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Cristiana Natali

Professoressa associata

Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Settore scientifico disciplinare: M-DEA/01 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE

Avvisi

La danza, la guerra, la diaspora: quando il movimento racconta il presente

ICA via Orobia 26, 20139 Milano     Venerdì 25 ottobre 2019 ore 18.00 CAUSA SCIOPERO L'INCONTRO è STATO RIMANDATO ALL'8 NOVEMBRE

Dettagli alla pagina: https://www.facebook.com/events/422684538387378/?active_tab=about

ICA Milano, aperta a fine gennaio e che ha al suo attivo già quattro progetti espositivi protagonisti di un grande successo di pubblico e di critica, avvia ora il primo public program, un calendario di incontri e conversazioni con scrittori, curatori ed esperti di varie discipline, che si svolgerà da ottobre 2019 ad aprile 2020.
The Mind is a Muscle. Danza e arti performative è il programma culturale che offrirà riflessioni e momenti di approfondimento sulle tematiche della danza e della performance dando vita a un fil rouge tra le mostre di Masbedo, Simone Forti e Charles Atlas in programma durante la stagione invernale negli spazi dell’istituzione.

PRIMO APPUNTAMENTO
A segnare l’avvio del programma culturale sarà venerdì 25 ottobre 2019 alle ore 18.00 l’appuntamento dal titolo “La danza, la guerra, la diaspora: quando il movimento racconta il presente” con Cristiana Natali, esperta di antropologia della danza e antropologia del rito.
Al centro dell’incontro una riflessione sulla danza sacra bharata natyam, propria dell’India meridionale, protagonista a ICA dell’installazione Blind Mirrors di Masbedo – in mostra fino al 10 novembre 2019 – che presenta l’esibizione di quattro danzatrici Tamil dall’interno di Palazzo Gangi a Palermo.

La parola chiave che guiderà l’incontro sarà TRASFORMAZIONE, a sottolineare i profondi mutamenti che hanno caratterizzato questa danza nel corso del Novecento e la sua capacità di aggiornarsi integrando tematiche attuali, con l’ambizione di raccontare il presente, anche nelle sue traiettorie più drammatiche. Spiega Cristiana Natali: “Il caso dei tamil dello Sri Lanka è emblematico a questo proposito. Nella diaspora i movimenti classici della danza bharata natyam sono stati trasformati per poter raccontare la guerra: l’arco di Shiva è diventato un fucile e nuovi gesti sono stati creati per narrare episodi bellici che vedono in scena bombe, elicotteri e navi”.

Pubblicato il: 22 ottobre 2019