Valutazione della shelf-life della carne di coniglio
all'ingrasso alimentato con mangime arricchito di
antiossidanti. Determinazione di micotossine potenzialmente
presenti nelle matrici indagate. Allestimento di test triangolari
per la valutare la capacità discriminativa sensoriale di carni
“arricchite”.
Cancro batterico dell'actinidia causato da Pseudomonas
syringae pv. actinidiae: messa a punto di strategie di
difesa. A) Valutazione della colonizzazione endofita di un
ceppo di Psa geneticamente modificato (Psa::gfp-Rifres:
resistente alla rifampicina ed esprimente il gene per la proteina
GFP) in piante adulte di actinidia saggiando l'ipotesi che Psa a
bassa dose d'inoculo possa colonizzare per lungo tempo piante
suscettibili causando lesioni locali al punto di inoculazione
concomitanti con la sua presenza sistemica in organi
asintomatici. B) Verifica della micropropagazione in
vitro come tecnica capace di garantire la produzione di
plantule esenti da Psa. Sopravvivenza di Psa::gfp-Rifres
in vitro associato a microtalee quando l'espianto iniziale
(gemma/germoglio) proviene da pianta madre sana e messa a punto di
un metodo diagnostico affidabile e veloce per evitare la diffusione
del patogeno a livello viviaistico; C) Ring Test per la
costituzione di un protocollo di diagnosi armonizzato e validato
per Psa; D) Penetrazione e movimento endofita di Psa geneticamente
modificato in foglie di actinidia: Messa a punto di un metodo per
valutare la dinamica degli stomi coinvolta nell'iniziale risposta
immunitaria immediata.
Valutazione della produzione di ocratossine in ceppi di
Aspergillus ochraceus, agente di deterioramento alimentare,
e dell'effetto antimicrobico di oli essenziali e di acidi organici
in vitro ed in vivo. La contaminazione da micotossine
è un problema per la sicurezza alimentare a causa delle gravi
patologie ascrivibili alla loro assunzione. L'effetto inibente di
sostanze di origine naturale verso A. ochraceus produttore
di ocratossina A (OTA) e agente di deterioramento alimentare sarà
testato in granella di cereali.
Attività antibatterica di oli
essenziali naturali di differenti generi della
pianta officinale Monarda.
Basi molecolari della resistenza al colpo di fuoco batterico nel
pero. Studio delle popolazioni epifitiche ed endofitiche di E.
amylovora e dell'espressione di geni di virulenza del patogeno
in piante di pero sintomatiche ed asintomatiche.
Epidemiologia molecolare delle popolazioni padane di Erwinia
amylovora. Identificazione di marcatori genetici di Erwinia
amylovora in rapporto alla regione di origine dei ceppi e
all'adattamento su specie ospiti differenti. In un ampia collezione
di ceppi di E. amylovora di diversa origine geografica verrà
effettuata l'amplificazione PCR del gene di avirulenza dspE
e del gene dspF, il sequenziamento e la comparazione delle
sequenze nucleotidiche per evidenziare modifiche nella frequenza
genica correlate ad alterazioni della virulenza.
Quorum quenching di batteri fitopatogeni e induzione di
resistenza nelle piante ospiti con trattamenti di furanoni di
sintesi. Valutazione di furanoni sintetici per effetto di
interferenza su sistemi quorum sensing ad omoserinlattoni e di
induzione di resistenza nelle piante alle batteriosi
Uso del naso elettronico per la diagnosi della malattie
batteriche delle piante.
I batteri endofiti come agente di biocontrollo e di
biofertilizzante nella vite.
Valutazione della shelf-life della carne di coniglio
all'ingrasso alimentato con mangime arricchito di
antiossidanti. Determinazione di micotossine potenzialmente
presenti nelle matrici indagate. Allestimento di test triangolari
per la valutare la capacità discriminativa sensoriale di carni
“arricchite”.
Approfondimento delle conoscenze sull'interazione P.
syringae pv. actinidiae - kiwi dal punto di vista
biomolecolare ed epidemiologico. Lo studio del patogeno e della sua
stretta interazione con l'ospite, fornirà le basi conoscitive per
individuare e verificare metodi di controllo eco-compatibili,
necessari a limitare il rischio di diffusione del patogeno
particolarmente nocivo al settore agricolo. La messa a punto di
idonei metodi di diagnosi consentirà l'accertamento dello stato
sanitario del materiale di propagazione al fine di evitare
l'ulteriore disseminazione del patogeno.
La contaminazione da micotossine in cereali e foraggi in
post-raccolta rappresenta una minaccia per l'alimentazione umana e
può essere prevenuta inibendo la crescita dei funghi produttori
nelle derrate alimentari durante lo stoccaggio. L'effetto
antimicrobico di acidi organici e sostanze di origine naturale, già
autorizzate e in uso rispettivamente come conservanti e aromi delle
derrate alimentari, è riconosciuto nei confronti dei principali
batteri patogeni contaminanti alimentari. L'effetto antifungino di
oli essenziali è stato valutato verso diversi funghi micotossigeni.
L'effetto di acidi organici e di oli essenziali sulla crescita di
un ceppo di A. ochraceus ocratossigeno e sulla produzione di
OTA sarà valutato in funzione dell'aw e della T della granella di
mais usata come substrato naturale.
Attività antibatterica di oli
essenziali naturali di differenti generi della
pianta officinale Monarda.
Analisi fitopatometrica basata sull'incidenza ed sull'intensità
della malattia indotta da inoculazioni sperimentali con ceppi di
E. amylovora a diversa virulenza. Studio delle popolazioni
endofitiche mediante Real Time PCR (SYBR Green), in piante di pero
sintomatiche ed asintomatiche, di ceppi di E. amylovora
selezionati e precedentemente inoculati. Valutazione in
planta della distribuzione delle popolazioni endofitiche di
E. amylovora lungo i vasi xilematici di piante resistenti,
mediante il gene reporter gfp associato ad un gene di
virulenza (dspE) e ad un gene coinvolto nella sintesi di
esopolisaccaridi (EPS), importanti fattori di virulenza. Studio
delle popolazioni epifitiche di ceppi di E. amylovora
mediante la tecnica dell'impronta fogliare. Inoltre, mediante
l'espressione del gene gfp associato ad un gene di virulenza
sarà possibile verificare la capacità di sopravvivenza del patogeno
sulle foglie piante ospiti resistenti.
Durante la coevoluzione, le piante ospiti esercitano una
pressione selettiva sui loro patogeni. I cambiamenti di piante
ospiti e ripetuti passaggi in nuove specie possono modificare la
frequenza di determinati geni batterici e generare aplotipi diversi
dalla popolazione del patogeno che originariamente ha causato
malattia in una data pianta ospite. Inoltre, l'adattamento alle
piante ospiti potrebbe modificare la frequenza genica e il genotipo
in E. amylovora (Ea) alterandone la virulenza. La
proteina effettrice DspE, è necessaria per la patogenesi ed è
secreta dal sistema di secrezione di tipo III. Il ruolo cruciale di
DspE come determinante di patogenicità è ben noto e recentemente è
stata evidenziata la sua diretta interazione con 4 proteine della
pianta ospite. Un'analisi comparativa della sequenza nucleotidica
dei geni dspE e dspF (codificante per una “chaperone
protein” di DspE) verrà effettuata in una vasta collezione di ceppi
di Ea isolati in Emilia Romagna e in Veneto.
Per la lotta alle batteriosi in Italia e in Europa gli
antibiotici sono vietati e pochi sono i principi attivi
antibatterici nella farmacopea agricola. Una strategia
antibatterica alternativa è quella di interferire sul sistema di
comunicazione cellula-cellula (Quorum Sensing, QS) con cui
i batteri regolano l'espressione dei fattori di virulenza degli
individui delle loro popolazioni. La strategia alternativa
d'interferenza è denominata Quorum Quencing (QQ).
Strumenti efficaci di QQ sono dei furanoni naturali e di sintesi
alcuni dei quali hanno dimostrato una spiccata attività
antibatterica offrendo la possibilità di controllare le batteriosi
delle piante con strategia innovativa ed eco-compatibile. La linea
principale di ricerca ha lo scopo di valutare una serie di furanoni
sintetici di struttura appropriata come potenziali antagonisti o
agonisti degli AHLs in sistemi di QS di batteri fitopatogeni e/o
come induttori di resistenza localizzata o sistemica alle
batteriosi in colture agrarie.
L'impiego del naso elettronico (e-nose) per le diagnosi
precoci di malattie batteriche è stato recentemente messo a punto
nel Regno Unito per la diagnosi del marciume anulare causato da
Clavibacter michiganense subsp. sepedonicus e del
marciume bruno causato da Ralstonia solanacearum. L'e-nose
potrebbe essere usato anche per altri patosistemi. I semi, ad
esempio, potrebbero essere oggetto di applicazione durante la fase
di idratazione in cui, dalla pianta e dai microrganismi ad essa
associata, vengono liberate diverse sostanze, alcune volatili.
Preparazione di una collezione di batteri endofiti isolati da
viti coltivate in Italia con preliminare classificazione di tutti
gli isolati da selezionare in base alla loro attività antifungina.
Gli isolati, con la più elevata attività antimicrobica in
vitro, saranno ulteriormente classificati e sarà valutata la
loro capacità di colonizzare piantine di vite e verrà studiato il
loro movimento sistemico all'interno delle piante. I ceppi dotati
di una significativa attività antifungina e capaci di colonizzare
in modo efficiente le piantine di vite, saranno valutati per la
loro capacità di fungere da agente di biocontrollo e di
biofertilizzante.