- Ricerca corpus-based sulla traduzione tra l'italiano e l'inglese, in particolare per quanto riguarda gli aspetti fraseologici e le strategie/tendenze relative.
Questo filone di ricerca era anche alla base della ricerca relativa al Dottorato di ricerca (PhD) svolto presso l'Università di Middlesex, UK, sotto la supervisione della Prof.ssa Kirsten Malmkjær, nel quale ho proposto un metodo per l'investigazione delle collocazioni nei testi tradotti e non-tradotti.
- Studio delle componenti testuali non-native "miste" (tradotte o prodotte in inglese lingua franca).
Lo scopo è testare le ipotesi relative all'esistenza dei cosiddetti “universali della traduzione” attraverso l'osservazione di modalità discorsive affini seppure non identiche; modalità cioè che come la traduzione hanno luogo in contesti di contatto linguistico, ma nelle quali il contatto si situa, diversamente che in traduzione, al livello della competenza del parlante piuttosto che al livello del testo. Un ambito "misto" di particolare interesse teorico e applicato recentemente oggetto di studio è quello dell'inglese lingua franca in ambito accademico-istituzionale (p. es. descrizioni dei corsi di laurea) pubblicato sul web dalle università italiane e europee in cui l'inglese è lingua straniera), ambito strategico per l'internazionalizzazione universitaria.
- Costruzione e l'uso a fini didattici, professionali e di ricerca di corpora dal Web.
Questi comprendono piccoli corpora specializzati particolarmente utili ai traduttori per specifici incarichi, grandi corpora di riferimento che richiedono per la loro costruzione ingenti risorse informatiche e algoritmi sofisticati, e tipologie ibride che rispecchiano la natura della comunicazione e traduzione collaborativa sul Web (corpus Wikipedia). La ricerca si è inoltre focalizzata sulla valutazione di tali risorse rispetto ai più tradizionali corpora di riferimento degli anni '90, e sulla loro applicabilità in specifiche aree di utilizzo, in particolare la lessicografia bilingue e la traduzione.