Parole chiave:
pensiero debole
cultura orientale
empatia
ragione
accettazione
emozioni
Evoluzione dei modelli culturali che orientano gli stili
esistenziali ed educativi in direzione di empatia e loro
ambivalenze e conflittualità con gli scenari economici, sociali,
finanziari che sembrano far regredire lo sviluppo storico a fasi
precedenti.
L'impatto con le dimensioni più autentiche e personali
dell'esistenza spinge l'esperienza educativa a confrontarsi con
livelli di complessità che la rendono imprevedibile, impedendo la
semplice reiterazione delle conoscenze e delle competenze già
acquisite: per questo, la ricerca si apre alla considerazione di
fenomeni (come la morte, l'esposizione a situazioni “estreme” o
comunque molto impegnative di vita, la ristrutturazione dei
condizionamenti sperimentati nell'infanzia…) che impongono da parte
degli educatori una revisione dei propri punti di vista e li
costringe a interrogarsi sull'adeguatezza dei propri vissuti e sul
senso delle azioni educative sin lì compiute. Particolarmente
stimolanti, da un punto di vista euristico, risultano le ricadute
dell'analisi su un duplice versante etico ed epistemologico: il
primo favorisce l'aggancio a teorie dell'impegno e della
responsabilità educativa che chiamano in causa tutte le dimensioni
della personalità; il secondo, favorisce pratiche di rovesciamento
e sospensione dei punti di vista che consentono alla pedagogia di
porsi in ascolto anche di voci e di saperi tradizionalmente
estranei o lontani. A partire da studi già effettuati e di recente
pubblicazione, la ricerca si propone di approfondire in particolare
i temi connessi alle disposizioni transferali che sempre
intervengono nel processo di formazione e a possibili modalità di
gestione del transfert che sappiano valorizzare gli elementi di
fatica, rottura e discontinuità che spesso scandiscono il processo
di crescita e di evoluzione della personalità.