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Claudia Sebastiana Nobili

Full Professor

Department of Cultural Heritage

Academic discipline: L-FIL-LET/10 Italian Literature

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Norme per tesi di laurea

Norme redazionali per tesi di laurea (Relatrice: Claudia Sebastiana Nobili)

Il testo va consegnato in formato word o compatibili; si raccomanda di non utilizzare mai il maiuscoletto. Ogni nuovo paragrafo va contrassegnato con il rientro e non con l’uso ripetuto del tasto spaziatura. Le note vanno numerate a partire da 1, in ordine progressivo; l’esponente di nota precede sempre il segno di interpunzione.

Note a carattere bibliografico

Indicare autore in tondo – nome e cognome –, titolo dell’opera in corsivo, poi, nuovamente in tondo, luogo editore e data di pubblicazione. In caso di articoli in rivista, indicare il nome della rivista tra virgolette basse a sergente. Si invita ad evitare la dicitura AA.VV., se non compare effettivamente nel volume, sostituendola con il nome del primo autore seguito da «et al.», o con il nome del curatore preceduto da «a cura di». Esempi:

Ferruccio Bertini et al., La semiotica e il doppio teatrale, a cura di Giulio Ferroni. Atti del Convegno di Arcavacata (13-16 settembre 1979), Napoli, Liguori, 1981.

Benedetto Croce, Luigi Pirandello, «La Critica», XXXIII (1935), pp. 20-33, ora in Id., La letteratura della nuova Italia, vol. VI, Bari, Laterza, 1940, pp. 359-77.

Corrado Donati, Il sogno e la ragione. Saggi pirandelliani, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1993.

Jean-Michel Gardair, Pirandello e il suo doppio (Paris, 1972), trad. it. Roma, Abete, 1977.

Pirandello e il linguaggio della scena, a cura di Enzo Lauretta. Atti del 39° Convegno Internazionale di Agrigento (5-8 dicembre 2002), Agrigento, Centro Nazionale di Studi Pirandelliani, 2003.

Giovanni Nencioni, Parlato-parlato, parlato-scritto, parlato-recitato, «Strumenti critici», XI (1976), 29, pp. 1-56.

Per le opere già citate in precedenza, ripetere il nome dell'autore e il titolo o parte del titolo, seguito da «cit.»:

C. Donati, Il sogno e la ragione cit., p. 68.

Si usa «Id.» per indicare lo stesso autore («Ead.» per la stessa autrice) ma un’opera diversa. Si usa «ivi» per indicare la stessa opera, citata nella nota immediatamente precedente ma non alle stesse pagine, «ibidem» per indicare la stessa opera e la stessa pagina:

1) C. Donati, Il sogno e la ragione cit., p. 80.

2) Ibidem. [si intende: a p. 80]

Oppure:

2) Ivi, p. 173.

Abbreviazioni e termini latini

Si raccomanda l’uso delle seguenti abbreviazioni: p. e pp. (e non pag. o pagg.); s. e ss. (e non seg. e segg.); cap. e capp.; cit.; cfr.; ecc.; vol. e voll.

Cit. andrà in tondo; in corsivo andranno invece et al., ibidem, passim, supra e infra.

Citazioni, virgolette e corsivi

Le citazioni brevi (3-4 righe) vanno indicate fra virgolette basse «a sergente» con eventuali virgolette interne “inglesi” (ad apice doppio). Le citazioni più lunghe vanno invece in corpo minore rispetto al testo corrente, precedute e seguite da una riga in più di spaziatura. Le parentesi quadre con i tre puntini all’interno […] si usano per segnalare eventuali omissioni di parole o brani nelle citazioni presenti nel testo.

Le virgolette ad apice doppio o “inglesi” si usano anche per sottolineare un termine, o per usarlo in senso non letterale, ad es: Il “ghibellino” Dante.

Tutti i titoli vanno in corsivo.

Tutte le parole latine, greche o straniere vanno in corsivo; si fa eccezione per i termini stranieri ormai penetrati appieno nella lingua italiana come: sport, film, bar, ecc, che sono indeclinabili. Se però le parole straniere sono fra virgolette «a sergente», in quanto citazioni in lingua originale, vanno in normale carattere tondo.

Published on: July 24 2021