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Maria Elena Tisi

Senior assistant professor (fixed-term)

Department of History and Cultures

Academic discipline: L-OR/22 Japanese and Korean Languages and Literatures

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CONSIGLI PER STUDENTI FREQUENTANTI E NON

Consigli da 'Insegnamenti', prof. T.Takeshita:

"Come studiare proficuamente, da solo, soprattutto la lingua?

Prima si ascolti l'audio ripetutamente (almeno 30 volte), poi si leggano ad alta voce e a più riprese per un totale di 30 volte tutti i testi e tutte le frasi, di Nihon-JP. Fondamentalmente importante è combinare un gran mole di input (leggere e ascoltare) comprensibile con l'output (parlare e scrivere).

Consigli non soltanto agli studenti lavoratori, ma anche a quelli frequentanti

Eccovi la chiave del successo. Ci sono due tipi di conoscenze: la conoscenza acquisita inconsciamente/involontariamente (ossia conoscenza che acquisiamo a nostra insaputa) e la conoscenza appresa studiando, quindi consciamente/intellettualmente/forzatamente (p.es. regole grammaticali memorizzate al fine di conoscere la grammatica di una data lingua). È il primo tipo di conoscenza che ci permette di utilizzare una lingua straniera spontaneamente ed immediatamente. Per poter utilizzare la conoscenza acquisita consciamente senza frugare nella memoria (Frugare nella memoria? Ma che brutta operazione!) bisogna trasformarla in (o avvicinarla a) quella del primo tipo. Si sa che serve a tale scopo la lettura orale e ripetuta (a più riprese per un totale di almeno 30 volte) dei testi studiati precedentemente, quindi comprensibili (due condizioni da accontentare: 1. leggere a voce alta, 2. leggere ripetutamente e a più riprese). Mai sottovalutate l'importanza di questo sforzo banale e infantile che fanno, infatti e giustamente, tutti i bambini delle elementari di tutto il mondo. A questo riguardo è consigliabile anche il cosiddetto shadowing (v. motore di ricerca).

Poi, c'è il problema del peso schiacciante della scrittura giapponese. Bisogna cercare di imparare, in particolare, un numero sempre maggiore di kanji. Non cercate mai di scansare questo sforzo che fanno tutti i giapponesi giorno e notte fin dalle elementari sino alle superiori e anche dopo! Copiare ripetutamente i testi precedentemente studiati è un atto banale e infantile ma molto fruttifero, perché bisogna imparare volta per volta la lettura e il significato di ogni kanji nel contesto.

Le lezioni saranno tenute in lingua giapponese sin dall'inizio e saranno caratterizzate da un'intensa interazione. “È richiesta quindi la partecipazione costante ed attiva, soprattutto perché ciascun partecipante è tenuto ad interpretare liberamente ogni fenomeno linguistico, spiegarlo a sé stesso con le proprie parole e a creare, infine, una grammatica giapponese per l'uso strettamente personale. Il docente non fornirà nessuna spiegazione esplicita, né regole grammaticali, ma soltanto un gran numero di esempi nei contesti concreti.”