Lezione 3 Novembre
Piangete, donne, et con voi pianga Amore;
piangete, amanti, per ciascun paese
,poi ch’è morto collui che tutto intese
i n farvi, mentre visse, al mondo honore.
4Io per me prego il mio acerbo dolore,
non sian da lui le lagrime contese,
et mi sia di sospir’ tanto cortese
,quanto bisogna a disfogare il core.
8 Piangan le rime anchor, piangano i versi,
perché ’l nostro amoroso messer Cino
novellamente s’è da noi partito.
11 Pianga Pistoia, e i citadin perversi
che perduto ànno sí dolce vicino;
et rallegresi il cielo, ov’ello è gito
Petrarca R.V.F LXXIV
Io son già stanco di pensar sí come
i miei pensier in voi stanchi non sono,
et come vita anchor non abbandono
per fuggir de’ sospir’ sí gravi some;
4 et come a dir del viso et de le chiome
et de’ begli occhi, ond’io sempre ragiono,
non è mancata omai la lingua e ’l suono
dí et notte chiamando il vostro nome;
8 et che’ pie’ non son fiaccati et lassi
a seguir l’orme vostre in ogni parte
perdendo inutilmente tanti passi;
11 et onde vien l’enchiostro, onde le carte
ch’i’ vo empiendo di voi: se ’n ciò fallassi,
colpa d’Amor, non già defecto d’arte