DAISI. Anastilosi digitale e interpretazione interattiva degli spazi: nuove metodologie per la Storia dell’arte. Tre laboratori esemplari sulle chiese mendicanti italiane tardo-medievali (secc. XII-XV). DAISI. Digital Anastylosis and Interactive Spat

PRIN 2022 Massaccesi

Abstract

La basilica di San Domenico a Bologna è un monumento nodale per la storia dell’architettura dei predicatori entro e fuori Italia, essendo la chiesa madre dell’ordine di San Domenico. Partendo dagli studi imprescindibili, seppur parziali, di padre Venturino Alce (Alce 1969, 1972; D’Amato 1988; Foschi 1997), che si occupò degli aspetti architettonici della chiesa e del convento, ci si prefigge di effettuare per la prima volta una modellazione digitale complessiva dell’intero complesso medievale nella sua struttura architettonica esterna e nei suoi spazi interni, grazie a una metodologia interdisciplinare e tecnologicamente avanzata che consenta di ricollocare gli antichi arredi, a partire dalla croce monumentale di Giunta Pisano, ancora in situ. Gli spazi interni dovevano essere caratterizzati da una forte cesura mediana, menzionata nel capitolo generale del 1249 (intermedia quae sunt in ecclesiis nostris), consistente in un pontile praticabile, su cui svettava la croce di Giunta Pisano. Il pontile, di cui conosciamo le intitolazioni degli altari sottostanti, divideva due spazi che le fonti domenicane definiscono come Ecclesia exterior (corpo occidentale, navata dei laici) e Ecclesia interior (corpo orientale, coro e sancta sanctorum), presentando due diverse tipologie di coperture: a capriate lignee sul primo spazio occidentale, a volte a crociera in muratura su quello orientale. La presenza, tuttora, nei sottotetti ricavati dalle radicali modificazioni settecentesche di Carlo Francesco Dotti, delle volte gotiche permetterà un preciso rilievo architettonico, che a oggi non è mai stato tentato, consentendo così la ricostruzione esatta delle proporzioni dell’edificio duecentesco. Le fonti disponibili, numerose e di diversa natura, fra cui l’ampia documentazione inedita dell’archivio dell’ordine bolognese, necessitano di essere riordinate e poste in connessione tra loro e con i risultati di una serie di indagini e ricognizioni materiali sul monumento. Il rilievo sarà il punto di partenza per restituire un’immagine 3D della chiesa, del sistema delle cappelle e degli arredi, al tempo della sua consacrazione avvenuta nel 1251 (pianta a croce latina tre navate con abside quadrangolare) e via via in momenti successi, fino all’abbattimento del pontile nel XVI secolo e all’intera trasformazione settecentesca. Un secondo importante obiettivo riguarda la ricostruzione dell’arca del fondatore dell’ordine, Domenico di Guzmán, morto a Bologna nel 1221. Per questo sarà necessario ripercorrere le tappe che condussero alla traslazione nel monumento sepolcrale affidato nel 1267 a Nicola Pisano (Seidel 2012). Anche quest’ultimo, rimaneggiato nel corso del tempo, merita un nuovo studio sistematico, che parta dai rilievi 3D pure dei pezzi divisi fra diversi musei italiani ed esteri, in funzione di una ricostruzione del suo aspetto originario, ragionata su basi puntuali. Nel 1411 l’arca era stata trasportata in una nuova cappella sopraelevata, iniziata già nel 1377. A questa nuova cappella e alla relativa sopraelevazione, si riferisce un passo dettagliato nella Cronaca di Bologna (Pietro di Mattiolo ed. 1885), non ancora adeguatamente valorizzato. Si potrà così ricostruire la sua esatta collocazione e quindi ricostruire la posizione dell’arca, nonché degli accessi, e ricostruire i rapporti visivi con il resto dell’edificio e con la struttura del pontile, alla cappella strettamente connesso. Questa trasformazione e relativa traslazione dovettero essere dettate dall’ingente flusso dei pellegrini, secondo itinerari che solo una precisa ricostruzione potrà finalmente chiarire. In un’ottica di complessiva revisione tra le fonti che andranno attentamente studiate ci sono due sepoltuari del 1291 e del tardo XV secolo, ricchi di indicazioni topografiche. Si cercherà così di chiarire le scelte che orientavano le sepolture dei consacrati e dei laici in relaz

Project details

Unibo Team Leader: Fabio Massaccesi

Unibo involved Department/s:
Dipartimento delle Arti

Coordinator:
Università  degli Studi di FIRENZE(Italy)

Total Unibo Contribution: Euro (EUR) 25.000,00
Project Duration in months: 24
Start Date: 17/10/2023
End Date: 28/02/2026

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