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Michele Caianiello

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Settore scientifico disciplinare: IUS/16 DIRITTO PROCESSUALE PENALE

Direttore Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali "Enrico Redenti"

Direttore Dipartimento di Scienze Giuridiche

Presidente Centro di Ricerca e Formazione sul Settore Pubblico

Collaborazioni

Collaborazione con:
The International Nuremberg Principles Academy
Paese:
Germania
Descrizione:
L'Accademia Internazionale dei Principi di Norimberga (Accademia di Norimberga) è dedicata al progresso del diritto penale internazionale e dei diritti umani. Ha sede a Norimberga, il luogo di nascita del moderno diritto penale internazionale. Consapevole di questo patrimonio storico, l'Accademia di Norimberga sostiene la lotta contro l'impunità per i crimini fondamentali universalmente riconosciuti a livello internazionale: genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra e crimine di aggressione.
Collaborazione formale con:
Criminal Justice Network
Paese:
Italia
Descrizione:
Criminal Justice Network vuole essere uno spazio comune di discussione tra penalisti che parlano e scrivono in lingue diverse, ma che condividono un background culturale in larga parte comune, e che si trovano oggi ad affrontare, ciascuno nel proprio paese ovvero su scala transnazionale, problemi analoghi: come conciliare la necessità di un contrasto efficace alla criminalità con il rispetto dei diritti riconosciuti dalle costituzioni nazionali e dalle carte internazionali dei diritti dell’uomo? Come costruire forme di responsabilità della persona giuridica per fatti che chiamano in causa, accanto alla responsabilità degli individui, la responsabilità dell’organizzazione? Come assicurare un efficace contrasto alla corruzione e alla criminalità degli affari, attraverso gli strumenti penali ‘classici’, strategie preventive e il recupero dei profitti illeciti? E ancora: come disciplinare gli strumenti di indagine penale alla luce di una evoluzione tecnologica e scientifica che offre nuove straordinarie potenzialità di accertamento dei fatti ma che al contempo rischia di incidere profondamente sui valori fondamentali? Come mantenere saldi i tradizionali principi del processo penale rispetto ai fenomeni della giustizia negoziata, dei binari processuali differenziati, dell’abbassamento degli standard di prova e della valorizzazione del ruolo della vittima? Come assicurare che la pena detentiva operi quale strumento di risocializzazione del condannato, e non si trasformi in uno strumento di sopraffazione e di violazione della dignità umana? Queste domande, e molte altre ancora, potranno essere discusse nel nostro Network, che nasce dalla scommessa (audace) che la diversità tra le nostre lingue non sia un problema, almeno per studiosi dalla formazione internazionale, abituati sin dai primi anni di studio del diritto penale a confrontarsi con testi di autori stranieri. Abbiamo perciò concepito un sito internet organizzato attorno a tre lingue fondamentali – italiano, spagnolo e inglese – ma aperto anche a contributi in altre lingue familiari ai penalisti di tutto il mondo, come il francese, il tedesco, il portoghese, scommettendo nella possibilità che i nostri lettori comprendano i testi da noi pubblicati, e possano a loro volta discuterli nella propria lingua, nel contesto di un unico grande forum internazionale. Il sito è articolato anzitutto attorno a un blog, destinato a brevi post, idealmente attorno alle 2-4.000 parole ciascuno, su temi di attualità penalistica di interesse sovranazionale. Una speciale sezione del sito ospita, poi, la Rivista trimestrale di Diritto penale contemporaneo, pubblicata on line a partire dal 2011 e già ampiamente nota al pubblico italiano, nella quale saranno d’ora in poi pubblicati contributi in tutte le lingue ospitate nel nostro Network.
Collaborazione formale con:
European Journal of Crime, Criminal Law and Criminal Justice
Paese:
Paesi Bassi
Descrizione:
Crime, criminal law and criminal justice are no longer purely national issues in today’s Europe. Criminal conduct is becoming increasingly denationalised because offenders can easily cross borders and through the emergence of the Internet and cyberspace. It is also increasingly common for individuals either to face criminal proceedings or to become victims of crime in countries other than their own. Nevertheless, efforts to combat crime, and to safeguard the rights of victims, are still organised on a, by and large, national basis. These factors are driving the need for a better understanding of crime in Europe, as well as many important debates to which it gives rise. They include: how best to respond to crimes that affect more than one state; how to strike an appropriate balance between respect for national criminal justice traditions and the tendency to harmonise legislation and practice; and how to ensure that it is possible for suspects, offenders and victims to rely upon an adequate level of protection of their fundamental rights wherever they come into contact with a criminal justice system in Europe. Criminal policy is therefore increasingly prominent on the political agenda of the key European players, above all the European Union and the Council of Europe. Not only are their growing roles reshaping the governance of criminal law and justice, but these bodies are themselves becoming a target of offending behaviour. The European Journal of Crime, Criminal Law and Criminal Justice provides a forum for public debate on these European issues. It seeks not only to bridge the gap between European players and European states, but also to afford space for a non-European view on developments in these fields. Our aim, in other words, is to offer a multi-dimensional international and comparative perspective on crime, criminal law and criminal justice in Europe. We welcome papers from any relevant disciplinary outlook or approach, including those that are contextually, doctrinally, empirically or theoretically based. Publication Prize for the European Journal of Crime, Criminal Law and Criminal Justice Brill|Nijhoff is delighted to announce the introduction of a bi-annual prize for the most outstanding article published in the European Journal of Crime, Criminal Law and Criminal Justice. To encourage and reward publication in the Journal, the author of the chosen article will receive 10 free copies of the issue in which their article was published as well as a €400 voucher for Brill|Nijhoff books. The winner of the bi-annual prize will be chosen by the Editorial Board of the Journal. All authors who have had an article published in the Journal over the previous two years will be considered. The Editorial Board Papers for consideration can be submitted online through Editorial Manager, please click here. They should have a clear European focus: that is, they should discuss norms and/or policies of a European origin (European Union/Council of Europe); or compare the legislation, policies or practices in European states; or analyse the manifestations or representations of crime and/or its impact; or contribute to the criminological debate in Europe. As a rule, they should not exceed 8,500 words. Review articles as well as short contributions (i.e., significantly fewer than 8,500 words) discussing topical issues will also be considered for publication. Articles written in American or British English are acceptable, though the latter is preferred.
Collaborazione formale con:
Unione delle Camere Penali Italiane
Paese:
Italia
Descrizione:
Membro dell'Osservatorio Europa.

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