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Maurizio Fabbri

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze Dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin"

Settore scientifico disciplinare: M-PED/01 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

Curriculum vitae

 

ESPERIENZA PROFESSIONALE

Dal 2021 è Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, Università di Bologna.

Dal 2021 è Presidente della Società italiana di Pedagogia Generale e Sociale (SIPeGeS).

Dal 2021 è Membro della Giunta della Conferenza di Scienze della Formazione.

È stato Vicepresidente della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dal 2015 al 2018, poi Vicedirettore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dal 2018 al 2021.

Dal 2011 è Professore Ordinario di Pedagogia generale e sociale.

Dal 2009 al 2012 è stato Presidente del Corso di Laurea in Educatore nei servizi per l’infanzia

Dal 2012 al 2015 è stato Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria.

Nel 2005 è diventato Professore Associato

Nel 2000 è diventato Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.

Dal 1994 al 2000 è stato Coordinatore pedagogico presso i servizi per la prima infanzia del comune di Bologna, nei Quartieri Reno e Santo Stefano.

Dal 1990 al 1997 è stato insegnante presso corsi di formazione e riqualificazione professionale per Educatori Professionali, organizzati dalla Regione Emilia-Romagna nella sede di Piacenza.

Dal 1985 al 1987 e dal 1990 al 1994 è stato operatore sociale addetto all’assistenza dei minori presso il Servizio Sociale dell’allora U.S.L. 29 - Bologna EST.

FORMAZIONE

Nel 1991 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Pedagogia presso l’Università di Bologna.

Nel 1983 ha conseguito la Laurea in Pedagogia, con lode, presso l’Università di Bologna.

APPARTENENZA A COMITATI SCIENTIFICI ED EDITORIALI

Dal 2011 è Co-Direttore della collana “Pedagogia Teoretica” di Franco Angeli.

Dal 2012 è Co-Direttore della collana “Nuovi Paradigmi” di Junior.

PARTECIPAZIONE A PROGETTI

Responsabile per l’Università di Bologna del PRIN 2017 “Curricolo per l'Educazione Morale (CEM). La sfida della formazione morale dei preadolescenti oggi”.

Dal 2016 fa parte del progetto ERASMUS PLUS “Cooperation for innovation and the exchange of good practices”.

Partecipazione alle attività di ricerca del progetto pluriennale “Da Parigi a Caltagirone”, nato dalla collaborazione fra Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Alma Mater e la Regione Emilia Romagna.

PREMI

Nel 2019 è stato insignito del premio SIPED per la pubblicazione del volume: Oltre il disagio, Franco Angeli 2018.

Nel 2014 è stato insignito del premio SIPED per la pubblicazione del volume: Il transfert, il dono, la cura, Franco Angeli 2012.

ATTIVITÀ DIDATTICA

Dal 2001 svolge con continuità attività di docenza come titolare di insegnamenti di Pedagogia generale e sociale per i CCdSS in Scienze della formazione primaria, in Educatore nei servizi per l’infanzia e in altri corsi della classe L-19. Dal 2011 insegna anche Riflessività e Deontologia pedagogica per la LM in Pedagogia. Dal 2009, insegna inoltre Pedagogia e pedagogia della Comunicazione presso la scuola di Medicina e Chirurgia, ed è membro del Collegio Docente del Dottorato di Ricerca in Scienze Pedagogiche. Nell’a.a. 2015/2016, ha inoltre svolto attività di docenza nel MASTER di formazione di base per insegnanti a indirizzo montessoriano.

ATTIVITÀ SCIENTIFICA

Inserendosi nella prospettiva del problematicismo critico-razionalista di Antonio Banfi e di Giovanni Maria Bertin e "contaminandola" con i contributi di altri saperi e modelli (ermeneutici, scientifici e della complessità), ha mantenuto un taglio e un metodo di derivazione interdisciplinare, tendenti a concepire la ricerca sull'educativo più in termini di epistemologia delle connessioni che di specializzazione su singole aree tematiche. In relazione a tali temi il dialogo con il pensiero di Soren Kierkegaard e l’analisi dei nessi che intercorrono fra morale, etica e fede, all’interno dell’esperienza educativa, hanno costituito un’occasione preziosa per evidenziare gli elementi di radicale problematicità, che si impongono ogni qual volta educatori, insegnanti e formatori siano indotti a confrontarsi con percorsi complessi di costruzione della scelta, che non trovino adeguati supporti e contributi significativi nelle elaborazioni già compiute a livello di cultura e civiltà. Inoltre, il riferimento ad alcuni momenti centrali della ricerca neuroscientifica (in particolare, agli studi sulla plasticità cerebrale) gli ha consentito di analizzare le profonde interconnessioni che si stabiliscono all’interno dell’esperienza educativa tra momenti tradizionalmente antinomici della riflessione pedagogica, quali natura e cultura, mente e corpo, autonomia e dipendenza, spontaneità e condizionamento. Il concetto di sfondo, ovviamente, non può, in ambito pedagogico, non coniugarsi con l’analisi dell’”ambiente educante” inteso come campo di eventi fenomeni, relazioni che costringono, nel nostro momento storico, a confrontarsi con un nuovo modello di razionalità: l’interesse per l’ambiente educante si è espresso anche sotto forma di ricerca sul campo, con analisi e contributi, tesi a far emergere i trends di profonda evoluzione e trasformazione oggi in atto nei servizi educativi e scolastici e a prospettare alcune possibili direzioni di formazione degli educatori, che li renda in grado di confrontarsi con i livelli di crescente complessità insiti nella propria pratica professionale. Su quest’ultimo versante, ha partecipato, in particolare, alle attività di ricerca del progetto pluriennale “Da Parigi a Caltagirone”, nato dalla collaborazione fra Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Alma Mater e la Regione Emilia Romagna. Dal 2016, fa inoltre parte del progetto ERASMUS PLUS “Cooperation for innovation and the exchange of good practices”.