prima ancora per un cittadino europeo, diventa dunque essenziale la consapevolezza dei tempi di questo processo, delle svolte che l'hanno favorito, delle utopie che l'hanno prefigurato e delle trasformazioni materiali che ne rendono oggi possibile l'esistenza. Al termine del corso lo studente è introdotto alla conoscenza critica di questi processi soffermandosi volta a volta su aspetti particolari, senza perdere di vista l'obiettivo formativo generale.
Contenuti
Argomento del corso: L'Europa delle città
In generale, il corso, equivalente a 6 crediti – ma fortemente integrato con l'altro corso di 6 crediti sulla World History - si propone di approfondire la questione, ampiamente dibattuta dalla storiografia, dell'esistenza o meno di una identità europea e della sua costruzione nel corso dei secoli segnati dalla modernizzazione. Il caso della città si presta particolarmente bene a questa verifica, sia perché la città è sede e simbolo di modernità nelle diverse culture, sia perché nella costruzione della identità europea essa ha svolto un ruolo cruciale, tanto dal punto di vista della storia che da quello della cultura e delle scienze sociali. Dopo le due grandi rivoluzioni settecentesche (la rivoluzione industriale e la rivoluzione francese) la città europea diventa il centro dello Stato- nazione e dell'economia assommando dentro di sé quelle peculiarità che sembrano caratterizzare, rendendola unica, la cultura europea: lo spazio urbano sapientemente costruito diventa il fulcro simbolico di una unità spaziale sempre più vasta mentre l'accelerazione tecnologica otto-novecentesca rende strutturalmente coeso uno spazio identificabile con l'Europa, al di là delle guerre civili che lo dilaniano. Allo stesso tempo, con la nuova globalizzazione di fine Novecento e con la rivoluzione informatica, la città si trasforma nel luogo del massimo incontro e della massima frizione con i flussi provenienti da altre culture, in un nuovo rovesciamento di rapporti tra centro e periferia. Tanto da potersi chiedere: esiste ancora una città europea?
1. Storia d'Europa.A conclusione di una vicenda europea
che vede soprattutto a partire dal ‘700 la costruzione di una
auto-rappresentazione distinta e vittoriosa rispetto agli altri
popoli, il secolo ventesimo viene oggi letto come il secolo della
faticosa (e sanguinosa) presa di coscienza della necessità di una
identità plurale. [per i testi utilizzati e consigliati, v. punto
1. della Bibliografia]
2. Storie d'Europa. Il tema intende mettere a fuoco i
tempi e i modi in cui si è costruita la coscienza dell'appartenenza
europea, ma anche il variare dello spazio implicato dal
concetto di Europa e di città. [punto 2 della
Bibliografia]
3. Gli autori classici del pensiero novecentesco di
fronte alla crisi dell'eccezionalismo europeo. [ punto 3 della
Bibliografia]
4. Modernità e post-modernità. Il tema dell'identità
europea si intreccia in maniera inestricabile con quello della
modernità: una modernità intesa come progresso tecnico, ma anche
sociale, unitamente a un'idea di modernità come vissuto soggettivo
(inteso anche come perdita e rimpianto) con i suoi riflessi
nell'arte e nella letteratura. [punto 4 in Bibliografia]
5. Due industrializzazioni e due crisi. Si distinguono
ormai due grandi modelli di industrializzazione di massa prima e
dopo la cesura degli anni 70 del 900. [punto 5 in
Bibliografia]
6. Le città europee e la globalizzazione. Attraverso lo
studio dei diversi modelli di urbanistica che hanno accompagnato la
crescita dello stato nazione in Europa, è possibile riflettere
sugli effetti attuali della globalizzazione nelle città europee
(periferie) e su possibili casi di studio anche molto locali.[punto
6 in Bibliografia]
Testi/Bibliografia
1. Storia d'Europa: G. Barraclough, Guida alla
storia contemporanea, Laterza; M. Flores, Il
secolo-mondo, Mulino; M.Mazower, Le ombre dell'Europa,
Garzanti; Paolo Viola, Il Novecento, Eunaudi
2. Storie d'Europa: Lucien Febvre, L'Europa. Storia di
una civiltà, Donzelli; Franco Moretti, Atlante del romanzo
europeo, Einaudi; Id, La letteratura europea e J.Goody,
La cultura europea, in Storia d'Europa, vol.I,
Einaudi; Marcello Verga, Storie d'Europa, Carocci; Karl
Schloegel, Leggere il tempo nello spazio, B.Mondadori.
3. I classici: Max Weber, La città, Donzelli; Max
Weber, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo;
C.Schmitt, Il nomos della terra, Adelphi; H.Arendt,
Le origini del totalitarismo, parte II
(L'imperialismo); Karl Polanyi, La grande
trasformazione, Einaudi; E.Said, Orientalismo,
Feltrinelli; A.Sen, La diseguaglianza, Mulino.
4. Modernità e posmodernità. S.Kern, Il tempo e lo
spazio. La percezione del mondo tra 8 e 900, Mulino; M.Berman,
L'esperienza della modernità, Mulino; D.Harvey, La crisi
della modernità, Il Saggiatore; P.Capuzzo, Culture del
consumo, Mulino.
5. Due industrializzazioni e due crisi. G.Arrighi, Il
lungo ventesimo secolo; H.Kaelble, Verso una società
europea, Laterza; C.S. Maier, Due grandi crisi del XX
secolo, in L. Baldissara (a cura di), Le radici della
crisi, Carocci insieme a Id., Secolo corto o
epoca lunga? in C.Pavone ( a cura,) ‘900. I tempi della
storia, Donzelli; V.De Grazia, L'impero irresistibile,
Einaudi.
6. Le città europee e la globalizzazione: Serena Vicari
Haddock, La città contemporanea, Mulino; C.Zimmermann,
L'era delle metropoli, Mulino; G.Martinotti,
Metropoli.La nuova morfologia sociale della città,
Mulino; Saskia Sassen, Le città nell'economia globale,
Mulino; P. Le Galès, Le città europee. Società urbane,
globalizzazione, governi locali, Mulino; C.Sebastiani, La
politica della città, Mulino
Metodi didattici
Il corso prevede una parte di lezioni di tipo frontale e storiografico e una parte di tipo seminariale su metodi e fonti: queste ultime sono volte a sviluppare nello studente l'intereresse per un tema di ricerca, da svilupparsi nell'ambito del corso oppure in vista della preparazione della tesi finale.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Il programma è diverso per frequentanti e non frequentanti. Per i primi, se sono interessati, sarà possibile svolgere una ricerca (eventualmente anche più complessa, da 12 crediti, in collaborazione con il prof. Capuzzo) e presentare una tesina su un argomento concordato relativo al tema dell'Europa e in particolare dello spazio urbano.
Il programma da non frequentante prevede lo studio di 4 volumi scelti tra i 6 temi. Il punto 1) è obbligatorio per chi non proviene dalla laurea in storia.
Orario di ricevimento
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