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Chiara Tartarini

Associate Professor

Department of the Arts

Academic discipline: L-ART/04 Museology, Art and Restoration Criticism

Director of Second Cycle Degree in Visual Arts

Useful contents

INDICAZIONI PER SCRIVERE LA TESI DI LAUREA

Nelle righe seguenti fornisco alcune semplici indicazioni di base per la redazione della tesi di laurea in Psicologia dell’arte (triennale), in Arte e mediazione culturale/Arte e mediazione museale e in Psicologia dell'arte e fruizione dell'immagine (magistrale). Chi desidera laurearsi in queste discipline è tenuto a leggerle e a seguirle attentamente.

Durante l'orario di ricevimento (in presenza o da remoto) sono a disposizione per fornire chiarimenti utili alle esigenze specifiche del vostro elaborato.

 

1. NORME PRELIMINARI

Dovrete contattarmi e presentare il vostro progetto con congruo anticipo rispetto alla sessione in cui ipotizzate di laurearvi (per le scadenze, vedete: TESI DI LAUREA - INFORMAZIONI GENERALI)

Una volta accettato il progetto, vi indicherò le scadenze intermedie per le verifiche del lavoro.

Se  intendete cambiare progetto o cambiare relatore, dovrete informarmi.

Dopo 3 mesi continuativi di assenza di contatti considererò il fatto che abbiate cambiato idea e cancellerò il vostro nome dalla lista dei laureandi.

 

2. CONSEGNA DEI TESTI PER LE VERIFICHE INTERMEDIE

Dovrete inviarmi le sezioni dell'elaborato via email (file Word).

Raccomandazioni

  • ogni sezione dovrà avere una lunghezza massima di  20 pp. (per la LM) e 10 pp. (per la LT);
  • le pagine dovranno sempre contenere le note a piè di pagina;
  • non presentate capitoli in forma di “bozza”: ogni parte consegnata deve essere per voi quanto di più preciso e definito abbiate scritto fino a quel momento. Solo in questo modo potrò guidarvi nel prosieguo della stesura.
  • fate attenzione che il nome dei file contenga sempre anche il vostro nome: non scrivete “intro.doc” o “tesi cap. 1" ma “Rossi – Tesi - Introduzione” ; “Rossi – Tesi- cap. 1”;
  • è molto utile che nel nome del file inseriate anche la data in qui avete inviato il file: es. "Rossi - Tesi - cap. 1 - 25.03.2021"
  • per la consegna dei testi non è necessario che rispettiate quella che sarà la sequenza finale e definitiva dei capitoli: l'importante è che presentiate sempre ogni sezione assieme alla bibliografia (in progress) e a un indice/sommario (che via via si perfezionerà…); nell'indice deve essere evidenziato con chiarezza a quale capitolo/sottocapitolo si riferisce il testo che avete inviato;
  • scrivete l’introduzione a tesi conclusa, o quasi: per sapere esattamente cosa si introduce bisogna averlo già in forma pressoché definitiva.

 

3. FORMATO dei TESTI

I testi devono essere in Word.

Dimensione del carattere

  • Testo principale: pt. 12
  • Note a piè di pagina: pt. 10

Interlinea

  • 1,5

Margini

  • superiore: 3
  • inferiore: 3
  • sinistro: 4
  • destro: 3

Tipi di carattere (tondo, corsivo, grassetto, sottolineato)

Nel testo principale utilizzare quanto più possibile il tondo.

Il corsivo va utilizzato solo:

- per i titoli (di libri, articoli, opere) (non usate corsivo + virgolette);

- per dare enfasi a termini o locuzioni di particolare importanza;

- per termini stranieri non entrati nell’uso comune.

Il grassetto va utilizzato solo:

- per i titoli dei capitoli e dei sottocapitoli, con opportuni distinguo, ovvero:

pt. 14 per i titoli dei capitoli;

pt. 12 per i titoli dei sottocapitoli.

Non utilizzate il sottolineato.

 

4. CITAZIONI e VIRGOLETTE

Citazioni brevi (meno di 4/5 righe)

Le parole o i brevi brani citati che occupano fino a un massimo di 4/5 righe si compongono in tondo tra virgolette. Le virgolette possono essere:

  • basse (≪ ≫)
  • alte doppie (“…”).

La scelta va rispettata per l'intero testo.

[N.B. Le virgolette basse (≪ ≫) si trovano tra i “simboli”: non utilizzare i segni di minore o maggiore (<  >)]

Se nella citazione riportata sono già presenti parole o frasi virgolettate:

  • se avete scelto di utilizzare le virgolette basse (≪ ≫), inserite queste parole o frasi tra virgolette alte doppie (“ ”);
  • se avete scelto di utilizzare le virgolette alte doppie (“…”), inserite queste parole o frasi tra virgolette alte semplici (‘ ’).

Es.

Come ricorda XY, «occorre fare attenzione all’utilizzo delle virgolette, che rappresentano un “segno tipografico” che contraddistingue una parola o una frase come citazione» 

oppure 

Come ricorda XY, “occorre fare attenzione all’utilizzo delle virgolette, che rappresentano un ‘segno tipografico’ che contraddistingue una parola o una frase come citazione”.

 

Citazioni lunghe (più di 4/5 righe)

Le citazioni di brani lunghi si compongono in corpo minore (= carattere più piccolo) rispetto al testo principale e, in questo caso, si omettono le virgolette di apertura e di chiusura.

Le righe delle citazioni devono:

  • rientrare da sinistra rispetto al testo (0,5 o 1);
  • essere precedute e seguite da una riga bianca.

 

 Eventuali tagli o lacune nel testo

Se in una citazione, breve o lunga che sia, riportate un testo omettendone alcune parti, è necessario inserire le parentesi quadre con tre punti [...] nei punti di lacuna.

Es.

Come afferma XY, «occorre fare attenzione all’utilizzo delle virgolette, […] ‘segno tipografico’ che contraddistingue una parola o una frase come citazione».

 

5. NOTE A PIÈ DI PAGINA

Quando inserirle

Le note devono sempre essere inserite

  • dopo le citazioni;
  • dove è necessario e/o utile a indicare la fonte che vi ha condotto a formulare determinate affermazioni, ipotesi, ecc. In questo caso, in nota è preferibile anteporre alla fonte Cfr. (= "confronta"), oppure "si veda", ecc.;
  • se si vogliono dare altre indicazioni bibliografiche di rinforzo.

Si possono anche usare “note di contenuto” che vi permettono di ampliare concetti senza appesantire il testo principale con osservazioni che rischierebbero di portarvi troppo lontano dal tema trattato.

Dove e come inserirle

I richiami alle note (= “esponenti di nota”) vanno inseriti con l'opzione del programma di scrittura "inserisci nota a piè di pagina". Nel testo risulteranno dei numeri arabi in apice, a numerazione progressiva automatica.

N.B. Non esiste una regola unica sul posizionamento dell’esponente di nota rispetto al segno d’interpunzione. L’esponente di nota può essere posto prima o dopo: l’importante è che, una volta scelta una certa convenzione, la si rispetti per l'intero testo.

Come scriverle

La correttezza delle note è un requisito essenziale per garantire la scientificità del vostro elaborato. Esistono diverse convenzioni possibili e ugualmente corrette. Dal momento che la tesi è spesso il primo esito scritto di una vostra ricerca, vi chiedo di redigere le note per esteso secondo questa modalità/sequenza di informazioni

  • iniziale/i puntata/e del nome dell’autore/degli autori (in tondo)
  • cognome dell’autore/degli autori (in tondo)
  • titolo (in corsivo; senza virgolette!)
  • editore (in tondo)
  • luogo di pubblicazione (in tondo)
  • anno di pubblicazione (in tondo)
  • numero/i di pagina (in tondo) preceduto/i da p. (se si cita una sola pagina) o pp. (se si citano più pagine, secondo questo criterio: pp. 12-13 o 12-15, nel caso non ci sia soluzione di continuità; pp. 12, 15 nel caso ci sia soluzione di continuità).

N.B. Ogni voce va separata dalla precedente con una virgola. A fine nota inserite un punto fermo.

Es.

M. Rossi, Prime istruzioni per scrivere la tesi di laurea, Editore, Città, 2019, p. 4.

 

P.S. Dove trovare le informazioni di base su un libro (editore, luogo, data)

Queste informazioni si trovano nel colophon, solitamente una pagina a inizio volume che contiene le indicazioni obbligatorie a termini di legge: nome dell’editore, luogo di pubblicazione, anno di pubblicazione.

Per quanto riguarda il luogo,

  1. va indicato il luogo di pubblicazione (che di regola coincide con la sede dell’Editore) non il luogo di stampa (che indica la sede dello stampatore/tipografo). Fate attenzione a non confonderli.
  2. i luoghi di pubblicazione stranieri vanno in lingua originale: ovvero Routledge, London (e non Londra); Gallimard, Paris (e non Parigi).

Se manca il luogo di edizione scrivete s.l. [= senza luogo] (in tondo); se manca la data di edizione scrivete s.d. [= senza data] (in tondo).

 

Più rimandi a una stessa fonte

Se nelle note si susseguono senza soluzione di continuità più rimandi alla stessa fonte (ovvero se le note che vi si riferiscono si trovano l’una di seguito all’altra, senza interruzioni), vanno utilizzate le seguenti abbreviazioni:

  • Ibidem (in corsivo) se autore, titolo, numero/i di pagina/e rimangono invariati;
  • Ivi (in tondo) + numero/i di pagina/e se rimangono invariati autore e titolo ma cambia il/i numero/i di pagina/e.

Es.

Nota 1: M. Rossi, Prime istruzioni per scrivere la tesi di laurea, Editore, Città, 2019, p. 4.

Nota 2: Ibidem. (se citate sempre p. 4)

Nota 3: Ivi, p. xy (se citate un’altra pagina)

Se nel corso della tesi citate più volte la stessa fonte in note che non sono l’una immediatamente successiva all’altra (ovvero se l’opera viene citata nella nota 1, e poi di nuovo nella nota 5, o 7, o 99, ecc.), anziché ripetere tutti i dati dovete riportare solo:

  • iniziale/i puntata/e del nome dell’autore/degli autori (in tondo)
  • cognome dell’autore/degli autori (in tondo)
  • titolo (in corsivo)
  • cit.: in tondo;
  • numero/numeri di pagina/e.

Es.

Nota 1 M. Rossi, Istruzioni per scrivere la tesi di laurea, Editore, Città, 2019, p. 4

Nota 5 (o 7, o 99, ecc.): M. Rossi, Istruzioni per scrivere la tesi di laurea, cit., p. 4 (o p. 5, pp. 6-9, pp. 29-93, ecc.)

 

Alcune abbreviazioni

cap. = capitolo (plurale: capp.)

cfr. = confronta, vedi anche,

cit. = opera già citata in precedenza

ed. = edizione

fig. = figura (plurale: figg)

n. = numero (plurale: nn.)

p. = pagina (plurale: pp.)

s.d. = senza data di edizione

s.l. = senza luogo di edizione

s.p. = senza numero di pagina

sg. = seguente (plurale: sgg.)

tab. = tabella

tav. = tavola

tr. o trad. = traduzione (anche: tr.)

vol. = volume (plurale: voll.)

 

6. IMMAGINI e DIDASCALIE

Come indicare il riferimento a una immagine

Nel testo i riferimenti alle immagini vanno indicati in corsivo tra parentesi tonde (le parentesi restano in tondo).

es. (fig. 1);

es. (figg. 2-5) [= se si fa riferimento a più figure di seguito, senza interruzioni];

es. (figg. 2, 5) [= se si fa riferimento a più figure ma non di seguito, con interruzioni];

 

Dove posizionare le immagini

Le immagini possono essere posizionate nel testo (= infratesto), a fine capitolo o a fine tesi (comunque sempre prima della Bibliografia).

Non c’è una regola precisa. Potete scegliere liberamente, in funzione delle esigenze del vostro elaborato. Se volete, ne possiamo parlare assieme.

 

Didascalie

Le didascalie vanno inserite subito sotto l’immagine. Sono precedute dal numero di riferimento (es. Fig. 1; Figg. 2-3), che in questo caso va in tondo, e da una lineetta lunga; di seguito vanno riportate tutte le informazioni necessarie a identificare l’opera.

Le informazioni base sono:

  • nome e cognome dell’autore/degli autori per esteso (in tondo);
  • titolo (in corsivo);
  • tecnica (in tondo);
  • anno di realizzazione (in tondo);
  • luogo di conservazione (in tondo);
  • città (in tondo).

Es.

Fig. 1 – Mario Bianchi, Puff puff, collage, 2019, DAR, Bologna

N.B. A seconda del tipo di elaborato, le informazioni da inserire nelle didascalie possono variare e precisarsi maggiormente. 

 

7. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia va compilata in ordine alfabetico secondo il cognome dell’autore.

Se si riportano più opere dello stesso autore va utilizzato il criterio cronologico (dalla sua pubblicazione più vecchia a quella più recente).

Casi più comuni

Monografia:

es. N. Cognome, Titolo del libro, Editore, Città, anno di pubblicazione.

Volume collettivo con curatore:

es. N. Cognome (a c. di), Titolo del libro, Editore, Città, anno di pubblicazione.

Saggio in volume collettivo con curatore:

es. N. Cognome, Titolo del saggio, in M. Bianchi (a c. di), Titolo del libro, Editore, Città, anno di pubblicazione, pp. xx-yy.

Articolo in rivista:

es. N. Cognome, “Titolo dell’articolo”, Titolo della Rivista, vol. x/n. y, anno di pubblicazione, pp. xx-yy.

N.B. Per i contributi in volume collettaneo e per gli articoli in rivista è necessario indicare anche i numeri di pagina iniziale e finale del saggio/articolo.

Fonti web:

es.: http://www.comescriverelatesi.it [ultima consultazione: 21/06/2019]

es.M. Rossi, “Prima guardo su internet” (24/06/2018), http://www.comescriverelatesi.it

[ultima consultazione: 28/06/2019] (se si cita un articolo sul web)

Tranne in casi particolari, non vanno citate enciclopedie (no Wikipedia, a meno che non si scriva una tesi su Wikipedia…)

La docente è a disposizione durante l’orario di ricevimento per chiarire i vostri dubbi e darvi indicazioni su casi specifici.

 

8. UPLOAD DELLA TESI  

Gli upload della tesi sono due e sono entrambi necessari.

  1. UPLOAD su COMPILATIO.NET (applicativo che affianca l’attività di verifica dei docenti Unibo su qualità e originalità delle tesi di laurea);
  2. UPLOAD su Studenti Online (SOL).

Per le scadenze e le modalità di caricamento dell’elaborato si rinvia ai siti web dei corsi di studi.

Scadenze e modalità sono vincolanti e in mancanza del loro rispetto non sarà possibile laurearsi.  

 

LT - Corso di Laurea in DAMS

  • caricamento su COMPILATIO.NET: https://corsi.unibo.it/laurea/DAMS/consegna-e-valutazione-della-tesi-di-laurea-modalita-e-scadenze (vedi anche BOX a destra: “Istruzioni verifica originalità”)
  • caricamento su Studenti Online – SOL: https://corsi.unibo.it/laurea/DAMS/prova-finale

 

LM - Corso di Laurea in ARTI VISIVE

  • caricamento su COMPILATIO: https://corsi.unibo.it/magistrale/artivisive/garanzia-di-originalita-delle-tesi-di-laurea (vedi anche BOX a destra: “Istruzioni Compilatio”)
  • caricamento su Studenti Online - SOL: https://corsi.unibo.it/magistrale/artivisive/prova-finale

 

N.B. - Si ricorda che lo studente è responsabile dell’originalità del proprio elaborato.

 

9. CONSEGNA DELLA COPIA CARTACEA A RELATORE E CORRELATORE

L'upload del pdf della tesi su COMPILATIO.NET e su SOL non sostituisce la consegna di una copia cartacea al relatore e (per la laurea magistrale) al correlatore.

Le scadenze per la consegna, che comunque dovrà essere successiva agli upload su COMPILATIO e su SOL, vi verranno indicate da relatore e correlatore.

ATTENZIONE - Nel periodo dell'emergenza sanitaria COVID-19 la copia cartacea non è richiesta.

 

10. RACCOMANDAZIONI E CONSIGLI FINALI

La tesi di laurea dovrebbe riflettere la competenza che avete acquisito negli anni di studio e dar prova delle vostre capacità. Perciò è importante che sia scritta bene.

Lo stile è elemento molto soggettivo ma, essendo la tesi un testo scientifico, si consiglia di:

  • prediligere la chiarezza: esprimersi in maniera comprensibile indica che avete padronanza dei contenuti trattati;
  • curare la scelta dei vocaboli, la sintassi e la punteggiatura: questi aspetti sono essenziali per la buona riuscita della tesi;
  • evitare “salti logici”: chi legge non deve essere costretto ad andare avanti e indietro nel testo per capire di cosa state parlando;
  • far leggere il testo a un amico o a un collega (prima provate a leggerla ad alta voce!).

 

La tesi è l’esito scritto di una ricerca. La ricerca è un'attività impegnativa, laboriosa ma anche stimolante e appassionante. I vostri docenti lo sanno, e faranno di tutto per far sì che questo percorso sia per voi il più formativo possibile.

Spesso la tesi è anche il primo momento in cui siete davvero tenuti a “dire la vostra”: non abbiate timore a farlo, ma fatelo sempre con misura, appoggiandovi alle fonti, e cercando di distinguerle per autorevolezza.

Ricordate che la laurea è un traguardo, sì, ma è anche un inizio.

 

Buon lavoro a tutti!