90597 - GEOPOLITICA DEI CONFLITTI

Anno Accademico 2021/2022

Conoscenze e abilità da conseguire

L’insegnamento intende fornire una conoscenza approfondita delle principali teorie sul rapporto fra violenza e ordine politico emerse nell’ambito delle scienze sociali. Al termine del corso lo studente è in grado di: a) esaminare criticamente gli studi classici del settore; b) padroneggiare la letteratura contemporanea; c) analizzare e commentare le dinamiche dello sviluppo politico e il suo rapporto con la violenza nelle varie fasi della storia umana; d) applicare i metodi di indagine più comunemente utilizzati nello studio della violenza e dello sviluppo politico.

Contenuti

Il corso ha l’obiettivo di discutere la relazione fra conflitto e processi di strutturazione e destrutturazione dell’autorità politica attraverso un’analisi di lungo periodo e di aree geografiche diverse. La prima parte del corso sezione è dedicata ad approfondire lo sviluppo dello spazio politico nel passaggio fra comunità nomadiche e comunità sedentarie, le forme delle comunità politiche (città, proto-stati, imperi) nell’antichità e il ruolo della violenza nell’istituzione e nel funzionamento di questi ordini politico-sociali. La seconda parte del corso ripercorre la creazione delle forme “moderne” di organizzazione politica concentrandosi sulle origini e l’evoluzione degli stati in Europa, la formazione degli imperi e il ruolo della violenza nella governance di questi e lo sviluppo dello stato-nazione. La terza sezione è dedicata ai cambiamenti dell’autorità politica, con riferimento alle forme politiche “alternative” allo stato-nazione, al ruolo delle guerre civili, alle tesi legate al neo-medievalismo e agli studi sulla governance dei gruppi insurrezionali.

 

Il corso adotta una modalità di organizzazione della didattica – ispirata alla logica della “classe invertita” – che prevede la suddivisione in due diverse sezioni. Una sezione è composta da lezioni frontali (16 ore) e si propone di introdurre gli studenti all’acquisizione degli strumenti concettuali e teorici di base. Un’altra sezione, organizzata secondo modalità seminariali (12 ore), è mirata all’applicazione delle conoscenze e al loro approfondimento. La suddivisione in lezioni e seminari è specificata nel programma che segue. Gli studenti si divideranno in due gruppi per la sezione seminariale. L’eventuale attivazione di canali online dipende dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Gli studenti sono tenuti a presentarsi a lezione avendo già letto il materiale assegnato e – nel caso dei seminari – sarà richiesta una partecipazione attiva anche attraverso il ricorso a presentazioni di ricerche e studi di caso. Le letture consigliate forniranno un trattamento più completo degli argomenti per gli studenti interessati a perseguire particolari percorsi di studio o di ricerca.

Testi/Bibliografia

1. Introduzione al corso: guerra e configurazioni dell'autorità politica (lezione)

§ Gat, A. (2006), War in Human Civilization, Oxford University Press, Preface

§ Pinker, S. “The surprising decline in violence”, Ted Talk: https://www.ted.com/talks/steven_pinker_on_the_myth_of_violence/transcript

2. La nascita dello “spazio umano” e violenza nello “stato di natura” (lezione)

§ Gat, A. (2006), War in Human Civilization, capp. 1-3 e 7

Letture consigliate

§ Christian, D. (2011). Maps of time: An introduction to big history. University of California Press, cap. 7*.

§ Mellars, P. (2006). Why did modern human populations disperse from Africa ca. 60,000 years ago? A new model. Proceedings of the National Academy of Sciences, 103(25), 9381-9386. Sul sito: http://www.pnas.org/content/103/25/9381

3. Confinare e organizzare lo “spazio umano”: proto-stati e violenza (lezione)

§ Gat, A. (2006), War in Human Civilization, capp. 8-10*

§ Bogaard, A. (2015), “Communities”, in The Cambridge World History, Volume II: A World with Agriculture, 12000 BC – 500 CE. Cambridge University Press, cap. 5.

§ Scott J.C. (2017). Against the Grain. A Deep History of Earlier States. cap. 2.

Letture consigliate

§ Spencer, C. S. (2010). Territorial expansion and primary state formation. Proceedings of the National Academy of Sciences, 107(16), 7119-7126

§ Algaze, G. (2001). Initial social complexity in southwestern Asia: the Mesopotamian advantage. Current Anthropology, 42(2), 199-233

4. Dal feudalesimo allo stato moderno (lezione)

§ Gat, A. (2006), War in Human Civilization, cap. 11

Letture consigliate:

§ Poggi, G. (1990), Lo Stato, Il Mulino, cap. 3

§ Tilly, C. (1984), ‘Sulla formazione dello stato in Europa. Riflessioni introduttive’, in Tilly, C. (a cura di) La formazione degli stati nazionali nell’Europa occidentale, Il Mulino, cap. 1

5. Imperi e violenza collettiva (lezione)

§ Gat, A. (2006), War in Human Civilization, capp. 13 e 14

§ Rosenstein, N. (2015), War, State Formation, and the Evolution of Military Institutions in Ancient China and Rome, in Morris, I. e Scheidel, W. (a cura di), Rome and China Comparative Perspectives on Ancient World Empires, Oxford University Press, cap. 2*

§ Barkey, K., & Gavrilis, G. (2016). The Ottoman millet system: Non-territorial autonomy and its contemporary legacy. Ethnopolitics, 15(1), 24-42

6. Le guerre civili

§ Sambanis, N. (2004). What is civil war? Conceptual and empirical complexities of an operational definition. Journal of conflict resolution, 48(6), 814-858

§ Allansson, Marie, Erik Melander and Lotta Themnér, 2017. Organized violence, 1989-2016. Journal of Peace Research. 54(4), 574-587

7. Riorganizzare lo spazio politico: la fine dello Stato? (lezione)

§ Arjona, A. (2014). Wartime institutions: a research agenda. Journal of Conflict Resolution, 58(8), 1360-1389

§ Boege, V., Brown, A., Clements, K., & Nolan, A. (2008). On hybrid political orders and emerging states: state formation in the context of ‘fragility’. Sul sito: http://edoc.vifapol.de/opus/volltexte/2011/2595/pdf/boege_etal_handbook.pdf

§ Lee, M. M., Walter‐Drop, G., & Wiesel, J. (2014). Taking the state (back) out? Statehood and the delivery of collective goods. Governance, 27(4), 635-654.

Letture consigliate:

§ Zielonka, J. (2007). Europe as empire: The nature of the enlarged European Union. Oxford University Press

8. Attori esterni e ordini politici (lezione)

§ Lee, M. M. (2018). The international politics of incomplete sovereignty: How hostile neighbors weaken the state. International Organization, 72(2), 283-315.

§ Lange, M. K. (2004). British colonial legacies and political development. World development, 32(6), 905-922

Letture consigliate:

§ Barnett, M., & Zürcher, C. (2009). The peacebuilder’s contract: How external statebuilding reinforces weak statehood. In The dilemmas of statebuilding (pp. 37-66). Routledge

Seminario 9A/B: Proto-state making

§ North, D., Wallis, J. e Weingast, B. (2009), Violence and Social Orders. Cambridge University Press, cap. 2 “The Natural State”*.

§ Mayshar J. et al. (2018), The Emergence of Hierarchies and States: Productivity vs.

Appropriability, Working Paper, sul sito:

https://warwick.ac.uk/fac/soc/economics/staff/omoav/mmnp9_1_2018.pdf

§ Olson, M. (1993). Dictatorship, democracy, and development. American political science review, 87(3), 567-576.

§ Extra: Boix, C. (2015). Political Order and Inequality. Their Foundations and Their Consequences for Human Welfare. Cambridge University Press, cap. 1 “Tabula Rasa”.

Seminario 10A/B: La violenza nella formazione dello stato moderno

§ Kiser, E., & Linton, A. (2002). The hinges of history: State-making and revolt in early modern France. American Sociological Review, 67(6), 889-910

§ Mathis, S. M. (2013). From warlords to freedom fighters: Political violence and state formation in Umbumbulu, South Africa. African Affairs, 112(448), 421-439

§ Blaydes, L., & Paik, C. (2016). The impact of Holy Land Crusades on state formation: war mobilization, trade integration, and political development in medieval Europe. International Organization, 70(3), 551-586

Seminario 11A/B: Violenza e costruzione degli imperi europei

§ Parker, G. (1976). The" Military Revolution," 1560-1660--a Myth?. The Journal of Modern History, 48(2), 196-214

§ Falola, T. (2009). Colonialism and violence in Nigeria. Indiana University Press, cap. 1*

§ Luttikhuis, B., & Moses, A. D. (2012). Mass violence and the end of the Dutch colonial empire in Indonesia. Journal of Genocide Research, 14(3-4), 257-276

Letture consigliate:

§ Satya, P. (2018), Empire of Guns: The Violent Making of the Industrial Revolution, Stanford University Press, Part 1 (capp. 1-4)

Seminario 12A/B: il dibattito sulle “nuove guerre”

§ Kaldor, M. (2013). In defence of new wars. Stability: International Journal of Security and Development, 2(1)

§ Kalyvas, S. N. (2001). “New” and “old” civil wars: a valid distinction?. World politics, 54(1), 99-118

§ Malantowicz, A. (2013). Civil war in Syria and the new wars debate. Amsterdam LF, 5, 52

Seminario 13C/D: "Identità" e guerre civili

§ Cederman, L. E., Weidmann, N. B., & Gleditsch, K. S. (2011). Horizontal inequalities and ethnonationalist civil war: A global comparison. American Political Science Review, 105(3), 478-495

§ Brubaker, R., & Laitin, D. D. (1998). Ethnic and nationalist violence. Annual Review of sociology, 24(1), 423-452

§ Posen, B. R. (1993). Nationalism, the mass army, and military power. International security, 18(2), 80-124

Seminario 14C/D: Rebel governance

§ Mampilly, Z. (2012). Rebel rulers: Insurgent governance and civilian life during war. Cornell University Press, capp. 2-5*.

§ Malejacq, R. (2016). Warlords, intervention, and state consolidation: A typology of political orders in weak and failed states. Security Studies, 25(1), 85-110

* I testi contrassegnati da asterisco sono disponibili in formato sulla piattaforma Proquest Ebook Central, disponibile per studenti UNIBO.

Metodi didattici

Lezioni e seminari

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Studenti frequentanti:

§ Prova intermedia “take-home” (40% del voto finale)

§ Partecipazione in classe e presentazione nelle sessioni seminariali (30% del voto finale)

§ Recensione di un articolo (1000 parole, 30% del voto finale). Il volume da recensire verrà concordato con il docente.

Gli studenti che NON frequentano regolarmente le lezioni saranno valutati attraverso un esame scritto finale in modalità “take-home”. L'esame sarà composto da 3 domande e gli studenti dovranno fornire risposte di circa 1000 parole ciascuna. Gli esami saranno resi disponibili su Esami OnLine (EOL) 4 giorni prima delle date degli appelli d’esame come pubblicati su AlmaEsami e saranno dovuti alla data dell'esame entro mezzogiorno.

Criteri di valutazione delle prove scritte

  • discussione dei concetti e delle teorie, con riferimento al dibattito in letteratura
  • esempi empirici che sostengono i diversi argomenti
  • testo ben strutturato:Introduzione: breve panoramica dell'argomento e descrizioni di come si svolgerà il saggio; Parte centrale del documento: discussione strutturata dei fenomeni e dei concetti correlati e fornire illustrazioni empiriche; Breve conclusione che riassume il documento

Il voto complessivo finale sarà compreso tra 18 e 30:

Criteri per graduazione del voto

  • 30 e lode (risultato eccezionale, che dimostra straordinaria padronanza di tutto il materiale e molti contributi originali)
  • 28-30 (risultato ottimo, che dimostra ottima padronanza di tutto il materiale e alcuni contributi originali)
  • 26-27 (risultato molto buono, che dimostra solida padronanza di tutto il materiale)
  • 24-25 (risultato buono, che dimostra buona padronanza di alcuni materiali)
  • 21-23 (risultato soddisfacente, che dimostra comprensione parziale del materiale)
  • 18-20 (risultato sufficiente, che dimostra padronanza appena sufficiente del materiale)
  • 17 o inferiore (risultato insufficiente, che dimostra comprensione insufficiente del materiale)

Strumenti a supporto della didattica

Slides delle lezioni e letture caricate su virtuale.unibo.it.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Niccolò Moro

Consulta il sito web di

SDGs

Sconfiggere la povertà Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.