Corso di Alta Formazione PROFESSIONE DOCENTE E CARCERE - Volantino
Corso di Alta Formazione Universitario
Professione docente e carcere: insegnare, apprendere, educare.
Anno Accademico 2010/2011
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Presentazione introduttiva
Il Progetto di Alta Formazione “Professione docente e carcere: insegnare, apprendere, educare” si muove da una significativa esperienza di scuola che, all’ interno dell’ Istituto penale per i minorenni di Bologna, costituisce anche una storia da raccontare e un’esperienza che ha significati da trasmettere, da consegnare, per permettere un cammino più consapevole e, forse, più lieve e più ricco per tutti.
E’ una storia comunitaria e condivisa che vede molti intrecci fra persone - insegnanti, educatori, ragazzi detenuti,volontari, studenti di varie scuole della città, agenti di polizia penitenziaria, operatori di altri corsi, della Sala Borsa, della Fiera del Libro ecc. - e poi fra Enti pubblici e/o del non profit, che hanno saputo fare degli incontri avvenuti un tesoro di iniziative, scambi, opportunità per ciascuno. E’ anche una storia che coinvolge molte culture, essendo gli ospiti dell’istituto in buona parte provenienti da orizzonti diversi.
La Direzione dell’Istituto Penale Minori di Bologna e il Centro per la Giustizia Minorile, che intendono confermare e potenziare questo patrimonio di conoscenze e di competenze, hanno trovato sinergie di motivazioni e di finalità nell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna e nella Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna: da ciò nasce la necessità di una valorizzazione dei docenti che insegnano in questa struttura - e in altre affini - inserendo questo obiettivo in un progetto formativo più ampio, nel quale sono compresi i giovani ospiti – ma anche gli adulti detenuti in altre strutture - e tutti coloro che, in qualche modo, li incontrano e che, di volta in volta, si relazioneranno e cresceranno insieme a loro, coinvolgendo Enti/realtà del territorio.
Obiettivi formativi
• Conoscere e capire le questioni e le problematiche del carcere e degli universi di reclusione;
• conoscere e capire le problematiche della marginalità e della devianza;
• acquisire conoscenze sulle competenze relazionali e disciplinari;
• trasformare i conflitti distruttivi in costruttivi;
• trasformare l’incontro multiculturale in proposta per costruire paci;
• orientare nel proprio progetto di vita, indicando gli sviluppi formativi necessari;
• formarsi sulle metodologie relative all’insegnamento/apprendimento;
aggiornarsi relativamente alle tecnologie educative e didattiche appropriate nel contesto scolastico del carcere;
• conoscere le possibilità legislative di intervento sociale e scolastico nei confronti delle persone detenute.
Contenuti
? Il contesto di detenzione: il carcere – adulti e minori, casa circondariale e penale, maschile - femminile, e vari reparti.
? Il carcere e i contesti di reclusione come contesti che potrebbero superare l’idea della pena/castigo/deterrente e diventare contesti educativi veri e propri; avere e far funzionare una scuola all’interno di un carcere, caratterizzando l’esistente e la trasformazione di queste istituzioni. In tal senso, un ruolo imprescindibile viene giocato dall’insegnante che, come adulto significativo, e dell’educatore che testimonia la responsabilità dell’incontro con l’altro.
? I detenuti/persone con storia/memoria/identità che esprimono bisogni e che richiedono strumenti per leggere la propria realtà e, forse, per riconsiderare e ri-collocare la propria storia ed il proprio progetto di vita.
? L’esistenza della scuola, possibilità formativa/educativa per riconsiderare la collocazione all’interno del contesto di reclusione e sul territorio; la scuola che aiuta la persona a crescere responsabilmente e ad attivarsi nella ricerca di percorsi di inclusione sociale.
? La formazione degli insegnanti per aggiornare (informare/formare/rivisitare) le competenze agli educatori.
? I modelli formativi (da proporre) sono quelli dell’insegnamento/apprendimento attraverso i processi di elaborazione personale della conoscenza e dei contesti o situazioni con i quali i reclusi si trovano a interagire.
? Le tecnologie educative e didattiche sperimentate e agite in altri contesti formativi, scolastici e sociali compresi quelli degli interventi della pedagogia speciale e della marginalità.
? La rilevanza didattica: la costruzione di situazioni che possono provocare il coinvolgimento forte dell’allievo e che potrebbero risultare pedagogicamente significative se sollecitate da docenti che caratterizzano la loro professionalità con competenze relazionali e disciplinari elevate.
? La formazione relativa alle competenze trasversali degli insegnanti; conduzioni di gruppi, gestione di conflitti, mediazioni socio linguistiche, comunicazione, disagio da reclusione (psicologico) ecc.
? Le conoscenze legislative e di diritto, riguardanti la reclusione, che permettono il funzionamento della scuola all’interno del carcere, ma anche l’individuazione dei propri diritti/doveri, da rendere esigibili e da esercitare, con gli altri, in tutti i contesti di vita
Modalità di erogazione della didattica
Il Corso di Alta Formazione prevede 500 ore di attività, con rilascio di 20 crediti formativi universitari, articolate in:
? 120 ore di didattica frontale
? 100 ore di didattica alternativa, di cui 60 ore di tirocinio; 20 ore di Project Work e 20 per conferenze/seminari, laboratori, esercitazioni, simulazioni.
? 280 ore di Studio individuale
Altre informazioni
Scadenza Bando 11 Marzo 2011
Data Inizio 9 Aprile 2011
Le lezioni frontali si svolgeranno venerdì pomeriggio ed il sabato tutto il giorno con un impegno di circa due week end al mese dal 9 aprile al 11 giugno e dal 01 ottobre al 03 dicembre. Da dicembre 2011 a febbraio 2012 si svolgeranno le attività di tirocinio pratico e project work.
Destinatari Il corso si rivolge a:
- insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado con almeno 180 giorni di servizio nell’ultimo triennio;
- educatori presso le strutture carcerarie.
Requisiti di accesso Laurea triennale, specialistica o vecchio ordinamento.
I diplomati possono accedere in qualità di uditori
Costo
400,00 Euro
Ambiti
di
insegnamento
e
principali docenze Pedagogia- R.Caldin, A.Canevaro; Pedagogia speciale- A.Errani; Pedagogia interculturale- I.Bolognesi; Pedagogia della marginalita’ e della devianza- D.Argiropoulos; Mediazione penale- L.Eusebi; Tecnologie della formazione- L.Guerra; Psicologia dinamica dello sviluppo socio affettivo e Psicologia sociale- G.Speltini; Sociologia della devianza- G.Pisapia; Criminologia e Legislazione minorile- G.F.Scarselli.
Direttore: Prof.ssa Roberta Caldin
Contatti
Nadia
Borelli Tel 051 2091409
mobile 339 8401902
nadia.borelli2@unibo.it
Pierpaolo Carlino Tel 051 2091979
mobile 333 8051194
pierpaolo.carlino2@unibo.it
Sito per l’iscrizione
e collaborazioni http://www.unibo.it/Portale/Offerta+formativa/
L’iniziativa è realizzata col contributo della Fondazione del Monte ed in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna