31031 - LETTERATURA INGLESE 1 (F-O)

Anno Accademico 2011/2012

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura, è in grado di leggere, comprendere e tradurre testi in lingua ed è avviato all'uso dei metodi e degli strumenti di base di tipo analitico, per interpretare le opere dei principali autori, contestualizzandoli nella cultura e nel periodo storico di riferimento.

Contenuti

‘La Roma antica degli Elisabettiani': identità, contaminazioni e relazioni di potere e genere nella letteratura inglese del Rinascimento.

 

La costruzione dell'identità è al centro delle rappresentazioni culturali inglesi della prima età moderna, epoca segnata dalle grandi scoperte geografiche e scientifiche, dai lunghi viaggi fatti fuori dall'Europa e nel continente africano, e dalla presa di coscienza degli inglesi del proprio ruolo nella emergente politica coloniale ed europea. Nel corso del Cinquecento, gli inglesi devono così fare i conti non solo con la perdita del proprio isolamento e con la minaccia delle lotte intestine, ma anche con la rappresentazione della propria storia e del proprio passato, un passato segnato dal controverso rapporto e legame che essi hanno avuto con Roma e con la ‘romanità'. L'antica Roma è infatti per gli elisabettiani un modello da imitare, un luogo simbolico, ma anche una realtà, distante nel tempo e nello spazio, in cui forme di governo, culture e ‘razze' differenti si sono contaminate e ibridate. Per gli inglesi del Rinascimento, Roma è così spazio emblematico che ben si presta ad essere sfondo e palcoscenico su cui proiettare le paure, i desideri e le contraddizioni della propria epoca. Inoltre, è proprio sullo sfondo della Roma antica che gli elisabettiani si interrogano sul significato della ‘romanità', sull'essenza stessa dell'uomo, sulla sua identità e sul ruolo che egli, come soggetto moderno, occupa nella nuova configurazione del mondo e dello spazio.

Nell'ambito di questa cornice storico-culturale, il corso si propone di investigare l'età elisabettiana attraverso l'analisi dei drammi romani di W. Shakespeare, mettendoli in dialogo con la nascente politica coloniale inglese, con il contesto politico ed economico in cui essi furono concepiti e soprattutto con la rappresentazione del corpo umano (maschile e femminile) e delle sue diverse funzioni in atto nei vari ambiti del sapere.Oltre all'analisi letteraria e linguistica del testo teatrale, per favorire la comprensione della polisemanticità insita nel testo teatrale stesso, il corso si propone di investigare la dimensione performativa del testo, nonché la sua interazione con la censura e i trattati contro il teatro, le compagnie di attori, la giurisdizione della City, il potere monarchico e il pubblico eterogeneo che assisteva alle rappresentazioni.

Testi/Bibliografia

Fonti primarie

 

E. Spenser, A View of the Present State of Ireland, [1596], (1633).

W. Shakespeare, Titus Andronicus (1593).

W. Shakespeare, Julius Caesar (1599).

W. Shakespeare, Antony and Cleopatra, (1608).

W. Shakespeare, Coriolanus (circa 1609).

W. Shakespeare, Cymbeline (1607-10).

Per le opere di Shakespeare gli studenti sono tenuti a studiarle nelle edizioni con il testo inglese a fronte. Per quanto riguarda il materiale critico sulle singole opere, una bibliografia dettagliata verrà fornita durante le lezioni.

Storia letteraria

Agli studenti è richiesta la conoscenza dei fondamenti di storia letteraria inglese nel periodo dalle origini alla fine del Seicento. Il testo di riferimento è Manuale di letteratura e cultura inglese, a cura di Lilla Maria Crisafulli e Keir Elam, Bologna, Bononia University Press, 2009, pp. 1-138.

Si sottolinea che, nel corso delle lezioni, la docente farà riferimento anche ad altre opere non presenti nel programma, ma di importante rilievo per la contestualizzazione delle tematiche affrontate nel corso. Si segnalano, a tale proposito, alcuni testi significativi: Beowulf, The Travels of Sir John Mandeville (John Mandeville), Utopia (T. More), Dr. Faustus (C. Marlowe), The Spanish Tragedy (T. Kyd), The Discovery of the large Rich and Beautiful Empyre of Guiana (W. Ralegh), Britain, or, a Chorographicall Description of the most flourishing Kingdomes, England, Scotland, and Ireland (W.Camden), The Masque of Blackness (Ben Jonson), The Tempest (W. Shakespeare), Anatomy of the World, John Donne. Per l'eventuale reperimento di citazioni o brani tratti da queste opere, si invitano gli studenti a consultare la Norton Anthology of English Literature, Vol. I, eds Stephen Greenblatt(general editor), M. H. Abrams, Alfred David, Barbara K. Lewalski, Lawrence Lipking, George M. Logan, Katharine Eisaman Maus, James Noggle, James Simpson, disponibile presso la Biblioteca di Lingue.

Per quanto riguarda invece il rapporto tra le fonti storiche delle opere romane e le opere di W. Shakespeare, la docente farà riferimento ai seguenti testi: Nel Laboratorio di Shakespeare. Dalle fonti ai drammi, Vol. 1, e Vol. IV, a cura di A. Serpieri, A. Bernini, A. Celli, S. Cenni, C. Corti, K. Elam, G. Mochi, S. Payne, M. Quadri, Parma, Pratiche, 1988, reperibile presso la biblioteca di Lingue; Kenneth Miur, The Sources of Shakespeare's plays, London, Methuen, 1977, Vanna Gentili, La roma antica degli  Elisabettiani, Bologna, Il Mulino, 1991. 

 

Metodi didattici

Il corso sarà caratterizzato prevalentemente da lezioni frontali, letture testuali analitiche delle opere drammatiche e visione di film tratti dai testi drammatici in programma.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste nell'esame orale della durata di 20/25 minuti circa.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Gilberta Golinelli