L'Università oggi: tra numeri e innovazione - anno 2013

I numeri della storia
1088: lo Studium di Bologna nasce dagli studenti e per gli studenti. È l'Università più antica del mondo occidentale.
1888: le celebrazioni dell'ottavo centenario rilanciano il ruolo dell'ateneo bolognese a livello europeo per merito di Giosuè Carducci che nel 1906 viene insignito del Nobel per la Letteratura.
1988: il 18 settembre in Piazza Maggiore, a Bologna, i rettori di 430 università di tutti i continenti hanno sottoscritto la Magna Charta Universitatum Europaeum in occasione del novecentesimo anniversario dell'università di Bologna, riconosciuta formalmente come l'Alma Mater di tutte le università. La Magna Charta, successivamente sottoscritta da altri 400 rettori, riafferma l'autonomia dell'Università, il legame inscindibile tra attività didattica e di ricerca rifiutando i limiti imposti da "ogni frontiera geografica o politica".
1989: l'Alma Mater, fino ad allora circoscritta all'interno del territorio bolognese, ha dato il via a un progetto di decentramento in Romagna che è anche il più importante mai sviluppato da un'università italiana. Nel 2000 l'Università riconosce particolari forme di autonomia alle sedi romagnole e si costituiscono i campus scientifico didattici di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini.
Nel 1998 l'Università ha inoltre inaugurato una propria sede a Buenos Aires.
1993: prima riforma statutaria dell'Ateneo, ispirata al principio dell'autonomia universitaria.
1999: il 19 Giugno nell'Aula Magna dell'Università di Bologna, 29 Ministri dell'Istruzione Superiore europei sottoscrivono la Dichiarazione di Bologna, che crea una comune area europea di istruzione superiore. E' l'inizio di un processo di riforma, definito Processo di Bologna, che coinvolge i Paesi europei aderenti in un'opera di ristrutturazione omogenea dei sistemi universitari che si concluderà nel 2010.
2012: con l'entrata in vigore del nuovo Statuto (11 gennaio) si conclude il processo di autoriforma dell'Ateneo iniziato nel 2010 e si avvia l'attuazione del nuovo assetto organizzativo.
I numeri della cultura e dell' innovazione
87.000: gli studenti che hanno scelto l'Università di Bologna facendo di questo Ateneo uno dei più frequentati in Italia. Sono assegnati alle attività didattiche e extra-didattiche 934.000 m2 di spazio distribuiti nelle sedi di Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini.
12.000: i prodotti della Ricerca (in media), 180 brevetti, 277 progetti di ricerca finanziati (VII programma quadro e altri programmi UE), 97 progetti di ricerca PRIN 2010-2011, 7 Centri interdipartimentali dedicati alla Ricerca industriale (CIRI).
33: i Dipartimenti dell’Università di Bologna.
11: le Scuole dell’Università di Bologna.
5: i Campus dell’Università di Bologna.
212: Corsi di Laurea di cui 94 corsi di laurea triennale, 107 Corsi di Laurea Magistrale e 11 Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico.
40: Corsi di Laurea internazionali di cui 18 in lingua inglese.
53: Corsi di Dottorato di ricerca, 50 scuole di specializzazione, 61 master di primo e secondo livello di cui 17 internazionali.
2.365: gli studenti internazionali provenienti dall’estero per periodi di scambio e 2.071 gli studenti iscritti all'Unibo che hanno svolto un periodo di studio all'estero nel 2012.
63: progetti internazionali di collaborazione accademica, didattica, di trasferimento di conoscenze approvati tra il 2011 e il 2012, di cui 24 con ruolo di coordinatori.
170: accordi con aziende di paesi esteri per tirocini formativi, 37 reti Erasmus Mundus attive, 5,3 milioni di Euro per la mobilità di scambio europea e extraeuropea.
9.826: le convenzioni che l’Alma Mater ha stretto con aziende e istituzioni pubbliche e private, tra cui 547 estere per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro.
5.982 persone: è la comunità universitaria composta da personale docente e tecnico-amministrativo.
70.000: i computer collegati alla rete universitaria. Il sistema bibliotecario dà accesso a 24.000 periodici online, 150.000 libri elettronici e 500 banche dati.
3,5 milioni: la media mensile di accessi al Sistema Portale d’Ateneo registrati nel corso del 2012. La qualità e la funzionalità dei servizi web risulta di altissimo livello, in base alla classifica stilata ogni anno da Guida Censis.
628,3 milioni di euro: il Bilancio 2012 dell'Università di Bologna.
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