Market Design Architecture and Industrial Policy in the Digital Era

PRIN 2022 Argentesi

Abstract

Il ruolo aggregativo delle piattaforme è spesso considerato il lato positivo dell’era digitale. Le grandi aziende tecnologiche come Google, Amazon, Apple e Facebook hanno indubbiamente offerto agli utenti una grande comodità, grazie ad una gamma sempre crescente di servizi forniti sia da loro stesse sia da un insieme di partecipanti co-specializzati dell’ecosistema. Tuttavia, la presenza di esternalità di rete favorisce tipicamente l’emergere di piattaforme dominanti, molte delle quali sono attualmente oggetto di indagini antitrust. In particolare, sotto la pressione dell’opinione pubblica internazionale, diversi organi politici esprimono preoccupazione per varie forme di potenziale comportamento scorretto da parte delle grandi piattaforme. Il bilanciamento tra queste forze opposte pone nuove sfide intellettuali per i decisori politici che intendono aggiornare le proprie linee d’azione. Possono essi prendere decisioni di politica della concorrenza basandosi in sicurezza su presunzioni tradizionali e consolidate nella regolamentazione dei mercati digitali? Se no, perché? Quali sono i rischi associati ad un atteggiamento troppo conservatore? Quali i potenziali svantaggi di un approccio troppo permissivo? E come possono essere superati? A nostro avviso, tali sfide possono essere affrontate adeguatamente solo se i decisori politici si lasciano guidare dalla teoria economica. Compiere un passo avanti in questa direzione è il nostro obiettivo primario. La nostra proposta di ricerca ha diversi obiettivi interconnessi, sia positivi che normativi. Al centro di questi obiettivi si trovano il potere di mercato delle piattaforme e i potenziali canali attraverso i quali queste imprese possono esercitare un potere di “gatekeeper” a scapito di concorrenti e consumatori. In particolare, gli obiettivi scientifici, i risultati attesi e i possibili riscontri utili alla valutazione delle politiche pubbliche per ciascuna unità di ricerca sono i seguenti: • L’unità di ricerca dell’Università di Bergamo si specializzerà nello studio degli effetti sul benessere sociale derivanti dai cambiamenti di controllo (fusioni verticali e orizzontali) nei mercati delle piattaforme, e indagherà i fattori che rendono tali fusioni più o meno anticoncorrenziali, o persino pro-concorrenziali. • L’unità di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca si concentrerà sulle pratiche anticoncorrenziali e studierà il legame tra queste tattiche e i modelli di business delle piattaforme (in particolare le piattaforme ibride). Questi ricercatori esamineranno anche gli effetti della concorrenza tra piattaforme e il possibile impiego di rimedi alternativi. • Le unità di ricerca delle Università di Firenze e Bologna lavoreranno in stretta collaborazione per realizzare la parte empirica del progetto. Un obiettivo prioritario di questi ricercatori sarà quello di costruire un nuovo e dettagliato dataset per analizzare i determinanti della domanda nei mercati a due versanti (ad esempio, effetti di rete e propensione al multi-homing), utilizzando un approccio di econometria strutturale. Tali stime saranno poi utilizzate per calibrare le teorie del danno concorrenziale sviluppate dalle altre unità. Il raggiungimento di questi obiettivi permetterà di avanzare nella comprensione delle dinamiche dei mercati digitali e offrirà anche indicazioni normative che potranno essere testate, contribuendo così all’aggiornamento delle linee guida sulle fusioni e dei codici di condotta nei mercati digitali.

Project details

Unibo Team Leader: Elena Argentesi

Unibo involved Department/s:
Dipartimento di Scienze Economiche

Coordinator:
Università  degli Studi di Bergamo(Italy)

Total Unibo Contribution: Euro (EUR) 57.417,00
Project Duration in months: 24
Start Date: 28/09/2023
End Date: 28/02/2026

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