Abstract
Descrizione del progetto Il progetto “CRYPTOSAFE – Towards a safe seizure of cryptoassets in criminal proceedings” si propone di affrontare in modo multidisciplinare il tema, ancora poco esplorato ma di crescente rilevanza, del sequestro e della confisca dei cripto-assets nel processo penale. La diffusione dei valori criptati rappresenta uno dei fenomeni tecnologico-finanziari più dirompenti degli ultimi anni. A partire dal 2008, le criptovalute hanno conosciuto una crescita esponenziale sia in termini di numero che di volume di transazioni. Alle iniziali valute virtuali come Bitcoin si sono aggiunti migliaia di altri asset digitali, tra cui stablecoins, token fungibili e non fungibili (NFT), il tutto in un panorama in continua evoluzione. Secondo i dati più recenti della BCE e di organismi internazionali, nel 2021 circa il 10% dei cittadini europei e il 16% di quelli statunitensi avevano investito in crypto-assets. Come spesso accade, questa rapida innovazione tecnologica ha posto sfide significative per il legislatore, gli operatori giuridici e di law enforcement, finora non in grando di predisporre un quadro normativo completo, coerente e armonizzato. Alcune caratteristiche strutturali di queste tecnologie, tra cui l’assenza di intermediari centralizzati, il funzionamento transnazionale delle reti peer-to-peer, l’uso di pseudonimi e di tecniche di offuscamento, hanno favorito l’utilizzo di valori criptati anche in ambienti criminali. Gli asset virtuali vengono oggi impiegati in una vasta gamma di attività illecite: frodi, riciclaggio, traffico di sostanze stupefacenti o materiale pedopornografico, ransomware, furti informatici, finanziamento del terrorismo e altri ancora. Dinanzi a tali rischi, istituzioni sovranazionali e Stati membri hanno cominciato a intervenire, seppur in modo frammentario e disorganico. L’Unione europea, ad esempio, ha introdotto obblighi antiriciclaggio specifici in capo ai service providers; in Italia, alcune definizioni fondamentali – come quelle di “valuta virtuale” e “tecnologia basata su registri distribuiti” – sono state introdotte nel 2018, ma manca ancora una disciplina sistematica. Anche le forze dell’ordine si stanno attrezzando, attraverso la formazione di figure specializzate e l’adozione di strumenti per l’analisi delle blockchain (blockchain forensics). Tuttavia, dal punto di vista penalistico e processuale, permangono ampie zone d’ombra, che compromettono l’effettività dell’azione repressiva e minano la certezza del diritto. È in questo contesto che si colloca il progetto CRYPTOSAFE, che si propone di colmare il vuoto normativo e operativo esistente in materia di sequestro e confisca di cripto-assets. La natura digitale, decentralizzata e altamente tecnologica di questi beni rende infatti necessario elaborare soluzioni ad hoc e ripensare le categorie giuridiche tradizionali. In molte situazioni, per poter sequestrare efficacemente una criptovaluta, non basta identificarla: è necessario individuare le chiavi private che ne consentono l’accesso, trasferire i fondi su un wallet sicuro controllato dall’autorità giudiziaria, talvolta liquidare gli asset per preservarli dalla volatilità del mercato, oppure vincolare il loro controvalore al Fondo Unico Giustizia. Tutto questo, però, avviene in assenza di norme procedurali specifiche e spesso con prassi eterogenee e non formalizzate. L’assenza di linee guida operative, di protocolli tecnici condivisi e di una cornice normativa adeguata solleva delicate questioni in punto di legalità, tutela dei diritti fondamentali e affidabilità delle prove digitali raccolte. Il progetto CRYPTOSAFE si propone di affrontare queste criticità attraverso una ricerca caratterizzata da un forte taglio interdisciplinare (giuridico, tecnico-informatico e comparatistico). Verranno analizzati i modelli normativi adottati in altri ordinamenti (in particolare Franc
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Giulia Lasagni
Strutture Unibo coinvolte:
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Coordinatore:
Università degli Studi di GENOVA(Italy)
Contributo totale Unibo: Euro (EUR) 80.976,00
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio
30/11/2023
Data di fine:
28/02/2026