93325 - POLITICA E RELIGIONE IN ETÀ MODERNA (1)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Guido Bartolucci
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce le principali tipologie di fonti per la ricostruzione critica dei vari aspetti della complessa interazione tra religione e politica in età moderna, sa utilizzare i principali strumenti per orientarsi ed essere aggiornato sul dibattito storiografico così da scegliere gli strumenti di aggiornamento adeguati rispetto alle proprie capacità ed inclinazioni. È in grado di illustrare la metodologia di euristica e analisi delle fonti e della storiografia sulle relazioni tra politica e religione con consapevolezza dei diversi modelli di analisi dei processi storici e culturali. Lavora in modo autonomo e organizzato, possiede spirito di autocritica e capacità di imparare dal confronto con altri.

Contenuti

Con la riforma luterana e la conseguente frattura dell’unità cristiana nell’Europa del 500, il rapporto tra religione e politica cambiò profondamente. Le guerre di religione che sconvolsero la Francia e l’Impero, il nuovo ruolo assunto dal papato, l’emergere dei nuovi imperi atlantici, la rivoluzione inglese, influenzarono in modo determinante il modo di pensare la politica e il suo rapporto con il cristianesimo, contribuendo a una radicale trasformazione dei suoi concetti-chiave.

Il corso è distinto in due parti. Nella prima si affronteranno i principali temi che caratterizzano la relazione tra religione e politica nella prima età moderna attraverso l’analisi delle vicende che portarono ai conflitti religiosi europei e come tali eventi influenzarono le pagine di pensatori come Machiavelli, Montaigne, Hobbes, Spinoza. La seconda parte sarà dedicata all’uso che il pensiero europeo ha fatto della storia ebraica (biblica e post-biblica) e della storia e dell’organizzazione dell’Impero ottomano all’interno dei dibattiti teologici e religiosi dell’età moderna (1450-1750). Attraverso il confronto tra passi tratti da autori come Machiavelli, Bodin, Hobbes, Montesquieu, e altre fonti, come racconti di viaggio, commenti biblici e opere storiche, si mostrerà che la riflessione su tali temi diventò strategica nel mettere a fuoco concetti chiave del lessico teologico-politico dell’età moderna. (Il Syllabus degli argomenti distinti settimanalmente sarà disponibile sulla pagina del docente all’inizio del corso).

Testi/Bibliografia

Oltre agli appunti delle lezioni gli studenti e le studentesse frequentanti dovranno portare:

  • Merio Scattola, Teologia politica, Bologna, il Mulino, 2007.
  • Noel Malcom, Utili Nemici. Islam e Impero ottomano nel pensiero politico occidentale, 1450-1750, Milano, Hoepli, 2020.
  • Michael Walzer, Esodo e rivoluzione, Milano, Feltrinelli, qualsiasi edizione.
  • Lea Campos Boralevi – Diego Quaglioni, Politeia Biblica, Firenze, Olschki, 2003.

Gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno portare, oltre ai testi elencati sopra, un altro testo a scelta tra:

  • Elena Bonora, Aspettando l’imperatore. Principi italiani tra il papa e Carlo V, Torino, Einaudi, 2014;
  • Paolo Prodi, Il sovrano pontefice, Bologna, il Mulino, 2016.
  • Vittorio Frajese, Le categorie della Controriforma. Politica e religione nell’Italia della prima età moderna, Roma, Bulzoni, 2011;
  • Gilberto Sacerdoti, Sacrificio e sovranità. Teologia e politica nell’Europa di Shakespeare e Bruno, Torino, Einaudi 2002 (va bene anche l’edizione Macerata, Quodlibet, 2016).

Metodi didattici

Per le lezioni il docente si servirà di testi e di immagini, per abituare gli studenti a interpretare le fonti e le rappresentazioni nella storia sociale. Eventuali materiali didattici verranno resi disponibili on-line nella sezione apposita del sito web di Ateneo.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame orale si svolgerà negli appelli previsti alla fine del corso. Per valutare l’esame si terrà conto della capacità dello studente di padroneggiare i contenuti del corso, di comprendere i concetti storici, di orientarsi nella bibliografia, di saper leggere una fonte, di connettere le informazioni acquisite, di esporre quanto ha imparato in modo sintetico e con un linguaggio appropriato. Lo studente che soddisferà bene queste richieste avrà un voto eccellente. Lo studente che si limiterà a ripetere le informazioni acquisite in modo mnemonico e con un linguaggio non del tutto adeguato avrà una valutazione discreta. Lo studente che mostrerà di conoscere gli argomenti in modo superficiale e con qualche lacuna, usando un linguaggio non appropriato, avrà una valutazione sufficiente. Lo studente impreparato e incapace di orientarsi nella materia avrà una valutazione negativa.

Strumenti a supporto della didattica

Presentazioni in Prezi e altri materiali didattici scaricabili da Virtuale.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Guido Bartolucci