- Docente: Luca Cristofolini
- Crediti formativi: 6
- SSD: ING-IND/14
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Specialistica in Ingegneria meccanica (cod. 0454)
Contenuti
Cap.1 CONTRIBUTO DELLA ANALISI SPERIMENTALE ALL'EVOLUZIONE
DELLE STRUTTURE
PARTE I: L'ANALISI DELLE TENSIONI
Cap.2 ESTENSIMETRIA ELETTRICA
2.1 RICHIAMI DI ESTENSIMETRIA ELETTRICA
Materiali per estensimetri
Valori caratteristici della resistenza elettrica degli estensimetri
Il fattore dell'estensimetro e la sensibilità trasversale
Taratura dell'estensimetro
Errore dovuto alla sensibilità trasversale
Influenza di una variazione di temperatura
Estensimetri autocompensati
Rosette estensimetriche
I circuiti di misura
Il circuito potenziometrico
Misura di deformazioni variabili nel tempo
ll ponte di Wheatstone
Calibrazionedel ponte
Alimentazione del ponte
Collegamenti
2.2 ESEMPI DI APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE
Cap.3: I RIVESTIMENTI FRAGILI
3.1 RICHIAMI DEL METODO
Introduzione
Tensioni nel rivestimento
Relazione tra le tensioni nel caso di comportamento elastico
Fessurazioniprodotte da carichi rilassati
Le curve isoentatiche
Modifica della sensibilità mediante le tensioni residue
I rivestimenti fragili reperibili sul mercato
Lo scorrimento viscoso
3.2 ESEMPI DI APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE
Cap. 4: FOTOELASTICITA'
4.1 RICHIAMI DEL METODO
Introduzione
Luce polarizzata
Intensità dela radiazione luminosal
Polarizzatore piano
Doppia rifrazione o birifrangenza
Trattamento della luce in un sistema ottico
Trattamento della luce con polarizzatore più lamina birifrangente
Teoria della fotoelasticità
Disposizione degli elementi ottici in un polariscopio
Modello caricato in un polariscopiopiano ad assi incrociati
Modello caricato in un polariscopiopiano ad assi paralleli
Modello caricato in un polariscopiocircolare ad assi incrociati
Modello caricato in un polariscopiocircolare ad assi paralleli
Determinazione delle isocromatiche
Il compensatore di Babinet-Soleil
Compensazione mediante lamine a quarto d'onda
Metodo di moltiplicazione delle frange
Determinazione delle curve isocline
Punti isotropi e punti singolari
La costruzione delle curve isostatiche
La separazione delle tensioni principali
Metodi sperimentali
Materiali per modelli fotoelastici
Effetti di bordo
Capacità di congelare tensioni
Taratura del modello fotoelastico
Fotoelasticitàtridimensionale
La preparazione della forma
La scelta dei carichi
La determinazione dei parametri della tensione
Stati di tensione alla superficie del modello
La determinazione dello stato di tensione in punti interni
Misura del fattore dell'intensità degli sforzi con il metodo fotoelastico
Fotoelasticitàa riflessione
Il polariscopioa riflessione
Misura delle deformazioni principali delle deformazioni
La misura delle deformazioni nella struttura
Conclusioni
4.2 ESEMPI DI APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE
Le discontinuità geometriche
Stato di tensione in prossimità dell'apice di difetti
Stato di tensione in una cremagliera e in una cinghia dentata
Stato di tensione nei recipienti a pressione
Stato di tensione nelle teste delle espansioni polari negli alternatori
Stato di tensione in un anello caricato in tre punti
Stato di tensione dovuto all'urto
Applicazione della fotoelasticitàa riflessione in biomecanicac
Stato di tensione nel contatto Hertziano
Cap. 5. INTERFEROMETRIA OLOGRAFICA
5.1 RICHIAMI DEL METODO
Introduzione
5.2 ESEMPI DI APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE
Misura di spostamenti in fessure circolari interagenti
Misura di meati nell'acoppiamento biella manovella
PARTE II: LA MECCANICA DEI MATERIALI
Cap. 6: EFFETTO DELLE SOLLECITAZIONI SUL COMPORTAMENTO DEL MATERIALE NEL CASO STATICO
6.1 RICHIAMI DEI PRINCIPALI MECCANISMI FISICIIntroduzioneIl legame tra le tensioni e le deformazioniFenomenologia delle superfici nel caso di frattura mistaCenni di teoria fisica della tensione di rottura.Comportamento a frattura
6.2 APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURERichiami sui fattori di concentrazione delle tensioniTensione imposta e deformazione impostaLa formula approssimata dovuta a NeuberIl fattore di effetto di intaglioCausa della riduzione del fattore di effetto di intaglio rispetto al fattore di concentrazione delle tensioni Coefficiente di supporto e sensibilità all'intaglioIl valore medio delle tensioni e delle deformazioniInfluenza del valore medio delle tensioni sulla fatica uniassialeAspetti microscopici Propagazione della cricca di faticaAspetti macroscopici delle superfici di frattura
Cap. 7: EFFETTO DELLE SOLLECITAZIONI SUL COMPORTAMENTO DEL MATERIALE NEL CASO DI TENSIONI LOCALI VARIABILI
(Fenomenologia della fatica ad alto numero di cicli)
7.1 RICHIAMI DEI PRINCIPALI MECCANISMI FISICI
Introduzione
Influenza delle tensioni
Schema della machina di prova a flessione rotantec
La prova a flessione alterna in un piano assegnato
La prova a trazione/compressione
La curva di Wöhler
La curva in coordinate semilogaritmiche e doppio logaritmiche
7.2 APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE
Cap.8: EFFETTO DELLE SOLLECITAZIONI SUL COMPORTAMENTO DEL
MATERIALE NEL CASO DI DEFORMAZIONI LOCALI VARIABILI
(Fenomenologia della fatica oligociclica)
8.1 RICHIAMI DEI PRINCIPALI MECCANISMI FISICI
1.Introduzione
2.Legame tra le tensioni e le deformazioni
Prova ripetuta a tensione imposta e a deformazione imposta
Simulazione del comportamento ciclico del materiale in campo elastoplastico
3.Simulazione dei fattori di concentrazione
4.Simulazione del comportamento a fatica del materiale
5.La fatica per carichi di ampieza variabilez
8.2 APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE
Cap. 9: ASPETTI SPERIMENTALI DELLA MECCANICA DELLA FRATTURA (Fenomenologia della frattura lineare elastica)
9.1 RICHIAMI DEI PRINCIPALI MECCANISMI FISICI
Introduzione
1.La Meccanica della frattura lineare elastica
2.Modi di frattura
3.Stato piano di tensione e stato piano di deformazione
4.Il fattore di intensità degli sforzi
5.L'effetto di limitate plasticizzazioni all'apice del difetto
6.La rottura fragile
7.Influenza della temperatura
8.La propagazione stabile del difetto
9.Valori sperimentali della tenacità a frattura
9.2 ESEMPI DI APPLICAZIONI ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE
Testi/Bibliografia
Dispense del corso predisposte dal Prof. Freddi ed editate dal
Prof. Cristofolini
Inoltre:
Dally & Riley: Experimental Stress Analysis . J. Wiley
Handbook on Experimental Mechanics. Ed. by A. S. Kobayashi Second Edition SEM 1993
Metodi didattici
- Gli studenti sono divisi in gruppi di lavoro che devono seguire le esercitazioni organizzate presso il Laboratorio del Dipartimento in Via Terracini, 24.
- Ogni settimana gli studenti devono attivamente partecipare ad un esperimento che viene ripetuto quattro volte per consentire una fruizione corretta da parte di ogni studente.
- La conduzione dell'esperimento è obbligatoria per ogni studente che deve preparare un elaborato che raccoglie i punti salienti e i risultati di ciascun esperimento.
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Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Consiste in una prova scritta con tre domande:
- una domanda sulla teoria della sperimentazione.
- una domanda sulla meccanica dei materiali
- un disegno a mano libera su una semplice attrezzatura di laboratorio.
Segue l'orale con la discussione dell'elaborato e l'approfondimento di altri contenuti.
Sono graditi e stimolati contributi liberi (Tesine o altro) , inerenti la disciplina.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Luca Cristofolini