Antonella Campanini si occupa prevalentemente di storia sociale dell’alimentazione tra basso Medioevo e Rinascimento. Ha condotto e conduce analisi sui libri di ricette manoscritti e a stampa, incrociandoli con fonti coeve, per ricostruire attraverso aspetti sia contenutistici sia formali l’evoluzione della società che li ha prodotti, con particolare riguardo alla circolazione europea di pratiche, idee, identità.
Altro ambito di ricerca è quello della storia della patrimonializzazione alimentare, per individuare tra Età antica e Medioevo i primi passi verso la localizzazione di prodotti alimentari, ricette e usi, che costituiscono la base di partenza per i recenti discorsi sul cibo come patrimonio culturale, sviluppatisi sia su base internazionale (UNESCO) sia sul piano nazionale (non necessariamente in ambiente accademico), anche al fine di confutare l’eccesso di story-telling realizzato in tempi recenti.
Ha svolto e svolge anche ricerca d’archivio – ha esplorato in particolare l’Archivio di Stato di Bologna – per individuare i fondi e, di conseguenza, le istituzioni che li hanno prodotti, che permettono ricostruzioni di storia dell’alimentazione su base territoriale. È interessata di conseguenza a nuove esplorazioni riguardo alla storia della produzione alimentare nel territorio rurale.
Ha studiato e studia tuttora Ildegarda di Bingen, in particolare la sua opera scientifica e, al suo interno, il rapporto con l’alimentazione.