● Indicazioni e norme redazionali tesi ●
INDICAZIONI PRELIMINARI
DA TENERE PRESENTE
- Queste regole NON sono facoltative. Vanno lette e rispettate TUTTE.
- Il mancato rispetto sistematico di queste regole (anche dopo le mie correzioni), porta a un abbassamento del punteggio assegnato per il lavoro di tesi.
- Sottopongo tutti i capitoli inviati al controllo del software anti-plagio Compilatio.
- Sull'uso dell'IA generativa per la scrittura della tesi, consultate questa pagina.
SCOPO DELLA TESI
- Lo scopo della tesi è di verificare che voi siate in grado di applicare le metodologie e gli strumenti appresi in uno o più insegnamenti a dei casi di studio, seguendo le regole della scrittura accademica.
- Non si tratta di recensioni o sinossi fini a se stesse, ma di analisi critiche che utilizzano fonti e teorie per arrivare ad argomentazioni originali.
- Generalmente, si inizia con una domanda o con un obiettivo (illustrati nell’introduzione), si traccia un quadro storico/teorico nel primo capitolo e, nei successivi, si procede con l’analisi. Infine, nelle conclusioni, si cerca di rispondere alla domanda (anche il fatto che non si riesca a rispondere alla domanda, se ben argomentato, è una conclusione) o di trarre delle considerazioni generali rispetto all’obiettivo di analisi.
COME PROCEDERE UNA VOLTA CONCORDATA LA TESI
- L'inizio della fase di scrittura deve essere concordato con me, solo dopo una completa e approfondita ricerca bibliografica (suggerimenti qui) e la compilazione dell'indice.
- I capitoli da correggere mi vanno inviati in formato .doc uno alla volta, via mail in allegato (NO CONDIVISIONE IN CLOUD), a partire dal primo.
- Correggo i capitoli direttamente sul vostro file con lo strumento revisioni, apportando modifiche tracciabili e lasciando commenti. Solo se necessario, vi convoco per una discussione del capitolo a ricevimento.
- I capitoli mi vanno inviati solo finiti e riletti con attenzione: non accetto bozze, capitoli incompleti o che non rispettano queste norme redazionali.
- L’introduzione va necessariamente scritta alla fine del lavoro, perché è bene sapere cosa c'è da introdurre.
FONTI
- Una tesi senza fonti in note a piè di pagina e/o senza bibliografia finale non è accettabile.
- Le fonti (testi e articoli accademici, documenti d'archivio, report, articoli da stampa accreditata e di settore, etc.) sono indispensabili per formulare e dare credibilità alle vostre argomentazioni.
- Trovate alcune indicazioni sulle principali fonti consultabili online a questa pagina.
☠ATTENZIONE☠
- Le fonti, anche se parafrasate, vanno sempre citate in nota a piè di pagina e poi in bibliografia finale. Altrimenti è plagio.
- Wikipedia e simili vanno bene SOLO per dati tecnici e di produzione/distribuzione. I copia-incolla da Wikipedia (o altri siti) sono facilissimi da riconoscere (anche tramite Compilatio) e portano a un’immediata bocciatura dell’elaborato.
- Sull'uso dell'IA generativa per la scrittura della tesi, ci sono usi ammessi e non ammessi. Consultate questa pagina per i dettagli. In generale, un uso acritico dell’IA (cioè, fate scrivere i testi a ChatGPT ma non rileggete e non la correggete – perché sì, va guidata e commette molti errori) porta all’immediata bocciatura dell’elaborato.
NORME REDAZIONALI
DA QUALI PARTI È COMPOSTA LA TESI
L’elaborato deve sempre contenere, nell’ordine, le seguenti parti:
- Copertina
- Frontespizio
- Indice: preferibilmente, va creato con la funzione automatica di Word (istruzioni qui).
- Introduzione: è il punto di partenza della tesi e deve quindi presentare l'oggetto della tesi, sottolineando il suo obiettivo principale. Deve poi illustrare la metodologia della ricerca e descrivere brevemente ogni singolo capitolo (per questo, si consiglia di scriverla alla fine del lavoro).
- Testo (suddiviso in capitoli, paragrafi, eventuali sotto-paragrafi)
- Nel testo, ci devono essere le note a piè di pagina: tutte le citazioni, siano esse dirette fra virgolette o parafrasi, devono essere seguite da una nota a piè di pagina che ne espliciti il riferimento bibliografico.
- Conclusioni: il loro scopo è di rispondere alla domanda iniziale dell'elaborato, o tirare le somme rispetto agli obiettivi prefissati (e illustrati nell'introduzione). Si tratta, quindi, di interpretare i risultato dello studio alla luce di quanto analizzato nell'elaborato.
- Appendici (eventuali)
- Bibliografia
- Sitografia (eventuale)
REGOLE DI FORMATTAZIONE
- La scelta del font è libera; Times New Roman, Arial, Calibri e Garamond sono comunque i più utilizzati.
- Il corpo del testo deve avere dimensione 12; le note devono avere dimensione 10; i titoli dei capitoli possono avere dimensione 14.
- L’interlinea deve essere impostata a 1,5 per il testo; le note a piè di pagina hanno interlinea singola.
- I margini destro e sinistro, superiore e inferiore, devono essere impostati a 2,5 cm.
- L’allineamento del testo è sempre giustificato, anche nelle note.
- Le pagine devono sempre contenere i numeri di pagina.
TITOLO DI CAPITOLI, PARAGRAFI E SOTTO-PARAGRAFI
Ecco come vanno formattati i titoli di capitoli, paragrafi, sotto-paragrafi – sia nell’indice, sia nel testo:
Capitolo 1 - Titolo in grassetto (14 punti)
1.1 Titolo paragrafo (12 punti)
1.1.1 Titolo sotto-paragrafo in corsivo (12 punti)
1.1.2 Titolo sotto-paragrafo in corsivo (12 punti)
1.2 Titolo paragrafo
1.2.1 Titolo sotto-paragrafo
1.2.2 Titolo sotto-paragrafo
IMMAGINI E TABELLE
- Immagini, grafici e tabelle vanno sempre numerati progressivamente con le diciture ‘fig. 1’, ‘fig. 2’, etc. o ‘tab. 1’, ‘tab. 2’, etc.
- Se l'immagine non è stata creata dall’autore della tesi, in didascalia o in nota va aggiunta la fonte.
- Nel caso di infografiche o tabelle create dall’autore ma riportanti dati provenienti da altre fonti, tali fonti vanno esplicitate in nota o in didascalia.
REGOLE GRAMMATICALI DI BASE
- L'accento va sui monosillabi che potrebbero confondersi con omografi: ché/che; dà/da; là/la; lì/li; né/ne; sé/se; sì/si; tè/te.
- Non usare l’apostrofo al posto dell’accento; attenzione, in particolare, alle maiuscole: È, non E’.
- La “e” prende l’accento grave (è) se è aperta, quello acuto (é) se è chiusa. I casi più frequenti di “e” aperta sono: “è” e “cioè”. Quelli di “e” chiusa sono: “sé”, “perché”, “poiché”, “né”.
- La “D” eufonica si usa solo quando si incontrano le stesse vocali; es.: “ad Anzio”, “ed etico”. Fanno eccezione: “ad esempio”, “ad opera”, “ad ogni modo”, “ad oggi”.
- Non si mette la virgola fra soggetto e predicato.
CRITERI PER LA REDAZIONE DEL TESTO
L’uso del corsivo
Vanno in corsivo:
- I titoli di opere, intese come libri, spettacoli, poesie, canzoni, film, serie TV, etc.;
- le parole straniere e dialettali non entrate nell’uso corrente;
- le parole o espressioni che si vogliono evidenziare;
- grafemi, parole e sintagmi che sono oggetto di analisi linguistica o stilistica.
- NON vanno in corsivo i nomi propri di società, aziende, festival, console di gioco, etc. Es. NON vanno in corsivo: Netflix, Amazon, Disney, Nintendo, Nintendo Switch, Sundance Film Festival, etc.
Come citare film e serie TV
- All’inizio del lavoro, è necessario scegliere se inserire tutti i titoli in lingua originale o se citarli nella loro traduzione italiana. La scelta va mantenuta per tutto il testo.
- I titoli di film e serie TV, come i titoli di opere in generale, vanno sempre in corsivo.
- I titoli di opere in inglese seguono l'uso americano: tutte le iniziali maiuscole tranne articoli e congiunzioni. Es. Three Days of the Condor; Pretty Little Liars.
- Quando si cita il titolo di un film o una serie per la prima volta, fra parentesi vanno i dati di produzione. Per il film: regista e anno di uscita; per le serie: broadcaster e anni di trasmissione. Es. Thor: Ragnarok (Taika Waititi, 2017); Sex & the City (HBO, 1998-2004); Grey’s Anatomy (ABC, 2005-in corso); Twin Peaks (ABC, 1990-91; Showtime, 2017)
CITAZIONI
- Tutte le citazioni, siano esse dirette fra virgolette o parafrasi, devono essere seguite da una nota a piè di pagina che ne espliciti il riferimento bibliografico.
- Se in lingua straniera, possono essere riportate in lingua originale o tradotte da chi scrive. In quest'ultimo caso, va inserita la dicitura [Traduzione mia] al termine della citazione stessa o in nota, dopo il riferimento bibliografico.
- Si ricorda che è bene scegliere una formula e mantenerla per tutto il testo. Quindi, o tutte le citazioni in lingua originale o tutte le citazioni tradotte.
Citazioni dirette nel testo
- Sono inserite nel testo fra virgolette alte (“...”), tutte le citazioni da una parola fino a tre righe.
- Eventuali modifiche al testo della citazione per adattarlo grammaticalmente al discorso, vanno segnalate attraverso parentesi quadre […]. Stessa cosa per i tagli all'interno del testo citato.
- Per un'ulteriore citazione all'interno di quella racchiusa fra virgolette doppie, si usano le virgolette singole (ʻ...ʼ).
- Le citazioni più lunghe di tre righe diventano paragrafi a parte. Queste verranno scritte con margini sx e dx rientrati rispettivamente di 1cm, senza virgolette di apertura e chiusura, corpo testo 11 punti e lasciando un'interlinea sopra e sotto il brano citato. Ovviamente, al termine di ogni citazione è necessario un riferimento bibliografico attraverso nota a piè di pagina.
FORMATTAZIONE DEI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI A PIÈ DI PAGINA
Le note a piè di pagina vanno in Times New Roman 10, interlinea singola.
Libri (Monografie o curatele)
- Nome e Cognome dell’autore/i (per esteso; se gli autori sono più di uno, i nomi vanno separati da una virgola)
- Se c’è un curatore, o ci sono curatori: Nome e Cognome del curatore/i (a cura di)
- Titolo e Sottotitolo dell'opera in corsivo
- Editore
- Luogo di edizione (se nel libro non è indicato scrivere: s.l.)
- Anno di edizione (se nel libro non è indicato scrivere: s.d.)
- Indicazione della/e pagina/e consultate (se si fa riferimento a una pagina specifica): p./ pp.
Es. Paola Brembilla, It's All Connected. L'evoluzione delle serie TV statunitensi, Franco Angeli, Milano 2018.
Es. Paola Brembilla, Ilaria A. De Pascalis (a cura di), Reading Contemporary Serial Television Universes. A Narrative Ecosystem Framework, Routledge, New York 2018.
Capitoli all'interno di curatele
- Nome e cognome dell'autore
- Titolo del capitolo fra virgolette alte (“..”)
- Curatore/i dell'opera e dicitura (a cura di) se in italiano, (ed.) se in inglese, (eds.) se due o più curatori in inglese.
- Titolo e Sottotitolo dell'opera in corsivo
- Editore
- Luogo di edizione (se nel libro non è indicato scrivere: s.l.)
- Anno di edizione (se nel libro non è indicato scrivere: s.d.)
- Indicazione della/e pagina/e consultate (se si fa riferimento a una pagina specifica): p./ pp.
Es. Paola Brembilla, “Rerun, Revival, Reboot. Serie tv nel regime della ripetizione”, in R. Bartoletti, L. Spaziante, S. Antonioni (a cura di), This is (not) the end. Forme della fine tra serialità e narratività, FrancoAngeli, Milano 2021, pp. 129 - 141.
Libro tradotto
Se si utilizza una versione tradotta, la citazione avverrà come segue: Gillian Doyle, Understanding Media Economics, London, Sage, 2002 (trad. it. di Giuseppe Richeri, Introduzione all'economia dei media, Milano, Hoepli, 2008, p. 72)
Articoli da riviste accademiche
- Nome e Cognome dell’autore/i (per esteso)
- “Titolo” ed eventuale “sottotitolo” dell’opera (tra virgolette alte “...”)
- Titolo della rivista/quotidiano/periodico/opuscolo in corsivo
- Volume e numero della rivista
- Mese e anno
- Indicazione delle pagine dell'articolo nella rivista: pp. x-xx
- Indicazione della/e pagina/e consultate: p./ pp.
- Eventuale DOI e/o URL se l'articolo è pubblicato online, seguito da dicitura (ultimo accesso il XX/XX/XXXX)
Es. Paola Brembilla, “Valore culturale ed economie della reputazione nelle network series. Il caso di The CW e Jane The Virgin”, in La Valle dell'Eden, Vol. 3 n. 34, 2019, pp. 117-123.
Es. Paola Brembilla, “Dalla Disco Fever al Disco Dan. Forme di rappresentazione della cultura disco nella televisione statunitense”, in Cinergie, n. 9, 2016, pp. 43-50, https://cinergie.unibo.it/article/view/6871 (ultimo accesso 30 marzo 2020).
Articoli da riviste o quotidiani online
- Nome Cognome autore, "titolo articolo", titolo rivista, data di pubblicazione, URL (ultimo accesso: data)
Es. Ryan McGee, “Did The Sopranos Do More Harm Then Good? HBO and the Decline of Episode”, A.V. Club, 20 febbraio 2012, http://www.avclub.com/articles/did-the-sopranos-do-moreharm-than-good-hbo-and-th,69596/ (ultimo accesso 13/12/2015)
Post su blog
- Nome Cognome autore, "titolo post", titolo blog, data, URL (ultimo accesso: data).
Es. Henry Jenkins, “Transmedia Storytelling and Entertainment: A New Syllabus”, Confessions of an Aca-Fan, 28 agosto 2013, http://henryjenkins.org/2013/08/transmedia-storytelling-andentertainment-a-new-syllabus.html (ultimo accesso 13/12/2015)
Report
- Es.: News Corp Report 2012, http://www.newscorp.com/Report2012/2012AR.pdf (ultimo accesso 13/12/2015)
Risorse online da aggregatore (YouTube, Wikipedia, etc.)
- Le risorse online da aggregatore sono tutte quelle in cui non va esplicitato l'autore. Basta l'URL e la data di ultimo accesso. Es. https://www.youtube.com/watch?v=nmrqYcw_xsE (ultimo accesso 30/03/2020)
Opera già citata in precedenza:
- Nome (solo l’iniziale puntata) e Cognome (per esteso) dell’autore/i (nel caso, separati da una virgola)
- Se c’è un curatore, o ci sono curatori: Nome (iniziale) e Cognome (per esteso) del curatore/i (a cura di)],
- op. cit.,
- Indicazione della/e pagina/e consultate: p./ pp.
Es. P. Brembilla, op.cit., p. 8
Opera già citata in precedenza ma con l’intenzione di distinguerla da un’opera già citata del medesimo autore:
- Nome (iniziale) e Cognome (per esteso) dell’autore/i (nel caso, separati da una virgola)
- Se c’è un curatore, o ci sono curatori: Nome (iniziale) e Cognome (per esteso) del curatore/i (a cura di)],
- Titolo completo dell’opera, (o “Titolo”)
- cit.,
- Indicazione della/e pagina/e consultate: p./ pp.
Es. P. Brembilla, It's All Connected, cit., pp. 12-13.
Citata immediatamente dopo una nota con la medesima opera:
- Nello stesso luogo ma in p./pp. diversa/e: Ivi, p./pp.
- Nello stesso luogo e nella stessa p./pp.: Ibidem
Es. P. Brembilla, It's All Connected, cit., pp. 12-13.
Ivi, p. 7.
Ibidem.
BIBLIOGRAFIA FINALE
- La bibliografia finale comprende tutte le fonti accademiche, cartacee e Web, utilizzate per la tesi e già citate nelle note.
- La bibliografia va redatta in ordine alfabetico per cognome dell’autore.
- Le norme di citazioni sono quelle appena elencate, con l'unica differenza che il cognome dell'autore andrà prima del nome.
- Se ci sono più opere dello stesso autore esse vanno indicate in ordine cronologico dalla più vecchia alla più recente.
Fonti Web non accademiche
- Oltre alla bibliografia la tesi può contenere una sitografia di fonti online non accademiche, quindi divulgative, da stampa di settore, etc.
- In caso di articoli da blog, riviste, periodici, questi vanno nella sitografia, ordinati anch'essi per cognome dell'autore.
- In caso di link da aggregatori, NON è necessario riportare tutti i singoli URL consultati, ma basta creare la sezione “Altri siti Web consultati” e inserire solo l'homepage dell'aggregatore (http://youtube.com, etc.).
- Per i Report può essere creata una ulteriore sezione.