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Stefania Falfari

Professoressa associata

Dipartimento di Ingegneria Industriale

Settore scientifico disciplinare: ING-IND/08 MACCHINE A FLUIDO

Temi di ricerca

Parole chiave: Turbolenza Tumble Iniezione di combustibile Pompe Accensione Iniezione d'acqua Combustione Velocità laminare di fiamma Motori a combustione interna Simulazioni 3D-CFD Cinetica chimica Fuel cell Analisi energetica di possibili scenari futuri per i moderni powertrain SOFC Idrogeno: iniezione diretta Idrogeno: combustione

La attività di ricerca si è sviluppata in due ambiti distinti:

1. Modellazione monodimensionale di sistemi pneumatici ed oleodinamici per applicazioni industriali ed automobilistiche: sistemi di iniezione Common Rail, pompe oleodinamiche, forcelle motociclistiche.

2. Modellazione monodimensionale di motori alimentati a benzina ed ad etanolo puro per lo studio dell'avviamento a freddo.

2. Modellazione fluidodinamica tridimensionale di:

a. processo di combustione per motori a benzina ad elevate prestazioni, con particolare riferimento alla accensione;

b. studio di flussi altamente turbolenti;

c. studio della formazione di moti organizzati della carica nel cilindro (Tumble).

d. Analisi dell'iniezione d'acqua nei moderni motori GDI.

e. Modellazione del processo di KNOCK nei moderni motori GDI e PFI



1. Modellazione monodimensionale. La attività di ricerca è stata mirata allo sviluppo di modelli di simulazione numerica monodimensionale:

Sistemi di iniezione ad elevata velocità di attuazione e ad alta pressione  per motori a combustione interna ad accensione spontanea di tipo Common Rail. E' stato sviluppato un primo modello di simulazione elettro-fluido-meccanica dello iniettore ed è stata concepita e realizzata una centralina avanzata di gestione dello iniettore stesso in collaborazione con la VM Motori. Successivamente la ricerca si è concentrata sullo sviluppo e sulla validazione sperimentale di una metodologia di studio basata sullo utilizzo integrato della modellazione monodimensionale e della modellazione tridimensionale al fine di ottenere un modello monodimensionale completamente predittivo, in collaborazione con la Magneti Marelli Powertrain Systems. Ciò ha consentito lo studio approfondito non solo della dinamica dello iniettore ma anche della interazione dei singoli iniettori fra loro e con il sistema di iniezione in caso fossero adottate strategie di iniezioni multiple.

Pompe oleodinamiche ad ingranaggi esterni. Sviluppo di modelli monodimensionali di simulazione finalizzati allo studio ed alla progettazione di pompe oleodinamiche ad ingranaggi esterni ad uguale numero di denti. In questo ambito era di particolare interesse lo studio delle pressioni nei vani fra i denti in funzione della geometria della pompa, del numero dei denti e del loro profilo al fine di ridurre il rumore di funzionamento. In particolare è stato oggetto di studio lo sviluppo di un modello che tenesse conto dello effetto della usura sulle prestazioni delle pompe.

Rivettatrici ed insertatrici manuali oleopneumatiche. Sviluppo di modelli numerici monodimensionali per la simulazione finalizzata alla progettazione di rivettatrici ed insertatrici manuali oleopneumatiche. Scopo della ricerca era di modellare la interazione dinamica fra i diversi componenti per temporizzarli accuratamente.

Forcelle oleodinamiche per applicazioni motociclistiche. Sviluppo di modelli monodimensionali per la simulazione delle forcelle oleodinamiche di scooter e motociclette: scopo di tale studio era la comprensione dello effetto della cavitazione sulle prestazioni di tali forcelle. Sviluppo di modelli monodimensionali per la simulazione delle forcelle oleodinamiche a cartuccia per motociclette da strada di alta gamma: scopo di tale studio era la comprensione della dinamica interna della forcella per aumentarne le prestazioni in termini di sicurezza e comfort di guida.

Avviamento a bassa temperatura di un motore a combustione interna alimentato ad etanolo puro: l'obiettivo era lo studio termofluidodinamico dell'avviamento di un veicolo equipaggiato con un motore ad accensione comandata ed alimentato con etanolo puro in condizioni di temperature esterne inferiori a 10°C. In particolare, il lavoro di ricerca si è incentrato dapprima sull'identificazione delle criticità connesse all'avviamento “a freddo”, legate alle caratteristiche del carburante. Successivamente sono state individuate possibili soluzioni progettuali, che sono state investigate con idonee tecniche di simulazione numerica.

2. Modellazione tridimensionale. In questo ambito la attività di ricerca si è concentrata sullo studio e sulla modellazione del processo di combustione nei motori a benzina ad elevate prestazioni con il codice KIVA-3 sviluppato con la implementazione di numerosi modelli alla Università di Bologna. In particolare sono state analizzate le problematiche connesse alla accensione ed è stato sviluppato un modello in grado di simulare tale processo. Questo è un punto critico nella modellazione 3D CFD perché è necessario predire correttamente il funzionamento del sistema di accensione nei motori a benzina. In particolare sono critici il criterio usato per il deposito della fiamma e la successiva inizializzazione della fase di combustione vera  e propria. Ovviamente una modellazione accurata di tale processo richiederebbe la soluzione di time-steps e lunghezze molto minori di quelle tipiche delle simulazioni CFD RANS, il che aumenterebbe troppo i tempi di calcolo. Il modello sviluppato durante questa attività di ricerca è un modello monodimensionale di accensione, che è poi accoppiato al modello 3D CFD, e che tiene conto degli effetti della convezione, della turbolenza e dello indice di miscela sullo sviluppo del kernel di fiamma e poi sulla combustione di fiamme premiscelate.

Successivamente la attività di ricerca si è concentrata sull'analisi dei flussi nei motori a combustione interna, con particolare attenzione alla formazione di moti della carica organizzati. Infatti la continua richiesta di motori a basso impatto ambientale e quindi a ridotti consumi ed elevate efficienza, implica la necessità di combustioni rapide e a ridotta variabilità ciclica. Nei motori PFI, che sono ancora i più usati, è assolutamente necessario ottenere all'atto del riempimento un moto della carica organizzato per incrementare l'efficienza. In particolare la formazione di un vortice di tumble coerente ed avente dimensioni comparabili con la corsa del pistone tende a promuovere la formazione di un elevato livello di turbolenza alla fine della fase di compressione, il che accelera il processo di combustione e consente l'adozione di strategie anche “lean-burn”, che altrimenti sono caratterizzate da elevata variabilità ciclica a causa dell'instabilità di combustione.  In particolare per applicazioni motociclistiche o per scooter, il moto di tumble è considerato ancora più importante per aumentare l'efficienza del motore perché i pesi ridotti ed i limiti di ingombro, nonché di costo, limitano in tale campo l'adozione di sistemi che invece sono largamente in uso in campo automobilistico. Attualmente è in corso uno studio mirato a verificare l'influenza che alcuni parametri geometrici e di funzionamento hanno sulla generazione del moto di tumble durante la fase di aspirazione, nonché dellaproduzione di turbolenza durante la fase di compressione, considerando però anche l'importanza del riempimento del cilindro e quindi non trascurando questo aspetto rispetto al resto. Le analisi sono eseguite con il codice CFD Fire v.2008.


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