29424 - SEMINARI (1) (LM) (G.C)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Fernanda Alfieri
  • Crediti formativi: 6
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del seminario lo studente, mediante il contatto con studiosi o esperti di diversi settori disciplinari, sa organizzare e raccogliere informazioni complesse in forma coerente, sa applicare metodologie di analisi critica, di conservazione e valorizzazione della memoria storica. Sa identificare un problema di ricerca rilevante per la ricerca storica e sa identificare e usare in modo appropriato le fonti di informazione necessarie per affrontarlo.

Contenuti

Parole della storia, parole nella storia. Concetti e prospettive per lo studio della lunga età moderna

Tutte le “parole della storia”, ovvero i concetti attraverso i quali osserviamo e inquadriamo fenomeni, processi, eventi dei secoli che ci precedono, hanno una storia. Entrano nell’uso in un dato momento, in contesti precisi, e sono quindi soggette, tanto nella loro produzione quanto nella loro circolazione e ricezione, alle spinte di particolari contingenze culturali, sociali e politiche. Nessuna “parola della storia” è data in purezza, fuori dal tempo; alcune hanno vita breve, altre più lunga, e attraversano confini linguistici, geografici e politici. Il seminario intende offrire agli studenti e alle studentesse la possibilità di approfondire la conoscenza delle “parole della storia” che ricorrono nella storiografia, in particolare negli studi sull’età moderna, contestualizzandole nella loro temperie culturale, seguendone gli sviluppi, e acquisendo quindi ulteriore consapevolezza critica nel loro uso.

Si partirà dall’alba della storiografia come disciplina accademica nel XIX secolo, che comincia a dotarsi di luoghi e di organi di comunicazione scientifica. Nella lettura comparativa degli articoli introduttivi delle prime riviste di storia accademica pubblicate nella seconda metà dell’Ottocento («Historische Zeitschrift», «Revue historique», «Rivista Storica Italiana», «English Historical Review», «American Historical Review»), si rintracceranno i primi concetti circolanti fra ambiti linguistici e culturali differenti. Qui, si incontreranno termini come “moderno”, che rimanda all’idea che a un dato punto vi sia stata una cesura positiva tra un prima e un dopo, quindi a un’idea di futuro e del posto di ognuno nel tempo; o “civilizzazione”, che indica un processo di natura progressiva, non privo di violenza, che coinvolge intere comunità, o “progresso”, che rimanda a un’idea di tempo lineare e diretto verso un sicuro miglioramento. Cosa c’è dietro queste parole? Quali restano circolanti nella scrittura della storia oggi, quali altre invece non sono più in uso? E cosa c’è dietro ad altre parole nelle quali ci imbattiamo talmente di frequente da intenderle come neutre, come “Rinascimento”, o “individuo”, “comunità”, “popolo”, “umanità”? Cosa c’è dietro altre parole come “catastrofe” o “antropocene”, entrate in tempi più recenti nel lessico storiografico? Cosa dietro “corpo” o “psiche”, “odio” o “pace”, che sono talmente incardinati nel senso comune da sembrare fuori dalla storia? Pur nella loro apparente distanza, tutte queste parole contengono una definizione della persona, del suo statuto, del suo ruolo in relazione al tempo e alla collettività. E una certa idea di storia e della sua funzione sociale. Nell’entrare nella storia delle “parole della storia”, si dialogherà con altre discipline, come la sociologia, la filosofia, la psicologia, che dal Novecento sono di fondamentale stimolo per la riflessione storiografica.

Qui il programma dettagliato: 

https://corsi.unibo.it/magistrale/ScienzeStoricheOrientalistiche/parole-della-storia-parole-nella-storia-concetti-e-prospettive-per-lo-studio-della-lunga-eta-moderna

 

 

Testi/Bibliografia

Data la natura multidisciplinare e plurilinguistica del seminario, la bibliografia prescinderà dal riferimento ad un unico manuale e sarà costituita da saggi (articoli di riviste, capitoli di volumi) fornite dalla docente all’inizio del ciclo di incontri. Compatibilmente con le conoscenze linguistiche degli studenti e delle studentesse, si potrà affrontare la lettura condivisa dei testi in lingua originale. Questo consentirà di consolidare uno strumentario linguistico e concettuale utile a favorire la lettura critica e l’orientamento in una disciplina sempre più globalizzata.

Metodi didattici

Le lezioni saranno in modalità seminariale, a partire dalla lettura condivisa dei testi e prevedranno l’intervento di relatori esterni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

È considerato frequentante lo studente che partecipa almeno al 75% delle lezioni. La verifica dell'apprendimento avverrà mediante la stesura di un elaborato finale (fra i 20.000 e i 30.000 caratteri spazi inclusi) su uno degli snodi tematici affrontati durante i seminari, e mediante la discussione dell’elaborato con la docente. La consegna dell’elaborato dovrà avvenire una settimana prima dell’appello. La valutazione non comporterà l'assegnazione di un voto numerico, ma l'idoneità.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti

- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti

- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

La condivisione dei materiali didattici avverrà attraverso la messa a disposizione di power point e di materiali attraverso le piattaforme dell’ateneo.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Fernanda Alfieri