10898 - MUSEOGRAFIA E MUSEOTECNICA

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Luca Ciancabilla
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Beni culturali (cod. 9076)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso intende fornire le conoscenze di base della museografia e della museotecnica, sia in una prospettiva storico-teorica, sia in una prospettiva tecnico-pratica. Al termine del corso lo studente è capace di orientarsi nel campo della conservazione e gestione del patrimonio storico artistico e ha piena consapevolezza dell'affermarsi dei modelli museali in Occidente, dalle origini e ai nostri giorni.

Contenuti

Poco più di due secoli fa, Carlo Fea, il Commissario delle Antichità dello Stato Pontificio, si appellò privatamente a papa Pio VII, affinché le sculture antiche e i dipinti rinascimentali, portati a Parigi dall'esercito francese nel 1797 e recuperati da Antonio Canova dopo Waterloo, fossero restituiti ai loro legittimi proprietari e potessero ritrovare il loro contesto originario. "E' per Roma una massima falsa il voler ridurre tutte le belle cose pubbliche in un Museo o in una Galleria (...) Tutta Roma è e deve essere una galleria" era la tesi di Fea, che non coglieva il bisogno della Chiesa di confrontarsi con la contemporaneità e con uno dei suoi nuovi strumenti culturali: il museo. Rifiutare di esporre nei Musei Vaticani quelle pale d'altare, come la Trasfigurazione di Raffaello, che fin dal Settecento avevano fatto di Roma un museo diffuso, sarebbe stata una scelta retrograda. Oggi come allora, il problema non è se e dove conservare un'opera, ma perché e per quali motivi conservarla in un luogo piuttosto che in un altro. Si pensi a quanto accade nel caso specifico dei capolavori pittorici e scultorei dell'arte antica e moderna siti all'aperto, che sempre più vengono sostituiti da copie in scala 1:1- anche fotografiche - più o meno consone e musealizzati a spregio del loro contesto d'origine e della loro funzione onde consentirne la salvaguardia e tutela. Dentro o fuori? Quanto è realmente importante il contesto per fruire correttamente di un'opera d'arte? Si può risolvere il problema ponendo, al posto dell'originale, una copia identica? Una questione posta da Carlo Giulio Argan ai tempi del ricovero della statua equestre di Marco Aurelio nelle sale dei Musei Capitolini, immediatamente sostituita nella piazza del Campidoglio da una riproduzione realizzata in materiali plastici in grado di dare sì sostanza a una mimesi perfetta dell'originale, ma per taluni, non a rendere più agevole la fruizione del contesto. Domande alle quali il corso cercherà di rispondere partendo dai fatti che segnarono la musealizzazione di diverse sculture all'aperto a Firenze nel corso del XIX secolo, passando per la recentissima sostituzione dei Marmi del Partenone con calchi, fino alle problematiche, di stretta attualità, relative al possibile ricovero museale e quindi sostituzione con copie in scala fotografica di alcune pitture dell'Arte Urbana contemporanea, anche loro oggetto di inaspettate attenzioni da parte dei musei pubblici e privati . Operazioni strettamente connesse a nuovi criteri e tecniche di esposizione ed ordinamento, che devono tenere conto dell'interazione fra apparati allestitivi, spazi museali e materiali del museo, cioè sottostare alle leggi e all'evoluzione della museografia e della museotecnica.

Testi/Bibliografia

Istituzionale:

G. C. ARGAN, Museologia e museografia in M. GARBERI, A. PIVA (a cura di), L'opera d'arte e lo spazio architettonico, Milano, Mazzotta 1988, pp. 131-136; M. L. M. GAVAZZOLA, Manuale di museologia, Milano, Rizzoli, 2011, pp. 1-8; F. MANOLI, Manuale di gestione e cura delle collezioni museali, Milano, Mondadori, 2015.

Letture di approfondimento per la parte istituzionale:

A. LUGLI, Museologia, Milano, Jaca Book, 1992; F. MINISSI, Museografia, Bonsignori, Roma, 1992; A. PASETTI, Luce e spazio nel museo d'arte. Architettura e illuminazione, Edifir, Firenze 1999, pp. 7-25, 35-48, 67-77, 95-103; C. TOSCO, I beni culturali: storia, tutela e valorizzazione, Il Mulino, Bologna 2004; M. C. MAZZI, In viaggio con le Muse, Spazi e modelli del museo, Edifir, Firenze, 2008; P. DRAGONI, Processo al museo. Sessant'anni di dibattito sulla valorizzazione del patrimonio in Italia, Edifir, Firenze, 2010

Monografico:

G. C. Argan, Dentro o fuori? in Marco Aurelio. Storia di un monumento e del suo restauro, a cura di A. MELUCCO VACCARO, A. MURA SOMMELLA, Pizzi, Milano 1989, pp. 13-14; J. W. POPE_HENNESSY, La conservazione delle sculture all'aperto e L. DOLCINI, "Per cagione della intemperanza dell'aria": copie e sostituzioni di sculture a Firenze dall'Ottocento ad oggi in A. Giusti (a cura di), Sculture da conservare. Studi per una tecnologia dei calchi, Edifir, Firenze, 1990, pp. 10-11 e 14-87; G. PUCCI, Arte e disgiunzione. Il nuovo museo dell'Acropoli ad Atene in "Studi di estetica", 45, 2012, pp. 229-242; L. CIANCABILLA, Il mega-museo degli affreschi staccati di Firenze: genesi e riflessi di un progetto mai realizzato, in press; un saggio a scelta fra P. D'ALCONZO, En Roma y mas en Inglaterra se aprecian muchisimo estas pinturas, las quales se quitan de semejantes parajes". I dipinti murali staccati da Ercolano e Pompei nel XVIII secolo in L. CIANCABILLA, C. SPADONI (a cura di), L’incanto dell’affresco. Capolavori strappati da Pompei a Giotto, da Correggio a Tiepolo, catalogo della mostra, Ravenna, Mar, Cinisello Balsamo, 2014, VOL. II, pp. 29-37; A. GIUSTI, Il caso Orsanmichele in M. L. MASETTI BITELLI, M. CUOGHI COSTANTINI (a cura di), Ripristino architettonico, Nardini, Firenze, 1999, pp. 55-67; T. VERDON, Museologia e valori: Il nuovo Museo dell'Opera del Duomo di Firenze in "Arte cristiana", vol. 106, fasc. 907, 2018, pp. 244-257; C. BRANDI, Museografia, mostre e restauro in Atti del convegno tra soci sul tema problemi della tutela del patrimonio artistico, storico, bibliografico e paesistico, Accademia dei Lincei, Roma 1970, pp. 77-92; M. C. MAZZI, Museografia come restauro preventivo in M. ANDALORO (a cura di), La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Nardini, Firenze, 2006, pp. 199-213; M. B. FAILLA, Cultura del restauro e ordinamenti museali in La cultura del restauro: modelli di ricezione per la museologia e la storia dell'arte, a cura di M. B. FAILLA, S. A. MEYER, C. PIVA, S. VENTRA, Roma, pp. 269-278; L. CIANCABILLA, Fotografare o musealizzare l’Urban Art: il “grigio” di Blu e la sua nemesi in L. CIANCABILLA, G. L. TUSINI, Oltre il grigio. Conservare, musealizzare e restaurare l’Arte Urbana fra tradizione e memoria, (atti del convegno, Bologna 31 maggio 2018), Bologna 2019, pp. 75-102

Letture di approfondimento per la parte monografica:

V. FARINELLA, S. PANICHI, L'eco dei marmi. Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità, Donzelli editore, Roma 2003; P. D'ALCONZO, L'anello del re. Tutela del patrimonio storico artistico nel Regno di Napoli, Edifir, Firenze, 1999; U. GELLI; Musei interrotti: Brandi (e Minissi) in Puglia, San Cesario di Lecce, Manni, 2015;

La bibliografia qui indicata, di carattere generale, sarà da discutere in aula nei dettagli durante le prima lezioni o, per i non frequentanti, al ricevimento prenotandosi tramite mail all'indirizzo luca.ciancabilla@unibo.it

Metodi didattici

A causa delle restrizioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria l’insegnamento verrà svolto con modalità didattica:

Tradizionale: il docente sarà sempre in presenza nell’aula designata per l’insegnamento, gli studenti si alterneranno in presenza secondo uno schema di turni in corso di definizione (informazioni più dettagliate rispetto alla turnazione e alla modalità di accesso alla lezione in presenza saranno fornite più avanti). Sarà sempre possibile collegarsi da remoto e seguire in diretta streaming le lezioni svolte in aula tramite piattaforma TEAMS.

Il corso si svolgerà tramite l'utilizzo di slides grazie alle quali sarà possibile introdurre gli studenti alla conoscenza visiva di opere e allestimenti, spazi museali del passato e del presente in un riferimento e confronto continuo fra la teoria e la prassi. In ragione di uno degli scopi del corso, sono da ritenere parte integrante delle trenta ore visite a musei, mostre temporanee, collezioni e gallerie pubbliche.

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame è orale e prevede una verifica delle conoscenze relative al programma, effettuata sulla base dei testi consigliati e degli appunti dalle lezioni. Esame orale per il corso monografico che per la parte istituzionale, anche attraverso l’uso di immagini. Discussione di una breve tesina sui temi affrontati in classe.

La prova orale prevede la conoscenza dei testi indicati nella parte istituzionale e in quella monografica e valuta inoltre la capacità critica, espositiva e la coerenza argomentativa dello studente. Lo studente che intende sostenere il colloquio deve iscriversi attraverso la relativa pagina di Almaesami, ed è tenuto a preparare l'esame per intero. Non saranno ammessi all'orale studenti cha abbiano preparato solo una parte del programma.

L'esito complessivo dell'esame sarà: insufficiente in caso di carenze linguistiche ed espressive all'orale, nonché di mancato o erroneo commento ai testi in programma; sufficiente in caso di corretta espressione linguistica, possesso delle conoscenze storiche-artistiche e critiche di base e comprensione della materia; buono in caso di padronanza espressiva e conoscenza sicura dei testi e degli autori in programma; ottimo in caso di eccellente capacità espressiva e conoscenza approfondita dei testi e degli autori in programma.

Strumenti a supporto della didattica

  • Slides a colori e in bianco e nero
  • Visite a musei e collezioni pubbliche
  • Lezioni in aula e in museo con esperti della materia (museografi, architetti, direttori di musei e collezioni, curatori di mostre temporanee e permanenti)

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Luca Ciancabilla