DAGLI ALBERI LA TERRA - OMAGGIO ALLA MADRE TERRA
Il 22 aprile è la Giornata mondiale della Terra, promossa dalle Nazioni Unite. Per celebrarla, quest'anno, si sono svolte in tutto il mondo marce per la scienza come primo passo di un movimento globale in difesa del ruolo vitale giocato dalla scienza e dalla ricerca.
All'iniziativa ha partecipato anche Bologna, dove docenti, ricercatori, studenti e associazioni, che hanno aderito con grande entusiasmo alla marcia, sono partiti da via Zamboni, con ritrovo alle 9.30 in piazza Scaravilli, percorrendo via Castiglione e raggiungendo le Serre dei Giardini Margherita, dove si sono tenuti brevi interventi sulle tematiche ambientali e sull'importanza della ricerca scientifica contro oscurantismo e fanatismi.
La Marcia per la Scienza, sostiene la scienza e la ricerca pubbliche come pilastri della liberta e della prosperita' umana, rivendica il ruolo della scienza per il bene comune, e richiede ai leader politici di attuare politiche basate sulle evidenze scientifiche, nell'interesse pubblico.
In occasione della XLVII Giornata Mondiale della Terra, ho composto un omaggio alla Madre Terra.
Nelle prossime settimane, il lancio di un Vino AgroEcologico, dedicato alla Terra.
DAGLI ALBERI LA TERRA
Madre, quanta conoscenza, oggi,
dal tempo sì loquace!
Paesi svelati, fratellanza, resilienza,
nel tuo, nel nostro sangue.
Robuste le radici,
che esplorano la Terra.
Abile maestra,
con sublime equilibrio,
il cielo ancora seduci.
La casa sugli alberi,
eterna dimora,
senza pareti,
dalla brezza marina, accarezzata,
verso l’Universo, protesa.
Individui maestosi,
scampati al diluvio,
donati all’umanità.
Ammiro, dalla sommità amena,
sintonie di colori,
il ricco giardino
che abbracciò Odisseo.
Sosta il carro, lucido, a festa,
ruote circolari, perfette,
accarezzano la Terra.
Riposano animali,
nel ritmico silenzio,
generosi, sereni,
sempre pronti, per noi.
Ciliegi e gelsi,
ospitano, appagati,
innocenti, chiassose bande.
Sui terrazzi, rivolti al mare,
dal Vulcano protetti,
ceppi bassi, variopinti,
saldati nella roccia,
celano, gelosi, preziosi frutti
del dì dopo la Festa.
Ricca la merenda,
un sissizio con gli animali.
Quotidiana vitalità,
contaminante energia,
fluisce dalla Madre.
Invisibile, Terra,
sento sempre il tuo respiro,
sicura, la tua voce,
indicare il cammino.
Dal cielo,
sconfina lo sguardo,
ma dalla sommità amena,
sulle branche aperte,
giusta misura,
graffi, mani nude,
pronti a cogliere e ad ammirarti, domani.
Fari sul Mediterraneo, finestra sul Mondo,
un rinnovato omaggio a te, Terra.
Quel nido sugli alberi!
Mirabile lungimiranza,
fantastica spontaneità.
Bologna, 22 Aprile 2017
XLVII Giornata Mondiale della Terra
Adamo Domenico Rombolà
Published on: December 02 2017