32854 - FILOSOFIA TEORETICA. FILOSOFIA DELLA CONOSCENZA E FORME DELL'ESPERIENZA 1

Anno Accademico 2009/2010

  • Docente: Luca Guidetti
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: M-FIL/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Rimini
  • Corso: Laurea in Educatore sociale e culturale (cod. 8070)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente - conosce le posizioni principali che si sono sviluppate riguardo al tema della conoscenza umana, soprattutto nell’età moderna e contemporanea; - conosce le prospettive dell’indagine fenomenologica e del rapporto tra filosofia e psicologia; sa comprendere i problemi del metodo scientifico e delle diverse aree disciplinari che caratterizzano le scienze umane; - sa orientarsi all’interno dei saperi relativi alla conoscenza umana e sa riconoscere gli ambiti concreti in cui le teorie conoscitive vengono applicate; - sa riconoscere e distinguere le caratteristiche principali dell’indagine scientifica e fenomenologica e sa applicare tali caratteristiche ai contesti pratici dell’educazione; - sa interpretare le diverse forme di esperienza e riflettere sui loro significati e sulla loro complessità; - sa intervenire criticamente nei diversi contesti comunicativi e formativi, utilizzando le forme di pensiero apprese ai fini di una ristrutturazione e di un miglioramento di tali contesti; - sa cogliere, riconoscere e valorizzare le diverse forme di esperienza, al fine di individuare i mezzi comunicativi più adatti per ognuna di esse. - sa acquisire un certo grado di autonomia nella lettura e nell’interpretazione di un testo concettuale e argomentativo; - ha gli strumenti utili per continuare e approfondire i suoi studi nell’ambito della conoscenza umana e delle diverse forme di esperienza.

Contenuti

Nota bene:

Per questioni di coerenza tematica e continuità didattica, si consiglia di sostenere entrambi gli esami da 5 crediti di Filosofia teoretica, per un totale di 10 crediti.
Tuttavia, è possibile scegliere anche solo uno dei due corsi con il relativo programma (cioè Filosofia teoretica 1 o Filosofia teoretica 2) per 5 crediti.

Chi opta per fare entrambi gli esami di Filosofia teoretica (così come è stato consigliato), può sostenere la prova in un'unica soluzione, ma con due verbalizzazioni distinte da 5 crediti ciascuna, per un totale di 10; oppure può sostenerli in forma separata e in tempi diversi.

Si consiglia di consultare frequentemente questa guida per essere aggiornati riguardo agli avvisi e alle informazioni che il docente potrà progressivamente introdurre fino alla conclusione delle lezioni.

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Titolo del corso: Hans Jonas: la responsabilità verso le generazioni future

Il corso prenderà in considerazione il rapporto tra vita, natura ed etica così come si presenta nel testo più importante del filosofo tedesco Hans Jonas (1903-1993), vale a dire Il Principio responsabilità (1979). Allievo di Husserl e Heidegger, studioso dello gnosticismo, Jonas propone una fondazione dell'etica per la civiltà tecnologica sulla base dell'essere della vita, sia umana sia animale (fondazione ontologica dell'etica), che costituisce al tempo stesso un punto di svolta e un punto di riferimento per gli attuali studi disciplinari.

Il corso intende illustrare gli strumenti metodologici e le prospettive teoriche con cui, in epoca contemporanea, si affronta il rapporto tra le basi biologiche della vita e l'agire umano, un agire che, in quanto fondato sull'impiego massiccio della tecnica, deve porsi il problema delle sue conseguenze future sul mondo, sulla natura e sull'uomo. In tal senso, Jonas offre un modello della biologia filosofica che conduce al "principio responsabilità", alternativo da un lato al convenzionalismo meccanicistico e materialistico e, dall'altro, allo spiritualismo vitalistico e teologico, in vista di un nuovo monismo nel quale anima e corpo, spirito e materia sono solo diverse manifestazioni della medesima realtà vitale di base.

Il corso avrà il seguente svolgimento:

  • La nozione di “vita”. Filosofia e biologia nella storia della cultura: anima, corpo, spirito e materia presso gli antichi. La natura, il naturalismo e la psiche in Platone e Aristotele. La rivoluzione scientifica e il significato della vita nel rapporto tra filosofia e scienza. Il meccanicismo, il vitalismo e il materialismo: Renato Cartesio, Thomas Hobbes, G.W. Leibniz e la forza vitale della materia.
  • Anima e corpo nel romanticismo e nel positivismo. Dalla concezione meccanica della vita alla concezione spirituale e trascendente. La filosofia morale e la filosofia della morale. Il dibattito sul vitalismo e sul principio di “finalità” della vita: Immanuel Kant, Ernst Haeckel, Jakob von Uexküll.
  • La vita come qualità, come totalità organica irriducibile e come “sistema”: Alfred North Whitehead e Ludwig von Bertalanffy. Le più recenti tendenze riguardo all'interpreta­zione dei fenomeni vitali: la genetica e la teoria sintetica dell'evoluzione, la “fisica della vita” (Ilya Prigogine), il modello dell'“automa” e dell'intelligenza artificiale (Norbert Wiener), il caso e la necessità (Jacques Monod), il rapporto tra evoluzione naturale ed evoluzione culturale.
  • La filosofia dell'uomo e le diverse concezioni dell'uomo (antropologia filosofica). La concezione antica tra religione e ragione: homo religiosus e homo sapiens. La concezione rinascimentale (Giordano Bruno e Francesco Bacone: l'homo faber). La concezione moderna e contemporanea: Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche e l'“uomo decadente” (homo dionysiacus); Jean Paul Sartre, Nicolai Hartmann e l'uomo creatore (homo creator). Le tendenze recenti (Arnold Gehlen, Max Scheler, Helmuth Plessner).
  • Hans Jonas (1). Dalla concezione dell'organismo vivente all'etica per la civiltà tecnologica. Esame e commento dei concetti fondamentali del testo Organismo e libertà. Bolk e l'evoluzione negativa.
  • Hans Jonas (2). Il principio responsabilità. La vulnerabilità della natura, i diritti della natura, l'etica della collettività, la responsabilità verso l'ambiente vitale e verso le generazioni future.
  • Tecnica, medicina ed etica. Bioetica religiosa (cattolico-tomista) e bioetica laica (utilitaristico-relativistica). Il significato dell'assolutismo e del relativismo. Il dibattito sulla libertà e i vincoli della ricerca, sull'utilità e i limiti dell'ingegneria genetica, sul “miglioramento” della specie umana tramite la scienza (eugenetica), sul differimento della morte e il diritto di morire. Le posizioni di Hans Küng e Hans Jonas.

Testi/Bibliografia

Testi di riferimento obbligatori:

  • L. Guidetti, La materia vivente. Un confronto con Hans Jonas, Quodlibet, Macerata, 2007. Tutto il volume, ad esclusione del Capitolo secondo (in tutto 130 pagine).
  • H. Jonas, Il principio responsabilità. Un'etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino, 2002. Capitolo primo: La mutata natura dell'agire umano, pp. 3-32. Capitolo quarto: Il bene, il dover essere e l'essere: la teoria della responsabilità, pp. 101-173.
  • Nella voce "materiale didattico" sono disponibili e scaricabili le "schede" degli argomenti trattati durante il corso e altro materiale tratto direttamente dalle lezioni. Nota bene: le schede sulla "teoria della giustizia" non fanno parte del materiale d'esame di filosofia teoretica 1, ma solo del corso "teorie e pratiche della giustizia" del prof. Brigati che ho sostituito. Gli studenti di Rimini non devono perciò né scaricare né studiare queste schede!

Durante le lezioni verranno forniti ulteriori chiarimenti riguardo ai testi d'esame.

Metodi didattici

Lezioni frontali in aula, lettura e commento di testi e di fonti primarie, discussioni su temi specifici.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esami orali con verifica delle specifiche conoscenze storico-filosofiche e del livello di assimilazione ed elaborazione critico-concettuale dei contenuti.

Criteri di verifica e soglie di valutazione:

30 e lode: prova eccellente, sia nelle conoscenze che nell'articolazione critica ed espressiva.

30: prova ottima, conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, con alcuni spunti critici.

27-29: prova buona, conoscenze esaurienti e soddisfacenti, espressione sostanzialmente corretta.

24-26: prova discreta, conoscenze presenti nei punti sostanziali, ma non esaurienti e non sempre articolate con correttezza.

21-23: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo talvolta superficiale, ma il filo conduttore generale risulta compreso. Espressione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

18-21: prova appena sufficiente, conoscenze presenti ma superficiali, il filo conduttore non è compreso con continuità. L'espressione e l'articolazione del discorso presentano lacune anche rilevanti.

<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa. Esame non superato.

Strumenti a supporto della didattica

Lavagna luminosa, videoproiettore collegato al PC.

Link ad altre eventuali informazioni

http://www.scform.unibo.it

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Luca Guidetti