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Alessandra Zambonelli

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari

Settore scientifico disciplinare: BIO/01 BOTANICA GENERALE

Temi di ricerca

Parole chiave: miceli in coltura pura tartufi micorrize rDNA

1 - Valorizzazione e tutela delle qualità delle specie di tartufo più pregiate, ed in particolare di T. borchii, tramite ricerche sulla biodiversità inter ed intraspecifica. 2 - Individuazione di nuove biotecnologie di micorrizazione per la conservazione ed incremento della produzione tartuficola e per l'ottenimento di prodotti di qualità superiori 3 - Identificazione di strumenti per l'identificazione delle micorrize mediante caratterizzazione morfologica e molecolare delle specie fungine ectomicorriziche più comuni. 4 - Studio dei fattori biotici (batteri, genotipo della pianta, ospite ecc.) ed abiotici (luce, composizione del substrato, ecc.) capaci di indurre modificazioni morfologiche sia sull'accrescimento del micelio di T. borchii sia durante processo di micorrizazione. 5 - Studio con metodi morfologici e molecolari delle popolazioni microbiche che ritrovano associati agli ascomi di tartufo. 6. studio dei funghi medicinali appartenenti al genere Ganoderma

1 - Il nostro gruppo di ricerca ha iniziato a studiare la variabilità inter ed intraspecifica dei tartufi bianchetti (Tuber borchii, T. maculatum, T. dryophilum, ecc.) mediante l'analisi delle regioni ITS, IGS, del DNA ribosomiale (rDNA) e dei geni ß-tubulina e PKC. Le analisi sia dei singoli locus sia dei quattro loci combinati tra loro hanno mostrato le relazioni filogenetiche intercorrenti tra tutti i campioni analizzati evidenziando la presenza di due aplotipi denominati 1 e 2 all'interno di ascomi classificati morfologicamente come Tuber borchii che rappresentano due specie criptiche. Sono in sono in corso studi per studiare la loro distribuzione in Italia ed in Europa. 2 - Il nostro gruppo di ricerca è stato recentemente in grado di isolare i miceli in coltura pura di diverse specie pregiate di Tuber e di mantenerli stabilente in coltura, risultato prima mai conseguito da nessun laboratorio (Iotti et al., 2002). Sono state ottenute anche in serra ed in vitro piante micorrizate con T. borchii, T. brumale, T. melanosporum e T. aestivum. Ci proponiamo di effettuare programmi mirati di micorrizazione per la produzione e la messa a dimora di piantine micorrizate con specifici isolati del genere Tuber destinati a nuovi impianti o ad azioni di rimboschimento all'interno di particolari aree geografiche. Particolare attenzione verrà rivolta alla messa a punto di tecniche di micorrizazione con T. magnatum. 3 - Le micorrize sono associazioni simbiotiche di tipo mutualistico fra funghi del terreno e piante superiori. Lo studio delle comunità fungine ectomicorriziche oltre ad avere una notevole importanza ecologica risulta un utile strumento per la valutazione dello stato di salute delle piante che dipende strettamente dalla presenza dei funghi ectomicorrizici nel terreno. Il nostro studio prevede la descrizione morfologica delle micorrize trovate in campo, la loro identificazione mediante sequenziamento delle regioni ITS del DNA ribosomiale e confronto delle sequenze ottenute con quelle depositate nelle banche dati. Inoltre si prevede anche la raccolta ed identificazione dei corpi fruttiferi ed il loro sequenziamento. 4 - L'obiettivo di questa ricerca è quello di studiare l'influenza di diversi fattori biotici ed abiotici sulla morfologia delle diverse specie di Tuber ed in particolare di T. borchii nelle diverse fasi del ciclo ontogenetico. La ricerca si svolgerà in stretta collaborazione con altre unità operative che studieranno i meccanismi molecolari che portano alle modificazioni morfologiche rilevate. Le ricerche svolte dalla nostra unità operativa si articoleranno nei seguenti punti: i) raccolta di corpi fruttiferi, ulteriore isolamento di ceppi diversi di Tuber e loro caratterizzazione morfologica e molecolare; ii) studio dell'influenza della luce, della composizione del substrato e di batteri sulla morfologia e nell' accrescimento del micelio in vitro; iii) studio dell'influenza dei questi fattori nel processo di micorrizazione. 5 - I tartufi cotituiscono prodotti alimentari di pregio, tuttavia ancora poco si conosce sulle alterazioni microbiche che possono alterarne la qualità. Recenti studi in collaborazione con l'Università di Urbino hanno preso in considerazione i batteri presenti nei corpi fruttiferi (Barbieri et al. 2005; Barbieri et al., 2007) ma poco ancora si conosce sui funghi che frequentemente si trovano associati al corpo fruttifero modificandone, colore, aroma e consistenza. Scopo di questo filone di ricerca è quello di approfondire le conoscenze sulle specie fungine e batteriche contaminanti i corpi fruttiferi di tartufi pregiati mediante tecniche diagnostiche morfologiche e molecolari e definire le alterazioni qualitative al prodotto che ne derivano. 6. Sono in corso ricerche sulla variabilità genetica di isolati di Ganoderma spp. di diverse provenienze e sulle loro caratteristiche biochimiche ed attività antiossidanti.