La mia ricerca unisce una passione per la fisica fondamentale con l’ambizione di sviluppare materiali nanostrutturati per le energie rinnovabili. A scala nanometrica, la dinamica delle interfacce, la ridotta dimensionalità e gli effetti di confinamento generano proprietà uniche che consentono nuove soluzioni energetiche.
Durante il dottorato e i primi anni di post-doc, comprese esperienze di ricerca a Stoccarda e presso il sincrotrone ESRF, ho studiato metalli nanocristallini e nanoparticelle core/shell, concentrandomi sulle loro proprietà elastiche, vibrazionali, magnetiche e di trasporto. Questi studi hanno consolidato il mio interesse per le origini strutturali della funzionalità dei materiali.
Negli anni successivi, la mia attività si è focalizzata sugli idruri metallici per lo stoccaggio energetico in stato solido, tema centrale del mio gruppo. Ho sviluppato un metodo per sintetizzare nanoparticelle bifasiche a base di Mg mediante condensazione di vapori, ottenendo risultati di riferimento nello stoccaggio reversibile di idrogeno a bassa temperatura. Questa linea di ricerca ha portato a riconoscimento internazionale e ruoli di leadership in reti collaborative sui materiali per idrogeno.
Parallelamente, ho avviato una nuova linea di ricerca sulla produzione di idrogeno da energia solare tramite processi fotoelettrochimici, studiando nanostrutture ossidiche semiconduttrici come fotoelettrodi. Questo lavoro è cresciuto in un programma fortemente interdisciplinare, coinvolgendo fisici, chimici e ingegneri, e ha consolidato le infrastrutture sperimentali del mio gruppo.
Attualmente dirigo N-REX (Nanomaterials for Renewable Energy Conversion and Storage) presso l’Università di Bologna, dove indaghiamo sistemi nanostrutturati per lo stoccaggio di idrogeno e la conversione fotochimica dell’energia solare. Le nostre attività integrano sintesi dei materiali, caratterizzazione avanzata e studi meccanicistici, mirando a collegare la fisica fondamentale con l’innovazione energetica.