04538 - POETICA E RETORICA

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Francesco Cattaneo
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-FIL/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Eleonora Caramelli (Modulo 1) Francesco Cattaneo (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Filosofia (cod. 9216)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce sia la conoscenza essenziale delle molteplici identità disciplinari e dottrinali, che la poetica e la retorica hanno assunto nel lungo corso della loro storia, dall'antichità all'epoca contemporanea, sia la capacità di cimentarsi nella lettura guidata di uno dei "classici" che hanno segnato i momenti fondamentali di snodo nell'arco di svolgimento di tale storia.

Contenuti

Primo Modulo

L'esperienza del linguaggio nel cammino di pensiero heideggeriano.

Poiché tra Ottocento e Novecento il linguaggio diventa una questione filosofica centrale, sia in ambito ermeneutico che analitico, il secondo modulo analizza un capitolo decisivo di questa vicenda: il pensiero di Martin Heidegger.

Esso viene considerato sotto molteplici punti di vista.

Innanzitutto, si tratterà di approfondire il rapporto tra linguaggio ed essenza dell’uomo, affrontando la questione dell’umanismo.

Contemporaneamente, per riflettere sull’essenza del linguaggio si porrà l’attenzione sul senso e le possibilità del dialogo tra poesia e filosofia.

Il rapporto tra poesia (o arte in generale) e filosofia presenta una lunga tradizione, non di rado segnata da una reciproca diffidenza (l’antico dissidio di cui parlava già Platone).

Questa diffidenza affonda le sue radici nella distanza che separa la filosofia, in quanto discorso vero, dalla poesia, in quanto discorso finto.

Eppure entrambe, tanto la filosofia quanto la poesia, costituiscono, ciascuna a suo modo, un’esperienza della parola.

È proprio a partire da questo fondamentale nesso che Heidegger ripensa interamente il loro rapporto, non arrivando mai a identificare filosofia e poesia, ma affermando con forza la fruttuosità del loro incontro, in quanto “esperienze di punta del linguaggio”.

Per capire la direzione che il dialogo tra filosofia e poesia prende in Heidegger e per mettere a fuoco le sue implicazioni di vasta portata, ci soffermeremo da una parte sull’esperienza metafisica del linguaggio e dall’altra sull’esperienza che ne fa un pensiero che intende superare la metafisica.

Infine, si accennerà al tema della traduzione intesa come problema filosofico.

In un celebre passo, Heidegger arriva a formulare a riguardo la seguente massima: “Dimmi cosa pensi del tradurre e ti dirò chi sei”.

Le concezioni della traduzione, infatti, sono il risultato di determinate esperienze del linguaggio (e con esso del mondo) e viceversa.

 

Secondo modulo:

Hegel e il caso di Antigone. Linguaggio ed esperienza, poesia e filosofia

La prima parte del corso intende indagare il significato teorico della figura di Antigone nella filosofia di Hegel, ricostruendo la genesi del rapporto di Hegel con i tragici. Si procederà quindi, anzitutto, alla lettura e al commento di una selezione di pagine della “Fenomenologia dello spirito” (1807) a partire da due interrogativi.

Ci si domanderà anzitutto in che termini l’azione tragica, esemplificata dalla vicenda di Antigone, declina il problema della soggettività, dell’autocoscienza e dell’esperienza.

In secondo luogo, stante che l’opera del 1807 sembra incorporare al suo interno pezzi della tragedia di Sofocle, ci interrogheremo sul modo in cui la restituzione hegeliana, pur assumendone in buona parte lo sviluppo, si discosta talvolta in maniera radicale dal testo sofocleo.

Il caso di Antigone potrebbe pertanto costituire, nella “Fenomenologia dello spirito”, una vera e propria traduzione filosofica di un testo letterario. Affronteremo il problema della differenza tra linguaggio filosofico e linguaggio letterario anche dal punto di vista delle più tarde lezioni hegeliane di estetica.

Testi/Bibliografia

Primo modulo:

Martin Heidegger, Lettera sull’umanismo, in Segnavia, a cura di F. Volpi, Adelphi, Milano 1978, pp. 267-315.

Martin Heidegger, Linguaggio tramandato e linguaggio tecnico, a cura di C. Esposito, ETS, PISA 1997.

Jean-Paul Sartre, L'esistenzialismo è un umanismo, Mursia, Milano.

Francesco Cattaneo, Ripensare l'umanità dell'uomo. Per un attraversamento storico-concettuale della «Lettera sull'"umanismo"» di Martin Heidegger, in «Paradosso», n. 2, 2019, pp. 91-2018 (Si consiglia in generale la lettura dell'intero numero 2/2019 di Paradosso, dedicato al tema Umanesimo, Humanismus, humanisme. Filosofie dell'umano fra Rinascimento e contemporaneità).

 

 

Secondo modulo:

G.W.F. Hegel, La fenomenologia dello spirito, a cura di G. Garelli, Einaudi, Torino 2008: pp. 69-79; 291-318.

G.W.F. Hegel, Estetica, trad. di N. Merker e G. Vaccaro, introduzione di S. Givone, Einaudi, Torino 1997 (e successive ristampe), pp. 5-104.

G.W.F. Hegel, Lezioni di Estetica (Hotho 1823), a cura di P. D’Angelo, Laterza, Roma-Bari 2005, “La poesia”: pp. 262-302.

Sofocle, Antigone, in una edizione a scelta.

G. Garelli, C. Gentili, “Il tragico”, Il Mulino, Bologna 2010, pp. 133-143.

L’estetica di Hegel, a cura di M. Farina e A.L. Siani, Il Mulino, Bologna 2015, limitatamente ai cap. III di G. Garelli, “L’estetica nella Fenomenologia dello spirito”: pp. 49-66; cap. V di M. Farina, “Arte e filosofia”: pp. 83-98; cap. XI di A.L. Siani, “La tragedia”, pp. 181-195; cap. XIII di M. Ophälders, “Poesia e morte dell’arte”: pp. 213-228.

E. Caramelli, Antigone e l’essere della legge, in Ead., Lo spirito del ritorno. Studi su concetto e rappresentazione in Hegel, Il Melangolo, Genova 2015: pp. 117-150.

 

Si fa presente che la bibliografia d'esame può subire modifiche fino all'inizio del corso.

 

Metodi didattici

Le lezioni prevedono sia la lettura diretta e commentata dei testi, sia la ricostruzione sintetica di problemi e percorsi.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

È necessario avere con sé i testi in sede d'esame.

La prova d'esame si svolge nella forma tradizionale del colloquio orale, la quale dovrà accertare il conseguimento di alcuni obiettivi didattici fondamentali: conoscenza dei testi d'esame e capacità di contestualizzazione di autori e opere; comprensione dei concetti centrali e capacità di offrirne un'adeguata interpretazione; chiarezza espositiva e precisione terminologica; capacità di stabilire collegamenti sia storici che concettuali tra i diversi autori e temi presenti in programma.
Nel corso del colloquio verrà accertato se tali conoscenze e competenze sono possedute dallo studente in maniera (più o meno) completa, esauriente, corretta oppure in maniera (più o meno) approssimativa, stentata, imprecisa. In conseguenza di ciò, la valutazione varierà da eccellente (30 e L) a ottimo (30) a buono (27-29) a discreto (24-26) a poco più che sufficiente (21-23) fino ad appena sufficiente (18-21) o insufficiente (<18).


Strumenti a supporto della didattica

Tutti i testi citati (nelle edizioni specificate) sono strumenti essenziali per poter partecipare attivamente alle lezioni. Si raccomanda di portare a lezione i testi di volta in volta trattati, perché ne verrano letti e commentati dei passi.

Alcuni materiali saranno resi disponibili attraverso i canali messi a disposizione dal portale dell'Unibo.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Cattaneo

Consulta il sito web di Eleonora Caramelli