45841 - PALEOGRAFIA MUSICALE (1) (LS)

Anno Accademico 2008/2009

  • Docente: Cesarino Ruini
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Specialistica in Discipline della musica (cod. 0431)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce la conoscenza degli scopi, dei metodi e dei problemi della paleografia mediante un approccio che non trascuri le sue prevalenti applicazioni nel campo della filologia e della ricerca storica. E' portato all'individuazione dei tratti metodologici propri e delle problematiche specifiche della paleografia musicale. Acquisisce un lessico disciplinare appropriato. E' capace di riconoscere e di interpretare le diverse grafie musicali dei secoli IX-XV nel loro sviluppo storico.

Contenuti

Dalle notazioni neumatiche “in campo aperto” alla notazione quadrata.

Il mensuralismo: i “modi ritmici”, Ars antiqua e Ars nova, la notazione proporzionale.

Testi/Bibliografia

1) Neumatic notations, a cura di S. Corbin, M. Velimirovic, M. Helffer, in The New Grove Dictionanry of Music ad Musicians, vol. 13, London, Macmillan, 1980, pp. 128-154;

2) F. A. Gallo, Die Notationslehre im 14. und 15. Jahrhunderts, in Geschichte der Musiktheorie, vol. 5: Die mittelalterliche Lehre von der Mehrstimmigkeit, a cura di F. Zaminer, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 1984, pp. 257-356 (è disponibile una versione italiana a cura di Cesarino Ruini);

3) I. Godt, ReadingLigatures from their Ground State, «Early Music», 4/1, 1981, pp. 44-45;

4) G. B. Baroffio, Le grafiemusicali nei manoscritti liturgici del secolo XII nell'Italia settentrionale. Avvio di una ricerca, in Cantus Planus. Papers Read at the Fourth Meeting Pécs, Hungary, 3-8 September 1990, Budapest, Hungarian Academy of Sciences – Institute for Musicology, 1992, pp. 1-16;

5) F. A Gallo, Trascrizione di Machaut, Ravenna, Longo, 1999;

6) K. Levy, Onthe Origin of Neumes, «Early Music History», 7, 1987, pp. 59-90;

7) M. Huglo, Les noms des neumes et leur origine, «Études grégoriennes», 1, 1954, pp. 53-67;

8) A. M. Busse Berger, Mensuration and Proportion Signs: Origins and Evolution, Oxford, Clarendon Press, 1993;

9) M. Huglo, Bilan de 50 années de recherches (1939-1989) sur les notations musicales de 850 à 1300, «Acta Musicologica», LXII, 1990, pp. 224-259.

 

N.B.: Gli studenti iscritti alla Laurea specialistica 51/S, con esame da 5 CFU, sono esentati dallo studio dei testi n. 6, 7, 8.e 9.

Uno a scelta tra i seguenti volumi:

– W. Apel, La notazione della musica polifonica, dal X al XVII secolo, Firenze, Sansoni, 1984;

– C Parrish, The notation of medieval music, New York, Norton, 1957;

– M.-N. Colette, M. Popin, Ph. Vendrix, Histoire de la notation du Moyen Âge à la Renaissance, Paris, Minerve, 2003.

 

Letture consigliate:

Notation, III: History of Western notation, a cura di D. Hiley e Th. B. Payne, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Second Edition, vol. 18, London, Macmillan, 2001, pp. 84-129;

Notazione, I: Notazione omofonica; II, Notazione polifonica sino al 1600, a cura di H. Mayer Brown, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti: Il lessico, vol. 3, Torino, UTET, 1984, pp. 338-348;

– E. Cardine, Semiologia gregoriana, Roma, Pontificio Istituto di Musica Sacra, 1968;

– M. Gozzi, La cosiddetta “Longanotation”: nuove prospettive sulla notazione italiana del Trecento, «Musica Disciplina», XLIX, 1995, pp. 121-149;

– M. Everist, Le fonti della musica polifonica, ca. 1170-1330, in Il libro di musica, a cura di C. Fiore, Palermo, L'Epos, 2004, pp. 43-64;

– J. Stinson, I manoscritti musicali del Trecento, in Il libro di musica, a cura di C. Fiore, Palermo, L'Epos, 2004, pp. 65-87;

– J. Herlinger, Music Theory of the Fourteenth and Early Fifteenth Centuries, in Music as Concept and Practice in the Late Middle Ages, a cura di by R. Strohm and B. J. Blackburn, Oxford, Oxford University Press, 2001, pp. 244-300.



Metodi didattici

Lezioni frontali con discussione di esempi selezionati.

N.B.: Un ciclo di esercitazioni condotte dalla dott.ssa Gioia Filocamo e dal dott. Gregorio Bevilacqua fornirà agli studenti l'occasione di misurarsi con metodologie e tecniche di trascrizione di brevi brani in notazione mensurale dei secoli XIII-XVI.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Prova orale di accertamento della conoscenza degli argomenti del corso.

Strumenti a supporto della didattica

Riproduzioni di documenti fornite durante il corso

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Cesarino Ruini