Parole chiave:
Monitoraggio in tempo reale
Idrologia versanti argillosi
Reti di sensori
L'attività di ricerca attualmente in corso è rivolta alla
definizione del comportamento idrologico di versanti argillosi in
frana. L'approccio si basa sull'integrazione di dati
geomorfologici, di dati strumentali di monitoraggio, e di
simulazioni numeriche dei processi. Le attività sono concentrate su
due aree in frana già monitorate (frana di Rocca Pitigliana, BO;
frana di Silla, BO) per le quali sono state raccolte lunghe serie
temporali di dati. Nel corso del prossimo anno si prevede di
continuare la raccolta di dati (manutenzione e aggiornamento dei
sistemi sperimentali )e di proseguire l'analisi numerica del
comportamento idrologico delle coltri in frana. In particolare,
saranno riprodotti i valori misurati di pressione dei pori
utilizzando l'equazione della diffusione di pressione in un mezzo
saturo compressibile. Infine, la risposta idrologica sarà correlata
con gli spostamenti superficiali ottenuti con tecniche tradizionali
(estensimetri a filo) e innovative (sensor network).
L'attività di ricerca in corso riguarda il monitoraggio del legame
tra precipitazioni, pressione dei pori, deformazioni e rottura di
versanti argillosi. Al momento sono attivi due sistemi di
monitoraggio idrologico-meccanico, uno installato nella frana di
Rocca Pitigliana, l'altro nella frana di Silla. La frana di Rocca
Pitigliana è situata in destra idrografica del Torrente Marano, nel
comune di Gaggio Montano (Bologna). Il versante è costituito quasi
interamente da argilliti scagliose appartenenti alla Formazione
delle Argille a Palombini ed ha subito sei riattivazioni nel corso
degli ultimi 70 anni. Il versante è stato strumentato grazie ad un
progetto PRIN (2001-03 Coord. Naz. S. Moretti). Il sistema di
monitoraggio consiste di: - 16 sensori di pressione (da 0.7 a 10 m
di profondità) - 3 tensiometri - 3 sensori di umidità - 1
estensimetro a filo - 1 pluviometro I sensori sono installati in
modo da formare una griglia di punti di misura posta a cavallo
della nicchia di distacco, tra la parte alta del corpo di frana e
la porzione immediatamente a monte del ciglio di frana. I dati
vengono registrati in sito con un intervallo di 10 minuti e
scaricati in remoto via GSM. La frana di Silla (comune di Gaggio
Montano, Bologna) si trova in sinistra idrografica del T.Silla. Il
versante è costituito interamente da argilliti e la frana ha subito
un'importante riattivazione nel 1994. Attualmente sono presenti
indizi di ripresa di attività (abbassamento del terreno nella zona
di nicchia, allungamento ed allargamento delle fratture sui
fianchi) e per tale ragione è stata attivata, nella primavera 2004,
una convenzione di ricerca con la Comunità Montana dell'Alta e
Media Valle del Reno. La strumentazione installata è la seguente: -
10 sensori di pressione (da 0.7 a 10 m di profondità) - 3
estensimetri a filo - 3 misurati di umidtà del suolo - 1
pluviometro Anche in questo caso i sensori sono stati posizionati
nella zona di nicchia (a monte e a valle del ciglio di frana) e
formano una griglia di punti di misura. Il sistema è funzionante da
Luglio2004 ed i dati indicano un comportamento idrologico del tutto
simile a quello individuato a Rocca Pitigliana. Nel corso del
prossimo anno sono previste tre attività principali: 1)
manutenzione e aggiornamento dei sistemi sperimentali al fine di
garantire l'afflusso continuo dei dati 2) analisi dei dati raccolti
tramite modelli analitici e numerici 3) pianificazione e
progettazione di un sistema di monitoraggio degli spostamenti di
superficie tramite reti di sensori innovativi e a basso costo
(sensor network) Le analisi di cui al punto 2 partono
dall'osservazione sperimentale della natura fortemente transitoria
delle variazioni di pressione dei pori e della grande importanza
dell'infiltrazione diretta rispetto ai processi di flusso
sub-superficiale di versante. Appare quindi possibile riprodurre il
comportamento reale tramite modellazione numerica e soluzioni
analitiche basate su una forma ridotta dell'equazione di Richards,
che descrive il flusso dell'acqua in un mezzo saturo compressibile.
I primi risultati sono molto promettenti, in quanto si osserva che
i valori di diffusività idraulica ottenuti per calibrazione dei
dati di monitoraggio sono in linea con quelli derivati in sito e in
laboratorio tramite tecniche indipendenti. Tali analisi saranno
estese a tutti i dati di monitoraggio attualmente disponibili e a
quelli raccolti nel corso del prossimo anno. Un tema di particolare
interesse che si intende sviluppare riguarda l'uso di sistemi
innovativi e a basso costo per il monitoraggio degli spostamenti
superficiali (punto 3). Tale attività nasce dall'esigenza diffusa,
comune a ricerca ed enti territoriali, di misurare in modo
affidabile ed economico gli spostamenti di frane in un numero
significativo di punti. I recenti sviluppi tecnologici nel campo
dell'elettronica, dell'informatica e delle telecomunicazioni
sembrano rendere possibile questo obiettivo ed in particolare le
reti di sensori wireless (WSN) attirano sempre più l'interesse
della comunità scientifica. In termini generali, una rete di
sensori wireless (WSN) consiste di una serie di micro-computers a
basso costo, ognuno dotato di specifiche capacità di rilevamento,
capaci di comunicare e scambiarsi dati tra i nodi. La rete può
acquisire dati ad elevata densità spaziale, riconoscere pattern non
rilevabili con altre tecniche, e può essere installa su un'area
vasta con costi contenuti Questi sistemi saranno testati nel sito
sperimentale di Silla. La rete WSN sarà inizialmente configurata
con 9-12 nodi autonomi comunicanti tra loro via radio e collegati
ad un PC con connessione UMTS. Tre nodi saranno posti in
corrispondenza dei tre estensimetri esistenti, gli altri sui
picchetti della rete topografica di controllo. In questo modo si
potranno validare le misure con strumenti indipendenti e
ricostruire in dettaglio il campo deformativo della parte alta del
versante.