Maurizio Cini
Curriculum vitae e dichiarazione altri incarichi ex D.lgs. n.33/2013
- Nato a Bologna il 15 marzo 1948.
- Laureato in Farmacia presso l'Università di Bologna il 5 dicembre 1973 e subito dopo abilitato all'esercizio della professione di farmacista.
- Iscritto all'Albo dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bologna dal gennaio 1974 a tutt'oggi.
- Segretario dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bologna nel triennio 1981-1984.
- Nell'anno accademico 1989/90 conseguiva il diploma di perfezionamento in Diritto Sanitario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna.
- Ricercatore universitario nel settore tecnologico-legislativo dal 1974 al 1986.
- Professore associato dal 1986 al 2005.
- Professore straordinario dal 2005 al 30 settembre 2008.
- Professore ordinario dal 1° ottobre 2008; tiene gli insegnamenti di Tecnologia, socioeconomia e legislazione farmaceutiche presso le sedi di Bologna e Rimini, di Legislazione erboristica nella sede di Bologna-Imola ed è docente nella Scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera dell'Università di Bologna.
- Promotore e direttore del Corso di Perfezionamento in Tecnologia e Legislazione Galenica (TELGA) dal 1999 al 2004.
- E' socio di varie associazioni scientifiche e professionali: ADRITELF, AFI, ed è stato vice-presidente dell'Association européenne de droit et économie pharmaceutique con sede a Grenoble (Francia).
- Svolge attività di consulenza per vari Ordini professionali (Ordini dei Farmacisti di Bologna, Forlì-Cesena, Reggio Emilia, Ravenna), associazioni di farmacisti (Federfarma Emilia-Romagna, Federfarma Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Bolzano), cooperative (COROFAR). Coordina l'attività di consulenza legislativa dell'U.T.I.Far da circa quindici anni.
Le linee di ricerca nelle quali si è sviluppata l'attività del Prof. Maurizio Cini possono essere schematizzate nei seguenti campi:
1. Forme solide (matrici monolitiche, polveri a rilascio modificato, filmatura acquosa, inserti oftalmici);
2. Partizione di farmaci in sistemi bifasici e trifasici;
3. Legislazione farmaceutica e socioeconomia;
4. Brevettistica farmaceutica.
1. Forme solide - Nell'ambito dello studio delle forme solide possono essere individuati più percorsi, corrispondenti ai diversi momenti di sviluppo della ricerca nel campo tecnologico, in accordo con la sempre più sentita esigenza di realizzare forme farmaceutiche innovative.
L'interesse scientifico è così passato dalla messa a punto di apparecchiature per lo studio della dissoluzione dei principi attivi da forme solide in relazione ai parametri formulativi e tecnologici, alla realizzazione di matrici a rilascio modificato con l'impiego di eccipienti di varia natura.
L'interesse alle forme solide ha poi avuto uno sviluppo innovativo con la proposta di un metodo per la compattazione di polveri mediante energia ultrasonica. Gli studi hanno così permesso di verificare la possibilità di applicare al campo farmaceutico la tecnologia degli ultrasuoni che già trovava largo impiego in altri settori industriali.
Si potuto infatti osservare come, mediante gli ultrasuoni, sia possibile realizzare forme solide con caratteristiche di rilascio molto diverse dalle stesse forme ottenute per compressione tradizionale. Le matrici ottenute mostrano, per i principi attivi utilizzati, profili di cessione del farmaco più lenti rispetto alle compresse tradizionali e si è potuto altresì verificare come la diminuzione della velocità di cessione dipenda anche dall'entità dell'energia applicata.
Lo studio dei materiali ottenuti è stato effettuato mediante: analisi termica utilizzando le tecniche della calorimetria differenziale a scansione (DSC) e della termomicroscopia (HSM); spettroscopia IR; microscopia elettronica a scansione (SEM). E' stata misurata inoltre la porosità apparente e quella vera delle matrici. Si è potuto allora concludere che la tecnologia ultrasonica determina una effettiva sinterizzazione dei materiali trattati senza determinare, come si è potuto osservare nelle preparazioni realizzate, fenomeni di decomposizione dei materiali compattati. Si è inoltre osservata, utilizzando eccipienti ad elevata solubilità, la possibilità di promuovere la dissoluzione di principi attivi poco solubili.
La tecnologia ultrasonica è poi stata estesa alla produzione di polveri mediante spray-drying e spray-congealing, rispettivamente di soluzioni e di masse cerose fuse contenenti principi attivi. Le caratteristiche tecnologiche dei materiali così ottenuti presentano valori di scorrimento favorevoli e caratteristiche di rilascio che possono essere modificate scegliendo opportunamente gli eccipienti e le condizioni operative dell'apparecchiatura. L'entità dell'energia ultrasonica può infatti influenzare le dimensioni delle particelle ottenute e la loro distribuzione in un numero più o meno elevato di classi dimensionali.
Le metodiche proposte, accompagnate anche dalla descrizione delle relative apparecchiature, sono state oggetto di brevetti internazionali e costituiscono una estensione dell'interesse per la produzione di polveri mediante nebulizzazione.
Gli studi sulle forme solide si sono anche estesi alle problematiche della filmatura di compresse e granulati con mezzi acquosi. Sono così stati valutati i parametri che intervengono nel processo di filmatura in bassina al fine di ottimizzare le condizioni operative degli impianti. In tale campo è stata inoltre proposta un'apparecchiatura, di concezione innovativa, per la filmatura di particelle.
Nell'ambito dello studio delle forme solide è stata valutata la possibilità di realizzare, mediante estrusione, inserti oftalmici per il trattamento delle patologie dell'occhio con particolare riferimento al controllo della pressione intraoculare.
Di recente è stata verificata la possibilità di ottenere granulati, mediante la tecnologia tradizionale a umido, sostituendo il liquido acquoso con vapore acqueo. I risultati ottenuti sono apparsi soddisfacenti per la rapidità del processo e per le migliori caratteristiche intrinseche del prodotto. Tale procedura, apparendo degna di approfondimento, costituisce pertanto un campo di ricerca attualmente in fase di sviluppo.
Sempre mediante granulazione a umido tramite vapore acqueo, è stata presentata una tecnica capace di attuare il taste-masking (mascheramento del gusto) di forme solide orali a base di principi attivi dal sapore sgradevole.
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2. Partizione di farmaci in sistemi bifasici e trifasici - Nella prima fase dell'attività scientifica, la ricerca fu rivolta anche agli studi sulla partizione di principi attivi in sistemi bifasici e trifasici, descrivendo dapprima le cinetiche di cessione interfase in sistemi A/O e valutando l'influenza esercitata dalla presenza di tensioattivi a bassa concentrazione anche in relazione alla permeabilità cutanea. Per quanto attiene lo studio della partizione trifasica è stata messa a punto una cella per la valutazione del processo con la quale è stata valutata la partizione di una serie di barbiturici in un sistema: tampone pH 7,4/n-ottanolo/tampone pH 7,4. Successivamente la ricerca in questo campo ha permesso la messa a punto di modelli matematici capaci di descrivere la partizione di farmaci non dissociabili, quali il prednisone, e dissociabili, quali il ketoprofene, in sistemi bifasici. Per quest'ultimo principio attivo è stato inoltre proposto un modello della partizione trifasica A/OA. Un più recente approccio ha permesso inoltre di studiare la partizione dei sali del diclofenac.
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3. Legislazione farmaceutica e socioeconomia - Nell'ambito della legislazione farmaceutica e della farmacoeconomia è stata condotta, fino dai primi momenti, un'attività dapprima di studio e poi di interpretazione critica della normativa vigente, sia per quanto attiene alla disciplina dei medicinali che a quella della loro dispensazione tramite le farmacie.
Il primo approccio a tale settore è avvenuto parallelamente ad una formazione di tipo giuridico conseguita frequentando il Corso di Perfezionamento, allora biennale, in Diritto Sanitario presso la Scuola di Perfezionamento in Scienze Amministrative (S.P.I.S.A., ora Scuola di specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica) della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bologna. Tale formazione, prettamente di diritto amministrativo applicato alla sanità, ha permesso, in seguito, di affrontare la normativa che disciplina il servizio farmaceutico in modo critico nei confronti di un'applicazione delle norme di legge e regolamentari troppo spesso irrazionale e contraddittoria. Le problematiche sono state trattate dal punto di vista dottrinale più che meramente divulgativo, comparando le norme studiate con la disciplina previgente e con la produzione giurisprudenziale.
L'esigenza, sentita dalla Facoltà di Farmacia, di coltivare al proprio interno competenze in campo regolatorio per l'evoluzione conseguente ai nuovi ordinamenti didattici, ha portato a sviluppare, fin dal primo momento, rapporti di collaborazione con gli Organismi professionali istituzionali (Ordini dei farmacisti, Federazione nazionale) e, successivamente, anche con le rappresentanze delle farmacie pubbliche e private, per la corretta interpretazione della copiosa produzione normativa comunitaria e nazionale di recepimento. Questo campo di interesse è documentato da pubblicazioni su riviste italiane a carattere scientifico e su riviste professionali distribuite alle farmacie nell'ambito di un costante contributo alle esigenze della professione di farmacista nell'ambito di una notevole attività pubblicistica e da comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali su problematiche normative e di attualità. Nell'ambito della responsabilità nell'esercizio delle professioni sanitarie è stato approfondito, di recente, tale aspetto nel momento della prescrizione medica dei medicinali che, inevitabilmente, coinvolge anche il farmacista, dovendosi però nettamente delimitare i reciproci profili di responsabilità tra medico e farmacista.
Infine è stato fornito un contributo editoriale rivolto agli studenti, ai giuristi ed ai farmacisti con alcune pubblicazioni sotto forma di testi o manuali di consultazione pratica.
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4. Brevettistica farmaceutica - L'approccio a questa disciplina si è sviluppato solamente negli ultimi anni con i seguenti obiettivi: 1) studiare ed approfondire un campo molto particolare del diritto industriale che, a differenza degli altri settori industriali, presenta aspetti peculiari, soprattutto in relazione al fatto che lo sfruttamento economico dell'invenzione può avvenire solamente in seguito all'ottenimento dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale (A.I.C.); 2) la necessità di sviluppare la ricerca in un settore di interesse non solo dottrinale, ma anche didattico in relazione alla formazione dei laureati in farmacia, in chimica e tecnologia farmaceutiche ed in informazione scientifica sul farmaco.
Il brevetto farmaceutico, avendo ottenuto una estensione temporale mediante l'introduzione del CCP (certificato complementare di protezione), si colloca in una posizione del tutto particolare rispetto alle altre tipologie di tutela della proprietà industriale anche in relazione agli aspetti etici e socio-economici. Proprio per motivazioni di questa natura il brevetto dei farmaci, in Italia, non era possibile fino al 1979 quando, in seguito ad una sentenza della Corte Costituzionale, venne introdotto con una limitazione però a salvaguardia del diritto di ogni cittadino di essere curato con formulazioni personalizzate. Oggi tale diritto si scontra con interpretazioni che sembrano tutelare solo l'interesse industriale e pertanto, dopo un primo approccio puramente divulgativo, la ricerca è ora rivolta al commento dell'evoluzione legislativa e giurisprudenziale delle problematiche relative al brevetto farmaceutico ed è orientata, con studi al momento in corso, all'interpretazione del nuovo codice della proprietà industriale (decreto legislativo 10.02.2005, n. 30). Sempre in prospettiva sono allo studio, nello stesso campo, la normativa dei principali paesi industrializzati a livello mondiale ed all'interno dell'Unione europea, per quanto attiene sia alla sintesi di nuovi farmaci che alle invenzioni biotecnologiche.