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Michele Caputo

Professore associato

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: M-PED/01 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

Curriculum vitae

Curriculum scientifico didattico del prof. Michele Caputo

Michele Caputo (Augusta, SR, 1961), laureato in Filosofia all'Università di Catania (1986), ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Pedagogia (VI ciclo) presso l'Università Cattolica di Milano (1994) con una tesi di dottorato (relatore Elio Damiano) sull'integrazione scolastica dei magrebini in Francia, trascorrendo complessivamente 6 mesi di studio presso il CIEMI di Parigi (direttore Antonio Perotti).

Docente di materie umanistiche (A057, A050, A037), dal 1987 al 2005 (in ruolo dal 1992) nella scuola secondaria, nel marzo 2005 è entrato di ruolo come Ricercatore, nel settore disciplinare M/Ped 01 – Pedagogia generale e sociale, presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell'Università di Bologna, confermato nel 2008. In seguito alla riforma Gelmini, nel 2012, si è trasferito presso il Dipartimento delle Arti, visive, performative e mediali, Scuola di Lettere e Beni Culturali, dell’Ateneo di Bologna. Da settembre 2021 è in servizio presso il DAR in qualità di Professore Associato nel settore concorsuale 11/D1, Pedagogia e Storia della pedagogia, ruolo per il quale aveva conseguito l'abilitazione a professore di seconda fascia, in due distinte tornate dell’ASN.

Dall'a.a. 2005/2006 ha insegnato discipline del SSD Pedagogia generale e sociale presso diversi corsi di laurea della Facoltà di Scienze della Formazione (Pedagogia della Famiglia, Epistemologia delle scienze dell’educazione, Pedagogia sociale) e ha tenuto l’insegnamento di Didattica generale, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (a.a. 2009/10 e 2010/11). Attualmente insegna Pedagogia generale, Teoria e pratica della formazione e Pedagogia dell’espressione artistica in alcuni corsi di laurea della Scuola di Lettere e Beni culturali.

Nel campo della formazione universitaria degli insegnanti secondari ha assunto diverse docenze, sia nella Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento secondario (SSIS), sede di Bologna, dal 2005 al 2008, (Laboratorio di Didattica delle Scienze dell'Educazione); sia nei corsi TFA/PAS promossi dall’Università di Bologna (dal 2011 al 2015) e dall’Università di Bergamo (a.a. 2011/2012). Ha insegnato anche al Master FAMI dell’Università di Torino (2017/18).

Componente del Collegio di Dottorato di Ricerca in Pedagogia, Università di Bologna (a.a. 2015/16-2016/17), ha svolto seminari di metodologia della ricerca pedagogica nei corsi per dottorandi di ricerca dell’Università di Bologna (a.a. 2015/16), di Torino (2017/18), e di Bari (2017/18); ha svolto la funzione di supervisore/tutor del Dr. Gholamali Seifi, Ph.D. Student in Curriculum Studies alla Ferdowsi University of Marshhad, Iran, visiting scholar presso il Dipartimento delle Arti dal 18/9/2018 al 20/3/2019.

Tutor assegno di ricerca “Progetto ricerca-azione Spallanzani” (dal 1 settembre 2018 al 31 agosto 2021).

Coordinatore gruppo di ricerca interdisciplinare “Arti, Scuola e Società” del Dipartimento delle Arti, Università di Bologna (dal 2019)

Componente gruppo di ricerca Siped “Religiosità e formazione religiosa” (dal 2014).

Membro della SIRD (Società Italiana di Ricerca Didattica), del CIRPED (Centro Italiano Ricerca Pedagogica) e della SIPED (Società Italiana di Pedagogia), di cui è stato componente del Consiglio Direttivo dal 2010 al 2013.

Direttore Comitato Scientifico “Youth&Experience Contest”, progetto Alternanza Scuola-Lavoro, Regione Emilia-Romagna (a.s. 2018/2019; 2019/2020).

Responsabilità istituzionali

Responsabile (dall’a.a. 2016/2017) Erasmus Plus - Key Action 1: a) Universidad de Cantabria, Santander, Spagna; b) Pädagogische Hochschule Freiburg, Germania.

Componente della Commissione Internazionalizzazione del Dipartimento delle Arti (dal 2012 al 2018).

Componente della Commissione gestione e innovazione della didattica (dal 2018).

Referente per studenti con disabilità e con DSA (dal 2018).

Comitati scientifici riviste e case editrici

  • Componente Comitato Scientifico Collana “L'esperienza religiosa. Incontri multidisciplinari”, casa editrice FrancoAngeli (dal 2018);
  • Collana "Processi formativi e scienze dell'educazione-educare nel margine", casa editrice Guerini (dal 2019);
  • Collana “Educazione, Società e Pedagogia militante”, casa editrice Progedit (dal 2019).

Redattore rivista “Pedagogia oggi” (2010-2013). Redattore rivista “Filosofia e Teologia” (dal 2018).

Referee di diverse riviste pedagogiche: Civitas educationis. Education, Politics, and Culture; CQIA - Rivista Formazione, Lavoro, Persona; Educazione interculturale; Idee in Form@zione; Nuova Secondaria; Pedagogia e vita; Pedagogia oggi.

Itinerari di ricerca percorsi

Partendo da una iniziale formazione di tipo pedagogico-teoretico, maturata nella scuola di Gino Corallo a Catania, sulla cui prospettiva è ritornato in diversi momenti (Il “sapere pedagogico” in Gino Corallo: fondamenti epistemologici e problemi teoretici, 2005; Gino Corallo e "Orientamenti Pedagogici, 2012; Il tema della libertà nella filosofia dell’educazione: un confronto tra G.M. Bertin e G. Corallo, 2014 ) prospettiva che determina la sensibilità filosofico-scientifica sottostante i diversi itinerari di ricerca pedagogica finora percorsi, Michele Caputo si è progressivamente occupato di temi e problemi pedagogici contemporanei connessi alla dimensione sociale e antropologica dei processi educativi scolastici e familiari (dalla società multiculturale alla interculturalità, alla convivenza civile, alla formazione degli insegnanti, all’educazione familiare, alla religiosità, alla creatività artistica).

Ha comunque mantenuto un vivo interesse per la riflessione pedagogica (epistemologia pedagogica; teoria dell'insegnamento), coltivato attraverso osservazioni e studi esplorativi di carattere empirico, così come ricognizioni e analisi critiche della letteratura scientifica (con particolare attenzione, sul piano internazionale, ai contributi francofoni), senza trascurare la dimensione teoretica della pedagogia generale (La pedagogia e il paradigma delle scienze dell'educazione: questioni storico-epistemologiche, 2007; Ricerca scientifica e responsabilità sociale: riflessioni deontologiche ed epistemologiche sulla professione intellettuale, 2008: G. Pinelli, M. T. Moscato, M. Caputo, Gli insegnamenti dell’area pedagogica tra professionalizzazione e riflessione epistemologica, 2011).

Società multiculturale e processi educativi

Il periodo di studio legato al Dottorato di Ricerca (1991-1994) ha consentito di raccogliere una documentazione di prima mano del travaglio pedagogico legato ai processi migratori e alla gestazione della prospettiva interculturale in Francia, in un’ottica comparativa (La pedagogia interculturale in Francia: paradigmi interpretativi e modelli di ricerca, 1996; Immigrati nella scuola: problemi pedagogici e linee di intervento, 1996; e soprattutto il volume Scuola laica e identità minoritarie. La via francese all'interculturalità, 1998).

Nel triennio 1995/1997, all'interno di un'équipe di ricerca interuniversitaria, sui materiali didattici interculturali in Europa, diretta dal Prof. Elio Damiano, ha prodotto, visitando diverse scuole della Académie di Grenoble, uno studio sui curricoli interculturali utilizzati nell'area francofona europea (Pedagogia nazionale e universalismo laico: le pratiche interculturali nella scuola francese, 1999) e una ricostruzione della riflessione interculturale in Italia (Un approccio anticipato: la pedagogia italiana e la riflessione interculturale, 1999). Ha redatto alcune voci (Immigrati, Pedagogia per gli; Interculturale, Pedagogia; Tolleranza; 2003) dell’Enciclopedia pedagogica dell’Editrice La Scuola, diretta da Mauro Lang. Più di recente sono apparsi alcuni studi di carattere storico-epistemologico (L'approccio interculturale nelle scienze umane, 2007; Interculturalità, 2012; Famiglie e minori migranti: per un paradigma pedagogico, 2020).

Pedagogia della scuola e formazione insegnanti

Un secondo campo di ricerca sviluppato riguarda la funzione degli insegnanti e la loro formazione, tema che assume un valore anche strategico e insieme implica un ripensamento circa la natura complessa della ricerca pedagogico-didattica, e la fondazione critica di una rinnovata teoria della scuola (L'innovazione scolastica e l'apprendistato del supplente, 1992; La ricerca nella scuola dell'autonomia, 2002; L’identità professionale degli insegnanti. Alcuni studi recenti, 2005). Il tema della formazione insegnanti è stato oggetto di ricerche esplorative circa le competenze specifiche legate alla professione docente (M. Caputo, R. Gatti, M.T. Moscato, Qualità della comunicazione ed efficacia didattica del docente: problemi metodologici in uno studio esplorativo, 2006), alla loro formazione universitaria (Formare competenze nella SSIS: il lavoro di gruppo con il metodo di caso, 2010) anche alla luce delle norme sulle formazione dei docenti nel segmento TFA-PAS (M.T. Moscato, M. Caputo, Il modello TFA&PAS e la professionalizzazione dell’insegnante: un primo bilancio, 2014) e aspetti della pratica didattica, sia nelle scuole secondarie (M. T. Moscato, R. Gatti, M. Caputo, Pratiche di educazione stradale nella scuola. Esiti e problemi metodologici di una ricerca sul campo in provincia di Bologna, 2009), sia in ambito universitario (M. Caputo, M. T. Moscato, G. Pinelli, Problemi di valutazione della qualità di un corso universitario. Uno studio esplorativo, 2012).

Nel 2008-2009 è stata sviluppata, all'interno di un PRIN 2007, una ricerca relativa al tema della convivenza civile attraverso uno studio esplorativo sulle specifiche esperienze didattiche nelle scuole secondarie superiori di tre aree regionali, per mezzo di questionari e focus group rivolti agli studenti (Moscato. Gatti, Caputo, Pinelli, Esperienze didattiche e rappresentazioni della cittadinanza nella secondaria superiore, 2011). Un testo di sintesi della medesima ricerca PRIN 2007 è stato pubblicato (n. 1/2012) sulla rivista scientifica spagnola “Campo Abierto”, dell’Università di Extremadura (ES). Sul tema della cittadinanza, è stato elaborato uno specifico contributo teorico (La paideia incompiuta: formare l’uomo e il cittadino nella scuola della Repubblica, 2011). All’interno di questo campo di interesse possono essere ricondotti anche due contributi più recenti, sulla educazione alla legalità (Educare alla “giustizia”: fondamenti pedagogici dell’educazione alla legalità, 2015) e un primo studio sulla pedagogia della scuola implicita in prodotti narrativi (romanzi, film, ecc.) e le connesse figure archetipiche Maestro/Discepolo (La "pedagogia" della scuola nella saga di Harry Potter, 2016).

Nell’a.a. 2018/2019 ha superato la selezione, in sede di Dipartimento, per il co-finanziamento del progetto di ricerca-azione Istituto Spallanzani, assegnista di ricerca dott.ssa Pinelli Giorgia, per l’identificazione del metodo didattico proprio della scuola oggetto di indagine etno-metodologica. Nell’a.a. 2020-2021 è in atto la terza fase della ricerca-azione, tesa ad indagare le relazioni tra “progetti educativi, creatività didattica e personalizzazione” nella scuola pubblica (statale e paritaria), allargando il campo della ricerca ad altri 9 istituti scolastici dell’area emiliano-romagnola. Tra i materiali di ricerca emersi in questi anni abbiamo dedicato una ricerca esplorativa al tema della valutazione (Rappresentazioni della valutazione scolastica in un micro-universo di docenti medi: uno studio esplorativo, 2020) e un intervento in sede del convegno dell’ASDUNI del 24-25 giugno 2020 (https://www.youtube.com/watch?v=acIH0u57UMs), relativo ad un progetto di tirocinio sulla DAD per studenti di un corso di Teoria e pratica della formazione (riconosciuto ai fini del conseguimento dei 24 cfu dall’Ateneo di Bologna) e alla sua valutazione didattico/formativa (M. Caputo, G. Pinelli, Formare docenti al tempo della DAD tra didattica, ricerca e terza missione: l’esperienza del corso di Teoria e pratica della formazione a Bologna, in corso di stampa).

La linea di ricerca sull’educazione e la formazione dell’identità religiosa

L’interesse per il tema religioso connesso ai processi educativi ha attraversato, direttamente o indirettamente, tutto il lavoro scientifico di M. Caputo, a partire dalla sua tesi di laurea (Il modello iniziatico in prospettiva pedagogica, 1987), caratterizzato dall’apertura alla interdisciplinarità e a fecondi interscambi con altri saperi. I temi indicati nel modello iniziatico e nella dimensione interculturale, in quanto campi di frontiera, hanno richiesto una costante attenzione ai contributi non appena dell’area pedagogica, ma dell’intero arco delle diverse scienze umane interessate alla dimensione religiosa, offrendo l’occasione di rivisitare criticamente argomenti specificamente pedagogici, come l’insegnamento della religione a scuola, e mettendo a fuoco il rapporto tra educazione e senso religioso nella odierna società multiculturale (L’educazione religiosa nella scuola materna, 1990; Integrazione europea e pluralismo religioso: il senso di un nuovo umanesimo pedagogico, 1999; Scuola e territorio: il caso dell’insegnamento dell’IRC, 2002; Educazione e senso religioso: il modello iniziatico, 2008; Iniziazione, 2011). Tutti questi temi intersecano costantemente il tema dell’identità religiosa nelle nuove generazioni.

Nel 2009, all’interno del Dipartimento di Scienze dell’educazione “G. M. Bertin” dell’Università di Bologna, M. Caputo è tra i componenti fondatori del Centro Studi RES (Centro Studi Religione, Educazione e Società), coordinato dalla prof.ssa Maria Teresa Moscato. Il percorso compiuto dal centro RES negli anni 2010-2012 è in gran parte documentato nei volumi M. T. Moscato, R. Gatti, M. Caputo, (a cura di), Crescere tra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in prospettiva multidisciplinare, Roma, Armando, 2012 e in F. Arici, R. Gabbiadini, M.T. Moscato, La risorsa religione e i suoi dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, Milano, F. Angeli, 2014, entrambi frutto di un seminario interno (27 gennaio 2010) e due convegni nazionali (Bologna 28-29 gennaio 2011; Bologna 26-28 aprile 2012). L’esperienza del Centro RES ha così consentito di allacciare rapporti di carattere specificamente scientifico, con studiosi italiani e stranieri di diverse aree disciplinari, promuovendo con la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna e con alcuni Istituti Superiori di Scienze religiose (ISSR di Forlì e di Rimini) attività seminariali locali e i citati convegni nazionali, favorendo una maggiore maturazione nell’individuazione del nostro oggetto di ricerca scientifica.

Il lavoro didattico nell’area della pedagogia sociale e interculturale aveva già fatto emergere l’importanza del tema dell’identità religiosa nella formazione culturale e pedagogica di educatori e insegnanti, specie dopo i dinamismi innescati dagli eventi dell’11 settembre 2001: da una parte il tema della famiglia e della sua incidenza nel processo educativo, proposto con uno studio storico-teoretico (M. Caputo, M.T. Moscato, Le radici familiari del processo educativo, 2006), aveva sollecitato anche richieste di tesi orientate a individuare l’effettiva incidenza del clima familiare nell’orientamento del dinamismo identitario religioso; dall’altra attività laboratoriali con gli studenti di Scienze dell’educazione, assieme a richieste di intervento pedagogico da parte di insegnanti in servizio nelle scuole, avevano fatto emergere la necessità di maturare competenze specifiche per affrontare e gestire possibili o effettive situazioni di conflitto culturale e/o religioso, determinate dalle nuove configurazioni sociali dell’odierno pluralismo religioso e culturale. Il materiale empirico così ricavato ha permesso, in termini sempre più sistematici, di condurre una lettura pedagogica della formazione dell’identità religiosa, principalmente attraverso l’analisi di scritture di studenti universitari (M. Caputo, L’esperienza religiosa nella narrazione di sé. Scritture di studenti universitari, 2012). Nell’analisi delle scritture giovanili emergono anche aspetti particolari e significativi, quali i dinamismi dell’identità religiosa in condizioni di migrazione (M. Caputo. G. Pinelli, La religiosità come "risorsa transculturale": narrazioni di giovani migranti, 2014), oppure gli aspetti “critici” della fase adolescenziale nella formazione dell’identità religiosa (M. Caputo. G. Pinelli, La “crisi” dell’identità religiosa nell’età dell’adolescenza, 2014).

Successivamente, in relazione alle trasformazioni strutturali conseguenti alla riforma Gelmini e alla disattivazione del Centro Studi RES, Caputo ha costituito una nuova équipe inter-ateneo di pedagogisti (Moscato, Caputo, Gabbiadini, Pinelli, Porcarelli) che, sempre in collaborazione con la Facoltà Teologica Emilia-Romagna e il coordinamento della Prof. Moscato, ha avviato una nuova fase (2013/15) del programma di ricerca sulla religiosità. La ricerca esplorativa ha comportato la progettazione, taratura, somministrazione ed elaborazione dati per 2.675 questionari in tutta Italia (si tratta di un questionario di trentuno item a risposta multipla, e molte risposte aperte). Il questionario è stato sottoposto sempre a gruppi qualificati, nel contesto di attività di formazione (catechisti e gruppi parrocchiali, insegnanti di religione, docenti di scuola cattolica, soggetti appartenenti a congregazioni e movimenti ecclesiali). Dopo la prima elaborazione dei dati ottenuti, il primo report analitico è stato presentato e sottoposto a referaggio multidisciplinare con un seminario nazionale (Bologna, 24/25 settembre 2015). Il Seminario Nazionale del 24 e 25 settembre 2015 ha realizzato un momento di incontro concreto, sia sotto l’aspetto del confronto scientifico (date le presenze di P. Donati, R. Cipriani, G. Filoramo, L. Cantoni, A. Bellingreri, Egle Becchi, M. Corsi, M. Fiorucci), sia sotto l’aspetto dell’incontro fra le istituzioni invitate. Il volume (M.T. Moscato, M. Caputo, R. Gabbiadini, G. Pinelli, A. Porcarelli, L’esperienza religiosa. Linguaggi, educazione, vissuti, Milano, Franco Angeli, 2017), contenente i risultati complessivi della ricerca, ha richiesto alcune revisioni e rielaborazioni dei dati quantitativi ottenuti, e la loro rilettura in termini qualitativi, proprio perché ci si è valsi delle critiche e delle osservazioni rivolte a diverso titolo al primo report di ricerca. Sono state pubblicate anche alcune specifiche riflessioni pedagogiche su temi già affrontati, ma ulteriormente chiariti dai dati emersi nella ricerca menzionata (M. Caputo, L’educazione religiosa e la formazione della religiosità, 2016; M. Caputo, M.T. Moscato, Esperienza religiosa e trasformazioni adulte, 2016).

Nel 2014 Caputo è tra i fondatori di un Gruppo di lavoro interno alla Società Italiana di Pedagogia (SIPED), sul tema Religiosità e formazione religiosa, concretizzando così, all’interno della SIPED, uno specifico impegno in questa direzione emerso durante gli anni di lavoro nel Consiglio direttivo (coordinatore del laboratorio “I giovani e la religiosità”, all’interno al Convegno nazionale SIPED “Progetto generazioni: I giovani, il mondo e l’educazione”, Milano, Università Bicocca, 2010).

Come componente del gruppo di lavoro SIPED sulla religiosità, Caputo ha partecipato attivamente ai tre seminari nazionali (Bologna, settembre 2014; Piacenza, marzo, 2015; Verona, maggio 2016), intervenendo come relatore a Bologna (M. Caputo. G. Pinelli, La “crisi” dell’identità religiosa nell’età dell’adolescenza, 2014) e a Verona (La ricerca pedagogica sull'educazione religiosa: alcuni dati empirici, 2017).

Il lavoro di ricerca e di confronto interdisciplinare sulla religiosità è proseguito con la pubblicazione di due volumi esito di un nuovo Seminario nazionale multidisciplinare, Religiosità e scienze umane: oltre i paradigmi del “sospetto”? (Bologna, 23 e il 24 marzo 2017), sui paradigmi impliciti delle scienze umane nell’analisi della religiosità, e con uno sguardo sulla dimensione religiosa delle arti coreutiche, cinematografiche, musicali e teatrali. Sono state così realizzate due curatele, la prima dedicata ai religious studies, e agli spazi del sapere pedagogico al loro interno, con diversi contributi, numerosi dei quali di carattere pedagogico (M. Caputo (a cura di), Oltre i “paradigmi del sospetto”? Religiosità e scienze umane, 2018); la seconda curatela ha raccolto interventi accumunati dall’interesse verso la dimensione religiosa, una dimensione condivisa dalle diverse arti, in particolare dalla loro sensibilità educativa e, quindi, dalla attenzione pedagogica sia alla dimensione estetica sia alla religiosità (M. Caputo, G. Pinelli (a cura di), Arte, religiosità, educazione. Sentieri e percorsi, 2018). Caputo ha contribuito alla prima curatela con un saggio dedicato ad una lettura ermeneutico-pedagogica delle diverse configurazioni storico-politiche e teoretico-scientifiche del tema della religiosità e delle religioni storiche (M. Caputo, Rappresentazioni della religione e scienze umane: una ermeneutica pedagogica, 2018). Introduce la seconda curatela un saggio dedicato alla intersezione tra arte, religione ed educazione (M. Caputo, G. Pinelli, Il processo educativo tra religiosità ed espressione artistica: intersezioni sovrapposte e crocevia dimenticati?, 2018) che ha rappresentato lo spunto di una nuova linea di ricerca anche in rapporto a nuovi impegni didattici e nuove collaborazioni dentro il Dipartimento delle Arti (ad esempio la partecipazione come componente del Comitato scientifico del Seminario “Musica e religiosità” presso il Dipartimento delle Arti, Bologna, 12 giugno 2015, o la direzione scientifica del ciclo di seminari Arti, Religiosità, Educazione, dei quali si è potuto svolgere solo il primo Seminario Internazionale, dedicato a “Musica e religiosità nella Serbia postcomunista”, 14 ottobre 2019). Ulteriori contributi sono stati prodotti all’interno di ricerche empiriche (M. Caputo, G. Pinelli, T. Rompianesi, Identità e conflitti religiosi: piste di formazione interculturale per gli educatori, 2018) o su piani meta-riflessivi (M. Caputo. G. Pinelli, La religiosità tra “scontro delle Civiltà” e “viaggio dei Magi”, 2018; M. Caputo, L’esperienza religiosa e la sua formazione: Categorie teoriche e problemi metodologici di una ricerca esplorativa, 2018; M. Caputo, La valenza formativa della religiosità nell’orizzonte cristiano, 2019).

La pedagogia dell’espressione artistica e le pedagogie delle Arti

L’interesse per l’ambito artistico è maturato non solo in relazione alle collaborazioni scientifiche ma è intervenuto anche in relazione all’insegnamento di Pedagogia dell’espressione artistica, attivato nell’a.a. 2015/2016 e tenuto per un triennio da Maria Teresa Moscato. Proprio in occasione del suo congedo accademico, il 21 e 22 marzo 2018 a Bologna presso il Dipartimento delle Arti, si è svolto il seminario nazionale “Educare l’espressione artistica. Fondamenti epistemologici e prospettive di sviluppo di un insegnamento accademico”, con la direzione scientifica di Michele Caputo, occasione di incontro tra diverse forme espressive artistiche, dal teatro al cinema, alla musica, alla danza, alle arti visive e il confronto di alcune prospettive pedagogiche attente alla valenza educativa dell’arte. Si è reso manifesto un “cantiere aperto”, ricco di azioni educative e formative che necessitano di una particolare attenzione da parte della pedagogia generale e di studiosi e ricercatori disponibili ad un percorso condiviso. Sono stati raccolti in un volume (M. Caputo, a cura di, Espressione artistica e contesti formativi, 2019) i contributi più caratterizzati sul piano dell’esperienza e/o delle proposte e dei progetti formativi in cui era messa alla prova la dimensione pedagogica delle arti o la loro valenza educativa/formativa, come rilevato dal contributo introduttivo (M. Caputo, Pedagogia dell’espressione artistica e contesti formativi: percorsi e ipotesi di lavoro, 2019). La nuova area di ricerca, nel solco tracciato da Maria Teresa Moscato, è incentrata sulla pedagogia dell’educazione artistica come espressione di sé, la categoria pedagogica centrale di una curatela “gemella” (M. Caputo, G. Pinelli (a cura di), Pedagogia dell’espressione artistica, 2019) in cui il tema dell’espressione del sé attraversa la quasi totalità dei contributi di studiosi di discipline artistiche e di pedagogisti. Dentro il tema dell’espressione artistica e della sua educazione Caputo mette a fuoco la relazione tra creatività e educazione artistica (M. Caputo, Arte, espressione di sé, creatività, 2019). Il volume contiene anche il contributo epistemologico di Maria Teresa Moscato alla definizione della Pedagogia dell’espressione artistica, assieme alla sua biografia accademica e alla sua bibliografia.

Il lavoro di ricerca fin qui percorso ha fatto maturare lo scorso anno accademico 2019/2020, all’interno del DAR (Dipartimento delle Arti), la costituzione del gruppo di ricerca ASeS (Arti, Scuola e Società) (2019) coordinato da Michele Caputo nel cui cantiere, tra diversi progetti di ricerca in atto, è in gestazione un Convegno internazionale dedicato alle valenze educative delle discipline artistiche del DAR e alla pedagogia dell’espressione artistica da realizzare nell’autunno 2021.