Abstract
l progetto Colere Hereditatem (CH), traduzione in latino moderno di Cultural Heritage (CH), affronta il tema della cura del patrimonio culturale all'interno delle sfide globali (enunciate negli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU2030 e nell’Accordo sul clima di Parigi), e di problematiche non coinvolgenti tutti i Paesi e le componenti della società (come le memorie contestate, le rivendicazioni del contro-patrimonio nelle proteste Black Lives Matter). Temi che, insieme alle nuove tecnologie, possono condurre (come nei casi di cancel culture) alla cosiddetta disruption o cambiamento repentino, che a sua volta porta a nuovi modi di pensare, interpretare, curare e conservare, per quanto qui ci interessa, il patrimonio culturale. Il progetto mira a costruire un quadro sostenibile di interazione tra ricerca e azioni al fine di rafforzare 1) l’apprezzamento e il rispetto del CH da parte di tutta la popolazione (come richiesto dall'art. 30 del 2° Protocollo del 1999 alla Convenzione dell'Aia del 1954); 2) la consapevolezza dell'interdipendenza tra ambiente naturale, ambiente antropico e CH; 3) la percezione della sua importanza storica e sociale di fronte alla sua vulnerabilità e alle differenze culturali. La polisemia del lemma latino colo (insieme ad hereditas), da cui etimologicamente deriva la locuzione Colere(Hereditatem), conserva ordinatamente ciò che conta nel progetto. Colere ha molte polarità in sé: ciò che è naturale e ciò che è artificiale; ciò che è universalmente umano e ciò che è particolare, ciò che è religioso e ciò che è secolare. Tensione,interconnessione, dialettica tra i significati e i rispettivi ambiti di studio: questi aspetti della ricerca verranno indagati attraverso un approccio olistico-integrato grazie allo sforzo congiunto di studiosi con formazione accademica diversa. Sulla base della Convenzione di Faro del Consiglio d'Europa sul valore della CH per la società, un obiettivo più ambizioso del progetto è quello di contribuire ad una nozione di cittadinanza aperta e inclusiva (a livello globale, europeo e nazionale e considerando anche l’accoglienza dei migranti) così da promuovere e garantire la pace e la collaborazione tra i popoli, assicurando il rispetto reciproco dei diritti e delle libertà fondamentali: tra loro spiccano quelle legate alla cultura e al CH. La realizzazione dell’idea progettuale implica una maggiore interazione tra Università, AFAM, Enti pubblici di ricerca e stakeholder, consolidando così le basi necessarie per partecipare al Programma Quadro di Ricerca e di Innovazione dell’UE. In quanto tale esso è volto all’attuazione, rispetto agli obiettivi del PNRR, del rafforzamento dei sistemi di ricerca e trasferimento tecnologico (Missione 4) della coesione sociale (Missione 5) e del rilancio della cultura (Missione 1) tra cui, nell’ambito dei Partenariati estesi, la tematica: Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività.
Project details
Unibo Team Leader: Donatella Biagi
Unibo involved Department/s:
Dipartimento delle Arti
Coordinator:
CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche(Italy)
Total Unibo Contribution: Euro (EUR) 33.647,00
Project Duration in months: 24
Start Date:
17/10/2023
End Date:
28/02/2026