Corso di alta formazione in PROSPETTIVE DI GENERE NELLA DIDATTICA DELLE DISCIPLINE - 9060

Codice 9060
Anno accademico 2022-2023
Tipologia di corso Formazione permanente
Area di interesse Umanistica
Sede didattica Bologna
Direttore Federica Zanetti
Durata Semestrale
Prevista selezione No
Struttura proponente
Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" - EDU
Obiettivi
Nel controverso dibattito sull’educazione alle differenze di genere e alle pari opportunità è di particolare interesse l’aspetto metodologico attraverso cui poter “dare forma” a percorsi di educazione e di apprendimento che intreccino obiettivi disciplinari e di formazione extrascolastica, che smantellino modelli stereotipati di genere e che promuovano il rispetto delle diversità. Nella legge 119/2013 (Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere) l’ambito scolastico viene identificato quale spazio privilegiato per combattere la discriminazione e violenza di genere; viene, inoltre, riconosciuta l’importanza della formazione del personale docente in questo senso. A partire da questa legge, il comma 16 della legge 107/2015 (la cosiddetta riforma su “La buona scuola”) sancisce la promozione “nelle scuole di ogni ordine e grado [del]l’educazione alla parità tra i sessi, [del]la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori [su queste tematiche]”. La permanenza nella società degli stereotipi di genere è da ricondurre anche alla non-esistenza di una politica scolastica ed educativa che prepari da un lato gli insegnanti di ogni ordine e grado in modo sistemico ad affrontare il proprio ambito disciplinare attraverso anche questo sguardo (si rileva, infatti la mancanza di un curriculum formativo obbligatorio rispetto ai gender studies nei percorsi di Scienze della Formazione, nonché nei corsi abilitanti per insegnanti, né in corsi di aggiornamento). La proposta, infatti, di una dimensione educativa che rifletta sul genere e sugli stereotipi culturali non è quella di relegare l’educazione al genere ad una ambito disciplinare a sé, bensì ad una dimensione trasversale che appartiene al “fare scuola” nella contemporaneità.
Numero partecipanti
Minimo: 15 - Massimo: 35
Titoli d'accesso
- Lauree che hanno consentito o consentono l'accesso all'insegnamento (Educatore dei servizi per l'infanzia, Scienze della Formazione primaria (LMCU)
- Lauree triennali conseguite ai sensi del DM 270/04 nelle seguenti classi:
L-5 Filosofia
L-10 Lettere
L-11 Lingue e culture moderne
L-19 Scienze dell'educazione e della formazione
L-20 Scienze della comunicazione
L-24 Scienze e tecniche psicologiche
L-39 Servizio sociale
L-40 Sociologia o lauree di primo ciclo di ambito disciplinare equivalente, eventualmente conseguite ai sensi degli ordinamenti previgenti (DM 509/99 e Vecchio Ordinamento).
- Laurea magistrale e magistrale a ciclo unico conseguita ai sensi del D.M. 270/04 nelle seguenti classi:
LM-1 Antropologia culturale ed etnologia
LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi
LM-51 Psicologia
LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione
continua
LM-78 Scienze filosofiche
LM-85 Scienze pedagogiche;
LM-87 Servizio sociale e politiche sociali
LM-92 Teorie della comunicazione; o lauree di secondo ciclo o ciclo unico di ambito disciplinare equivalente, eventualmente
conseguite ai sensi degli ordinamenti previgenti (D.M. 509/99 e Vecchio Ordinamento).
Piano didattico
  1. Generi e processi educativi - SSD SPS/08 - Docente titolare: Rossella Ghigi
  2. Inclusione di genere nel curriculo - SSD M-PED/04 - Docente titolare: Elena Luppi
  3. Comunicazione, genere e formazione (Mod. 1 Genere e media) - SSD M-PED/03 - Docente titolare: Elena Pacetti
  4. Genere e rappresentazioni narrative (Mod. 2 Genere e media) - SSD M-PED/03 - Docente titolare: Mariarosaria Nardone
  5. Genere e didattica delle discipline - SSD M-PED/03 - Docente titolare: Rita Monticelli
Frequenza obbligatoria
70%