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Milena Bernardi

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Scienze Dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin"

Settore scientifico disciplinare: M-PED/02 STORIA DELLA PEDAGOGIA

Contenuti utili

Insegnamenti: letteratura per l'infanzia, 5 cfu; teoria e storia dell'editoria per ragazzi 8 cfu

Parole chiave, lezione 2 (30-09-14: infanzia, immagine d'infanzia, rappresentazione di infanzia, in correlazione alla letteratura per l'infanzia ed ai suoi prolungamenti nell'immaginario.
Parole chiave, lezioni 3 e 4 ( 6-10-14): letteratura, letteratura per l'infanzia come letteratura dedicata, storie, trame;Letteratura che diviene per l'infanzia senza che gli autori lo avessero intenzionalmente voluto; letteratura, invece, intenzionalmente dedicata ma non didascalica, non di insegnamento; autrici, autori; metafora, altrove, immaginario. L'approccio della complessità, del problematicismo. L'enigma: la letteratura per l'infanzia è scritta dagli adulti.
La metafora letteraria. L'esempio dei supereroi. Il tempo. Il cronotopo narrativo. Come si coniugano il tempo e lo spazio nella narrazione. Tempo e mortalità. Il desiderio del finale. Quando una storia è raccontabile. Quiete, inquietudine dell'intreccio, trama, finale e ritorno alla quiete. Finali e caducità. Le storia raccontano la problematicità della vita.
Identificazioni, principio di speranza, fiaba.
La fiaba, l'oralità. I narratori orali. Le versioni: esistono diverse e numerose versioni di una stessa fiaba.
Passaggio dall'oralità alla scrittura. I raccoglitori-adattatori di fiabe, ovvero studiosi-scrittori che hanno trascritto le versioni orali delle fiabe popolari. La fiaba letteraria.
Le parole che assumono significati diversi e specifici a seconda del linguaggio scientifico e del contesto di studi in cui vengono utilizzate: interpretazione= ad esempio, Mattotti ha data una sua interpretazione di Pinocchio illustrandolo nell'edizione Donzelli; Innocenti ha dato una sua interpretazione di Pinocchio illustrandolo per La Margherita. In questo caso "interpretazione" sta per visione perosnale, lettura personale, originale e autonoma. La parola interpretazione si usa anche con il significato di comprensione profonda, appunto interpretante, di indagine di scavo di un concetto, una storia, un personaggio, un contesto ecc...
Il testo della fiaba di origine orale-popolare: brevità, concisione, scarsità di descrizioni e ritratti, essenzialità, rapidità del racconto, nomi comuni che diventano propri, ripetitività, rime, lingua specifica della lingua-cultura di cui la fiaba è espressione; la metafora e le versioni; esempio La finta nonna, Fiabe italiane, Italo Calvino.
La ninna nanna e il rapporto con l'oralità, con la fiaba, con la storia dell'infanzia e delle donne.
I temi difficili e la letteratura per l'infanzia: la paura, l'angoscia, l'orfanezza, l'abbandono, la salitudine...
L'orso: l'animalità, la selvatichezza, i riti iniziatici; le fiabe; poi l'addomesticamento dell'orso...
Il lupo, ...
I temi difficili, i tabu, e la letteratura per l'infanzia che li narra; la cornice narrante, l'osservazione e l'autosservazione, la autobiografia narrativa, la relazione educativa nel momento narrante, alleanza e disalleanza; la consapevolezza della qualità delle produzioni editoriali per bambini, esempio: Urlo di Mamma e le conflittualità verso cui la cornice narrante può svolgere una funzione di contenimento, accogliendole e non negandole.
I temi profondi che stanno alla radice delle festività d'inverno e di primavera, l'apporto della ricerca antropologica, storica ecc...

La fiaba letteraria: Andersen come paradigma della mescolanza tra eredità di fiaba popolare e novella letteraria; il tema antico di Sirenetta: Melusina, Ondina, Sirenetta. Il mito della donna serpente. Come si è modificata l'icona della fanciulla fata, dalla leggenda alla figura romantica di Ondina, fino alla disperazione di sirenetta.
Il tema del dolore, del finale infelice, del pathos, del patetico, della compassione, fino all'empatia.
De Amicis, Dickens.