98754 - MUSULMANI E CRISTIANI NEL MEDITERRANEO ISLAMICO: STORIE DI RELAZIONI (1) (LM)

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Caterina Bori
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-OR/10
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso gli studenti padroneggiano gli indirizzi teorici che caratterizzano l’ambito disciplinare; sono in grado di adottare le appropriate metodologie per lo studio della danza in una prospettiva antropologica; acquisiscono consapevolezza di come lo studio dell’ambito coreutico possa essere uno strumento efficace per analizzare ulteriori aspetti della realtà sociale quali le dimensioni politica e identitaria.

Contenuti

Lo spazio geografico preso in considerazione sarà quello mediterraneo, specificamente le società a maggioranza musulmana tra l'inizio del xiii secolo e la fine del xv.

Dopo una prima discussione teorico-metodologica sul Mediterraneo come categoria analitica e spazio privilegiato del nostro campo di indagine, e sui discorsi prescrittivi rispetto alle relazioni inter-communitarie nelle regioni mediterranee a maggioranza islamica, studieremo alcuni casi di interazione tra musulmani e cristiani, sia in situazioni di conflitto che non.

Ci interesseranno i modi diversi di relazione tra individui, e gruppi di individui, musulmani e cristiani, e ci interesserà la diversa tipologia di fonti ciascuna portatrice di una varietà di sguardi, a volte di pretese normative, che veicolano questi rapporti.

L'obiettivo finale è quello di mettere in discussione l'utilità euristica ed epistemologica della categoria "relazioni islamo-cristiane" storicizzandola.

Testi/Bibliografia

Studenti frequentanti (che abbiano seguito almeno il 75% delle lezioni)

Settimana 1

 Introduzione storico-metodologica: Il Mediterraneo come spazio analitico.

Eric Dursteler, “On Renaissance Bazaars and Battlefields: Recent Scholarship on Mediterranean Cultural Contacts”, in: Journal of Early Modern History 15/5 (2011), pp. 413-434.

Ramzi Rouighi, “A Mediterranean of Relations for the Medieval Maghrib: Historiography in Question, in al-Masāq (2017), pp. 1-20.

Nabil Matar, “The “Mediterranean” through Arab Eyes in the Early Modern Period: From Rūmī to the “White In-Between Sea”, in Judith E. Tucker, The Maling of the Modern Mediterranean https://www.degruyter.com/document/doi/10.1525/9780520973206/html. Views from the South (University of California Press, 2019), pp. 16-34

Ed i testi che leggeremo insieme durante le lezioni.

Settimana: 2

Non-musulmani residenti in terre d’Islam: discorsi prescrittivi, e non.

  • Yohanan Friedmann, art. “Dhimma” in Encylcopedia of Islam. THREE (Disponibile online tra le risorse Unibo).
  • Luke Yarbrough, “Muslim rulers, Christian subjects”, in: Douglass Pratt – Charles Tieszen (a cura di), Christian Muslim Relations. Vol. 15. Thematic Essays (600-1600), pp. 359-387 (utile per una visione d’insieme diacronica).
  • Marina Rustow, “At the Limits of Communal Autonomy: Jewish Bids for Intervention from the Mamluk State”, in Mamluk Studies Review, 13/2 (2009), pp. 133-159 (caso studio. I numeri della Mamluk Studies Review si trovano disponibili online in modalità ‘open access’ : https://mamluk.uchicago.edu/msr.html)

E le fonti tradotte che leggeremo insieme durante le lezioni.

Gli studenti che hanno già seguito corsi di Storia delle società musulmane o storia dell'Islam, o comunque che abbiano una qualche familiarità con la materia, potranno sostituire i testi Friedmann e Yarbrough con :

Tamar El Leithy, "Sufis, Copts, and the Politics of Piety: Moral Regulation in 14th-century Upper Egypt" in Adam Sabra and Richard McGregor (a cura di), The Development of Sufism in Mamluk Egypt, (Cairo: IFAO, 2006), pp. 75-120.

Settimana 3

Incontri” e “dialoghi” islamo-cristiani?

  • Jon Hoover, Ibn Taymiyya (Oxford: Oneworld, 2019), pp. 5-44.
  • Ibn Taymiyya, Lettera ad un Re Crociato. Riflessioni sui fondamenti della «vera religione», traduzione italiana a cura di M. Di Branco, Biblioteca di Via Senato, 2004.
  • Diego Sarrìo Cucariella, “Corresponding across religious borders. The letter of Ibn Taymiyya to a crusader in Cyprus”, in: Islamochristiana 36 (2010), pp. 1-16. 

Settimana 4

Silenzi: Francesco e il Sultano.

  • John Tolan, Il Santo dal Sultano, traduzione italiana (originale inglese 2009), Laterza 2009, Introduzione e capitolo 1 (caso studio).
  • Jason Welle, “Damietta after 800: Sources, Effects, Prospects”, in: Islamochristiana 45 (2019), pp. 39-65.
  • Caterina Bori, “Conclusive or Clue? Reading uexpected silences in our sources”, Rivista degli Studi Orientali 95/4 (2022), pp. 23-34.

Settimana 5

Cultura materiale, e conclusioni.

  • Leor Halevi, "Christian Impurity versus Economic Necessity: A Fifteenth-Century Fatwa on European Paper", Speculum 83 (2008), pp. 917-945.

* Le letture in programma potranno subire qualche variazioni concordate con gli studenti con l’avvicinarsi delle lezioni o durante le stesse.

Studenti non frequentanti (che abbiano frequentato meno del 75% delle lezioni)

Visto il carattere sperimentale del corso e l'assenza di testi che ne ripercorrano i contenuti in maniera sistematica, gli studenti non frequentano porteranno un programma più classico di Islamistica.

Andrew Rippin, Muslims: Their Religious Beliefs and Practices, Londra: Routledge, quarta edizione 2012 (tutto).

Alfred-Louis de Prémare, Alle origini del Corano, Roma: Carocci, 2014.

Talal Asad, The Idea of an Anthopology of Islam, Georgetown: Center for the Study of Contemporary islam, 1986, 28pp (reperibile on-line).

e uno dei seguenti capitoli:

Shahab Ahmed, What is Islam? The importance of being Islamic, Princeton University Press, 2016, Introduzione e capitolo 2, o capitolo 3 o capitolo 4 (quest'ultimo è consigliato in particolare per gli studenti di antropologia e in stretta relazione con le due letture precedenti).


Metodi didattici

Lezioni frontali.

Discussioni di gruppo.

Presentazioni.

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Sono frequentanti gli studenti che avranno seguito almeno il 75% delle lezioni.

L'esame consiste in un colloquio orale. Nel colloquio si valuteranno le capacità di sintesi e metodologiche maturate dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi con la bibliografia d'esame, i contenuti del corso e i testi affrontati durante le lezioni.

Particolarmente importanti saranno la capacità dello studente di sapersi muovere all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di saper individuare in essi le informazioni utili che gli permettano di illustrare gli aspetti critici trattati nel corso.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti

- La capacità di sintesi e di analisi rispetto a questi

- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e nel linguaggio specifico della materia trattata.

Valutazione

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione, congiuntamente ad un'ottima padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30L).

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete (25-27).

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza (18-24).

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

La valutazione finale di un corso integrato sarà data dalla media dei due voti conseguiti per i singoli moduli il cui esame andrà sostenuto separatamente.

 

Strumenti a supporto della didattica

Presentazioni power points.

Fonti testuali tradotte.

Fonti visive.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Caterina Bori