48295 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Gino Malacarne
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: ICAR/14
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Gino Malacarne (Modulo 1) Gino Malacarne (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 0881)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'obiettivo del laboratorio di laurea è quello di proporre agli studenti un momento di sintesi critica e operativa sulle conoscenze necessarie allo sviluppo di un progetto di architettura, capace di misurarsi con la complessità di una parte di città, in un percorso che prevede lo studio del luogo, l’individuazione dei temi e delle impostazioni teoriche, la coerenza delle scelte architettonico-compositive, il controllo dell'organismo architettonico attraverso il tema della costruzione. Attraverso gli strumenti della disciplina, lo studente sarà quindi portato a sviluppare una visione autonoma sulle problematiche e le soluzioni adeguate richieste dalla redazione di un progetto urbano complesso

Contenuti

Il Laboratorio di Laurea Progetto urbano (C.I. 16 CFU, 192 0re) è costituito dal modulo/insegnamento caratterizzante di Composizione architettonica e urbana (8 CFU, 96 ore), da un modulo/insegnamento di Progettazione urbanistica (2 CFU, 24 ore) e da un modulo/insegnamento di Architettura per la rigenerazione del paesaggio urbano (6 CFU, 72 ore).

Il campo di sperimentazione di questa esperienza laboratoriale si definisce attorno alle questioni relative al progetto delle aree di trasformazione a scala urbana e territoriale; partendo dall’analisi dei diversi sistemi insediativi della città e dalle sue strutture tipo-morfologiche si tenterà di discutere e definire i princìpi e i modi della costruzione/ricostruzione delle forme possibili della città contemporanea.

In un momento di crisi che vede il progetto urbano spesso risolto come sommatoria di singole architetture avulse dal loro contesto urbano, senza ambizione di dare risposte definitive, si cercherà di focalizzare modi e strumenti che abbiano un ampio grado di generalità sul piano teorico, corrispondenti alle diverse posizioni della cultura architettonica contemporanea.

All’interno di questo orizzonte e di queste finalità teoriche generali, la ricerca sarà sviluppata attraverso la sperimentazione progettuale applicata a temi diversi in contesti reali diversificati, che abbiano valore paradigmatico: aree dismesse da ridestinare e riconfigurare, quartieri da riqualificare, aree di margine da completare e trasformare in un disegno di scala più ampia; tali problematiche urbane rappresentano occasioni preziose per dare forma, qualità e nuova identità a parti di città frammentate, sfrangiate, degradate, incompiute, periferiche.

Molte città, di grandi, medie e anche piccole dimensioni, si trovano infatti a disporre di numerose ed estese aree da riconvertire o da riqualificare in modo sostanziale. Dopo la dismissione delle grandi aree industriali - la prima occasione che ha posto il tema della trasformazione urbana una trentina di anni or sono - altri grandi impianti stanno andando incontro a ricambi d’uso per ragioni diverse: i sistemi infrastrutturali quali scali, ferrovie e porti, le caserme e le aree militari non più in uso, gli ospedali ormai inadeguati, i grandi mercati all’ingrosso, i macelli e i grandi complessi conventuali: tutti luoghi questi ricchi di potenzialità ma che ad oggi lasciano grandi vuoti, talvolta anche in aree centrali nelle città, decretando al contempo l’abbandono di edifici di valore che meritano di essere riabitati.

Insieme a questi, interi settori urbani periferici e degradatati, generalmente a destinazione residenziale o mista, necessitano di essere ampiamente ridisegnati, adeguati e riqualificati.

Ancora, molte aree di margine mancano di un disegno unitario che le completi, le connetta a un sistema urbano, territoriale e infrastrutturale a scala più vasta, e ne definisca forma e identità.

A partire dall’attuale alto grado di problematicità e complessità di tali aree di applicazione dei progetti si offre la possibilità di istituire un confronto ampio sul senso di un’ancora possibile sviluppo urbano, inteso non come mero ampliamento ma come tentativo di riqualificazione e rigenerazione di parti esistenti di città, che tuttavia ancora non possiedono una loro forma stabile, significativa e riconosciuta.

Si tratta di un tema cruciale e strategicamente importante, ricco di potenzialità applicative, che, attraverso lo studio sistematico di alcune aree-campione, analizza le esigenze di trasformazione delle città, offrendo gli strumenti per ripensare in chiave progettuale la definizione di molte aree oggi dismesse in un quadro di riconversione e di rifunzionalizzazione dei contesti urbani e territoriali.

Le proposte progettuali si caratterizzeranno nel loro essere pensate in un’ottica non settoriale ma che al contrario sintetizzi attraverso un punto di vista generale la concreta realtà delle attuali questioni urbane, quali la tutela e risparmio del suolo, il confronto con gli elementi naturali e con il patrimonio edilizio esistente, la considerazione per i caratteri dei luoghi, l’attenzione agli aspetti del risparmio e dell’efficienza energetica, la qualità e l’economicità dei sistemi costruttivi, le nuove forme dell’abitare.

Proprio su quest’ultimo punto, il laboratorio proporrà una ricerca sulle diverse forme possibili della casa collettiva; in primo luogo indagando tale tema attraverso lo studio degli esempi forniti dalla storia dell’architettura, particolarmente interessanti nel definire i confini di un orizzonte tipologico di riferimento. Tuttavia a partire da tale base conoscitiva si ricercheranno le questioni attuali implicate in tale tema architettonico; in particolare il carattere degli spazi condivisi e di relazione, che qualificano la casa collettiva, andranno pensati alla luce di una nuova adeguatezza rispetto all’abitare contemporaneo. La casa collettiva inoltre è pensata anche come una diversa possibilità per ripensare l’housing sociale, tentando di semplificare e ottimizzare tempi e modi di costruzione, limitandone in questo modo i costi, rispondendo al contempo ai nuovi temi della sostenibilità edilizia. L'obiettivo è dunque quello di ridefinire una strada possibile e concreta per “una casa per tutti”, attraverso un’idea qualitativa dell’abitare.

Il lavoro di laboratorio si concretizza dunque in un lavoro collettivo svolto assieme agli studenti che vede nei diversi progetti la possibilità di sperimentare diversi interventi di disegno e di ridisegno di parti significative di città e del loro territorio su alcuni princìpi generali che indichino una strada per la ridefinizione degli insediamenti e per la ricostruzione della forma urbana in generale e che allo stresso tempo permettano di rendere confrontabili princìpi e ipotesi progettuali per innescare un processo di creazione di modelli condivisi e di verifica delle tesi sostenute.


Testi/Bibliografia

A. Rossi, Scritti scelti, Milano, Clup, 1975.

A. Rossi, L'architettura della città, Milano, Clup, 1978.

O.M. Ungers, La città dialettica, Milano, SKira, 1997.

Colin Rowe e Fred Koetter, Collage city, Milano, Il Saggiatore, 1981.

LA RICOSTRUZIONE DELLA CITTA', Berlino-IBA 1987, XVII Triennale di Milano. A cura di M. De Michelis. P. Nicolin, W. Oechslin, F. Werner, Milano, Electa, 1985.

La Casa. Forme e luoghi dell’abitare urbano. A cura di Gino Malacarne, Milano, Skira, 2013.

Bibliografie specifiche saranno fornite durante lo svolgimento del laboratorio.


Metodi didattici

Il laboratorio si articolerà in una serie di lezioni e seminari sui contenuti e gli obiettivi teorici del laboratorio. Le lezioni saranno dedicate a letture di “testi architettonici” – progetti e realizzazioni – significativi, in cui saranno indagati i legami tra pratica progettuale e teoria con particolare attenzione al tema del laboratorio nel pensiero di alcuni maestri dell'architettura moderna e contemporanea. Oltre alle lezioni sono previste le esercitazioni progettuali. Le scadenze e le modalità di presentazione delle esercitazioni saranno comunicate all'apertura del laboratorio. Alle lezioni si affiancheranno le revisioni periodiche dei lavori dei singoli studenti e alcuni seminari collettivi sullo stato di avanzamento dei lavori. Il laboratorio si svilupperà attingendo dei contenuti dalle discipline relative alle aree dell’urbanistica e dell’architettura del paesaggio.


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il Laboratorio di Laurea Progetto urbano (C.I. 16 CFU, 192 0re) è costituito dal modulo/insegnamento caratterizzante di Composizione architettonica e urbana (8 CFU, 96 ore), da un modulo/insegnamento di Progettazione urbanistica (2 CFU, 24 ore) e da un modulo/insegnamento di Architettura per la rigenerazione del paesaggio urbano (6 CFU, 72 ore).

L’esame del Laboratorio di Laurea Progetto urbano comprende la verifica dell’apprendimento dei contenuti di tutti i moduli/insegnamenti che compongono il Laboratorio integrato e si svolge in un’unica prova d’esame.

La verifica dell'apprendimento dei temi del laboratorio riguarderà la valutazione degli elaborati di progetto, delle esercitazioni compiute durante l'anno e la verifica della conoscenza delle questioni teoriche trattate nel corso delle lezioni. Per l’idoneità saranno presentati: la documentazione storica, cartografica e ambientale adeguata al contesto di intervento, la documentazione sugli strumenti urbanistici relativi alla città e al contesto di intervento, i modelli e le planimetrie dello stato di fatto e di progetto.

Per illustrare le fondamentali intenzioni progettuali, il progetto sarà sviluppato con:

- Testi, tabelle, disegni alle diverse scale raccolti in un book di laboratorio;

- Tavole in formato A1 / A0;

Materiali di base richiesti:

  • Tavola di analisi storica (riferimenti di carattere storico, topografici e figurativi relativi all’area; rapporti tra area di progetto e contesto urbano; architettura della città, caratteri e sviluppi; evoluzione dello sviluppo urbano).

  • Inserimento planimetrico alla scala urbana (1:2000 oppure 1:5000)

  • Inserimento planivolumetrico con stato di fatto e progetto (scala 1:1000)

  • Planimetria attacco a terra e/o piano tipo (scala 1:500)

  • Profili significativi (scala 1:500)

  • Viste, prospettive, assonometrie

  • Approfondimento architettonico di almeno un edificio (per gli studenti che sostengono l’idoneità singolarmente) e di almeno due edifici (per i gruppi composti da 2 studenti), attraverso piante, prospetti, sezioni in scala 1:200.

  • Modello scala 1:500


Strumenti a supporto della didattica

Laboratorio per le esercitazioni in aula, laboratorio modelli, PC, video proiettore digitale, stampanti e plotter .


Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Gino Malacarne