1. costruzione di prove ; tema della valutazione connesso alle
problematiche dell'equità: esame delle caratteristiche di validità
e attendibilità delle prove; impiego di procedure di item analisi
2. fabbisogni di monitoraggio e valutazione delle organizzazioni 3.
Aspetti teorici e operativi della metodologia della ricerca in
campo educativo 4. Aspetti pedagogici ed educativi inerenti
ai modelli di genitorialità e differenze nelle pratiche educative
rivolte a figli e figlie 5. Relazioni educative in rapporto al
genere nell'infanzia 6. problematiche inerenti alla costruzione e uso dei siti web scolastici: procedure di monitoraggio e valutazione dei siti.
I diversi temi di ricerca che sviluppo nella ricerca possono essere raggruppati in tre macro-filoni di seguito
illustrati.
1. Un primo filone di ricerca riguarda la valutazione. Questo
ambito si articola a sua volta in valutazione degli apprendimenti e
valutazione di progetto. Per quanto riguarda la valutazione degli
apprendimenti, il lavoro di ricerca è indirizzato agli aspetti
inerenti alla costruzione di prove di accesso all'Università e alle
procedure di selezione degli studenti in ingresso in questo
segmento di istruzione, in una prospettiva che affronta il problema
dell'equità scolastica. La ricercatrice ha in questo ambito ha
affrontato un esame critico della letteratura scientifica in merito
al dibattito sulla validità e attendibilità delle prove di
selezione e sviluppa nelle sue ricerche il tema dell'uso di test di
accesso all'Università con funzione formativa, costruendo,
sperimentando e analizzando dal punto di vista docimologico prove
di accesso.
In linea con tale filone di studio ha preso parte a progetti di
ricerca finalizzati al sostegno delle matricole universitarie con
basso profilo di competenza in comprensione della lettura. In
particolare si è occupata della messa a punto di prove di
comprensione della lettura e questionari rivolti agli studenti,
dell'elaborazione dei risultati delle prove, dell'item analisi
degli stessi e della progettazione e realizzazione di laboratori di
sostegno allo studio e alla comprensione di testi
scientifici
.
Ancora per quanto riguarda l'ambito della valutazione degli
apprendimenti la dott.ssa Truffelli partecipa a un progetto di
ricerca longitudinale, coordinato dalla prof.ssa M. L. Giovannini,
rivolto a un campione di scuole secondarie di primo grado della
provincia di Bologna, che ha l'obiettivo di analizzare, in una
prospettiva triennale, la misura del Valore Aggiunto come strumento
di efficacia scolastica e di miglioramento
dell'insegnamento.
Per quanto concerne la valutazione di progetti formativi,
l'attività di ricerca si è concentrata principalmente nel settore
dei servizi per l'infanzia dagli 0 ai 6 anni. Il presupposto che
guida questo filone di ricerca consiste nella convinzione
dell'importanza di diffondere una cultura della valutazione intesa
non come giudizio categorizzante, ma come strumento utile al
miglioramento dei contesti educativi e come sostegno allo sviluppo
dei bambini.
Le indagini svolte in questo ambito riguardano le strategie di
progettazione e valutazione degli interventi formativi
nell'infanzia
e l'analisi delle concezioni implicite, delle convinzioni e dei
punti di vista di insegnanti e operatrici nei confronti
dell'utilità e delle diffcioltà connesse all'attività di
progettazione e valutazione nello svolgimento della loro
professione
. Sempre nell'ambito della valutazione di progetto ha partecipato a
una ricerca valutativa realizzata negli istituti secondari di
secondo grado della provincia di Bologna, con l'obiettivo di
indagare l'impatto delle rilevazioni nelle scuole e l'uso che esse
fanno dei relativi dati
.
Inoltre l'interesse di ricerca per la valutazione di progetto
comprende anche lo specifico settore del monitoraggio e della
valutazione in ambiente eLearning. In tale ambito ha partecipato a
una ricerca coordinata dai professori M. Berardi e M. L.
Giovannini, condotta in collaborazione con l'Istituto di
Psichiatria dell'Università di Bologna. All'interno del corso
eLearning “Tecniche del colloquio psichiatrico” erogato sulla
Piattaforma
Alma Channel sono stati messi a confronto i punti di
vista degli studenti universitari iscritti al corso. Sono state
rilevate all'inizio e al termine del percorso le loro opinioni in
merito alle specificità e potenzialità didattiche e formative di un
corso blended. È stato messo in luce e studiato altresì il
cambiamento dei punti di vista di questi studenti dopo tale
esperienza formativa, incrociando questi dati anche con le
variabili di sfondo dei soggetti coinvolti. La dott.ssa Truffelli
ha preso parte a tutte le fasi della ricerca. Inoltre, insieme alla
prof.ssa M. L. Giovannini ha elaborato due questionari (di inizio e
fine corso) per la rilevazione delle opinioni degli
studenti.
Un ulteriore campo di indagine che rientra nel filone degli studi
valutativi è rappresentato dalla documentazione educativa, con
riferimento allo stretto legame con la valutazione. La
ricercatrice ha sviluppato alcuni percorsi di indagine circa le
pratiche di documentazione più diffuse nei nidi di infanzia sul
territorio bolognese.
2.
Un secondo filone di ricerca riguarda le problematiche inerenti
agli aspetti pedagogici ed educativi nella relazione
genitori-figli, con particolare riferimento ai modelli maschili e
femminili di genitorialità e le differenze nelle rappresentazioni e
nelle pratiche educative che riguardano figlie e figli. Questi temi
risultano ad oggi ancora poco esplorati in un'ottica di genere. I
percorsi di indagine seguiti dalla dott.ssa Truffelli in questo
ambito hanno l'obiettivo comune di comprendere quali equilibri si
stiano delineando all'interno delle attuali coppie con figli,
considerando in particolare la dimensione educativa. In questo
ambito la ricercatrice ha svilupato un'indagine empirica di tipo
quantitativo che ha coinvolto numerose coppie genitoriali: sono
state studiate le convinzioni relative all'educazione di figlie e
figli e le dichiarazioni circa le scelte educative messe
concretamente in atto all'interno della famiglia
. Sta svolgendo altresì un progetto di ricerca finanziato dalla
Regione Emilia-Romagna e commissionato al Centro Studi sul Genere e
l'Educazione del Dipartimento di Scienze dell'Educazione
«Giovanni Maria Bertin», dal
titoloStereotipi di genere,
relazioni educative e infanzie. Con tale progetto di ricerca
regionale è stato avviato uno studio (con strumenti e procedure
quantitativi e qualitativi) delle rappresentazioni e stereotipi sui
generi in genitori, insegnanti, educatori che operano nel settore
dell'infanzia, con l'intento di sviluppare una riflessione diffusa
sul tema delle immagini stereotipate relative all'identità
femminile e maschile, che ancora persistono e si trasmettono sin
dai primi anni d'età.
Nei percorsi di indagine presentati la dott.ssa Trufffelli ha
contribuito all'impostazione metodologica e scientifica delle
ricerche e alla progettazione e messa a punto degli strumenti di
indagine quantitativi e qualitativi.
3.
Un terzo filone riguarda la metodologia della ricerca. L'interesse
per questo tema, che prende le mosse fin dalla tesi di laurea
svolta in questo ambito disciplinare, si è sviluppato in una
riflessione su strumenti, procedure e presupposti logico-teorici
che stanno alla base degli approcci quantitativi, qualitativi e
misti. L'attenzione rivolta alla metodologia della ricerca riguarda
in modo trasversale tutte le attività di indagine sviluppate. In
particolare però sono strettamente collegate a questo filone due attività di
ricerca. La prima, svolta con il coordinamento della Prof.ssa M. L.
Giovannini, si inserisce nel dibattito nato in ambito metodologico
attorno all'adozione dei “metodi misti”. In tale indagine sono
state messe in luce le scelte metodologiche e procedurali compiute
in relazione ad un'azione di monitoraggio e valutazione triennale
di un'innovazione didattica: i percorsi integrati tra istruzione e
formazione professionale nell'obbligo formativo nella provincia di
Bologna.
La seconda, dal titolo Genere, corpo e media: una
ricerca-azione nelle scuole superiori della provincia di
Trento, è finanziata dalla cassa di Risparmio di Trento ed è
stata commissionata al Centro Studi sul Genere e l'Educazione del
Dipartimento
di Scienze dell'Educazione «Giovanni Maria Bertin»
. Questa ricera è tesa a indagare l'influenza dell'esposizione
mediatica sulla visione dei rapporti di genere e sulla percezione
del proprio corpo in giovani studenti del biennio di scuola
secondaria superiore ed è ancora in fase di svolgimento. Il
coinvolgimento della dott.ssa Truffelli in questo progetto è
specialmente rivolto ad offrire una consulenza metodologica e a
contribuire allo sviluppo e messa a punto del questionario
d'indagine, nonché
all'analisi quantitativa dei dati con esso raccolti.
Ancora nell'ambito del filone metodologico la dott.ssa Truffelli si
interessa di misure lessicomentriche e analisi del contenuto computer assisted in una
prospettiva di analisi dei dati quali-quantitativa. A questo
propostio ha svolto una relazione sugli esiti di una ricerca nel
seminario “Ricercatori a confronto.
Teorie, pratiche e metodologia di lavoro
”, organizzato dal Dipartimento di afferenza.