1) Studio e conservazione di beni di interesse storico
artistico e del costruito storico: La ricerca si propone di
affrontare le problematiche dello studio delle strutture e degli
apparati decoativi come supporto alla conservazione e alla
valorizzazione, con lo scopo di sviluppare metodologie diagnostiche
e di restauro di questo tipo di opere di interesse
storico-artistico.
2)
Studio del vetro antico L'obbiettivo è di
approfondire la conoscenza dei materiali e delle tecniche di
lavorazione del vetro antico, sia attraverso la ricerca storica
sulla produzione vetraria nell'area mediterranea e la ricerca
archeologica relativa ai siti di provenienza dei materiali, sia
mediante studi di tipo chimico e fisico.
3) Studio archeometrico di materiale archeologico: La
conoscenza della natura dei materiali archeologici, siano essi
naturali o artificiali, fornisce un notevole contributo alle
indagini sulle materie prime usate, sui siti di reperimento delle
stesse e sulle tecniche di lavorazione e permette di discriminare
luoghi e cronologia di produzione, nonché di riconoscere eventuali
restauri e rifacimenti successivi
Studio e conservazione di manufatti di interesse storico
artistico e del costruito storico: La ricerca si pone a
supporto di interventi sul patrimonio costruito, archeologico e
storico-artistico, nonché della progettazione di ambienti destinati
ad ospitare beni culturali per una loro appropriata conservazione e
per una efficace valorizzazione. Gli obiettivi principali
riguardano:
- metodologie di intervento per la documentazione, conservazione,
riqualificazione e valorizzazione del costruito storico, dei
relativi apparati decorativi e dei siti archeologici per la
ottimizzazione degli interventi nel rispetto dei vincoli normativi,
dei fattori di rischio ambientale e territoriale, finalizzati anche
alla gestione di ambienti destinati alla fruizione pubblica;
- conservazione preventiva finalizzata alla definizione di
protocolli di monitoraggio e verifica delle condizioni di
conservazione di siti, strutture, paramenti e complementi
decorativi;
- monitoraggio, manutenzione preventiva ed interventi di restauro
su opere d'arte in monumenti, edifici storici e strutture museali,
su pitture murali e parti decorative, con particolare attenzione
alla storia conservativa del manufatto;
Studio del vetro antico: L'obbiettivo è di
approfondire la conoscenza dei materiali e delle tecniche di
lavorazione del vetro antico, sia attraverso la ricerca storica
sulla produzione vetraria nell'area mediterranea e la ricerca
archeologica relativa ai siti di provenienza dei materiali, sia
mediante studi di tipo chimico e fisico. In particolare, i vetri
musivi rappresentano la casistica più ampia di diverse colorazioni
di vetri e le opere in vetro sono state oggetto di studi che hanno
messo in luce le difficoltà nell'analisi chimica e chimico-fisica
di un materiale così complesso. La necessità che si evidenzia è
quella di perseguire una conoscenza più approfondita delle
caratteristiche tecniche, della differenziazione su scala locale e
cronologica del materiale vetroso, che possa anche condurre alla
comprensione dei processi di degrado fisico chimico che
inevitabilmente, seppure in misura variabile, sono connessi a
materiali di questo tipo. La ricerca si propone perciò di: studiare
le relazioni fra le proprietà fisiche (ottiche e strutturali) e la
composizione chimica dei vetri; definire criteri classificativi per
i vetri antichi, in funzione di luoghi e cronologia di produzione;
creare una banca dati informatizzata che comprenda sia le
informazioni di carattere archeologico, storico e
storico-artistico, sia quelle ottenute mediante l'impiego di
indagini chimiche e fisiche; individuare le principali cause di
degrado del vetro, correlandole con le caratteristiche di
durabilità del materiale e la specificità dell'ambiente di
conservazione. Nell'ambito di questo settore di ricerca la
sottoscritta è stata responsabile dell'Unità dell'Università di
Bologna del progetto PRIN 2009 "Continuità
nelle produzioni vetrarie altoadriatiche tra il IX sec. a.C. e
il XIV sec. d.C." ; nell'anno 2001, la sottoscritta è stata
responsabile di un “Progetto Giovani Ricercatori” dell'Ateneo di
Bologna, dal titolo “Studio e conservazione del vetro antico”.
Negli anni seguenti l'attività di ricerca è stata svolta in
progetti RFO e dell'anno 2006 la sottoscritta è coinvolta nel
Progetto Strategico dell'Ateneo di Bologna dal titolo“Metodi
archeometrici per lo studio del vetro antico” ed è membro dello
Steering Committee del Leverhulme International Network: The
Composition of Byzantine Glass Mosaic Tesserae”. Dal maggio 2007 la
sottoscritta è coordiantrice dell'area tematica "Vetri"
dell'Associazione Italiana di Archeometria AIAr.
Studio archeometrico di materiale archeologico: Lo
studio dei materiali costituenti i manufatti archeologici si avvale
di metodologie scientifiche: tecniche fotografiche tradizionali e
speciali, metodi di imaging multispettrale (UV e IR),
videomicroscopia e spettroscopia di fluorescenza di raggi-X
(sistema portatile) consentono di effettuare una prima importante
ricognizione con metodi non distruttivi sulla natura dei materiali
e sul loro stato di conservazione. Approfondimenti analitici
potranno essere effettuati su campioni opportunamente prelevati,
mediante tecniche di analisi distruttive, quali diffrattometria di
raggi-X e analisi termoponderali e termodifferenziali o metodologie
di analisi chimica. La conoscenza della natura dei materiali
archeologici, siano essi naturali o artificiali, fornisce un
notevole contributo alle indagini sulla natura delle materie prime
utilizzate, sui siti di reperimento delle stesse e sulle tecniche
di lavorazione. La conoscenza delle caratteristiche composizionali
e strutturali dei vari materiali è di supporto alla conferma delle
ipotesi sulla loro originalità e spesso può permettere di
discriminare i luoghi e la cronologia di produzione, nonché di
riconoscere eventuali restauri e rifacimenti successivi. La
caratterizzazione dei prodotti di degrado permette, inoltre, di
individuare le possibili cause di alterazione e di proporre le più
appropriate metodologie di conservazione.