- Epatite virale B, C e Delta; epatopaie colestatiche croniche
(cirrosi biliare primitiva, colangite sclerosante primaria);
cirrosi epatica.
- Sistemi di trasporto e metabolismo degli acidi biliari;
fattori di segnalazione coinvolti nel metabolismo degli acidi
biliari; diarrea da malassorbimento degli acidi
biliari.
La prima linea di ricerca mira a studiare l'associazione dei
polimorfismi di geni coinvolti nella regolazione del metabolismo
lipidico con la litiasi della colecisti. La litiasi della colecisti
nei paesi occidentali è estremamente diffusa ed è causa di grosse
spese, sia per il trattamento della malattia di base che per il
trattamento delle complicanze (pancreatite biliare, colecistite,
colangite, litiasi coledocica). Poiché la litiasi della colecisti
nei paesi occidentali è prevalentemente associata ad un aumento
dell'indice di saturazione del colesterolo biliare, lo studio dei
geni coinvolti nella patogenesi della malattia riveste un ruolo
importante, sia dal punto di vista di eventuali strategie di
prevenzione che per un approccio di tipo farmacogenetico. In questa
linea si inserisce lo studio sulla ricerca di associazione tra
calcoli della colecisti e polimorfismi del gene per il recettore
nucleare PPAR-alfa, un fattore di trascrizione coinvolto nel
metabolismo lipidico e degli acidi biliari. Sarà isolato, mediante
tecnica del salting-out su campione di sangue, il DNA genomico di
pazienti affetti da litiasi della colecisti e di soggetti sani.
Successivamente sarà effettuata la ricerca di specifici
polimorfismi del gene mediante analisi D-HPLC. Infine, saranno
sequenziati i campioni risultati polimorfici, per valutare l'esatta
sequenza della variante genica. L'analisi statistica consentirà di
valutare la rilevanza di tali polimorfismi nei pazienti, in
relazione al sesso, all'età ed all'indice di massa corporea. I
polimorfismi del gene di PPAR-alfa vengono analizzati anche
nell'ambito di una seconda linea di studio, che mira a verificare
le associazioni di queste varianti geniche con la steatoepatite non
alcolica e con le alterazioni lipidiche ad essa associate, in
particolare l'ipertrigliceridemia. In questo caso lo studio si basa
sull'analisi del gene in pazienti afferenti agli ambulatori del
Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia per problemi
di sovrappeso, con eventuale presenza di sindrome metabolica. La
terza linea di ricerca è finalizzata allo studio dei meccanismi di
formazione dei radicali liberi dell'ossigeno (ROS) conseguenti alla
fagocitosi batterica da parte delle cellule del Kupffer, in un
modello sperimentale in vivo ed ex vivo. Tale modello può
rispecchiare i meccanismi di danno in corso di infezione batterica
nel paziente cirrotico, in tale evento può determinare un
aggravamento della funzionalità del fegato e scompenso epatico.
All'interno di tale linea di studio si inserisce anche una ricerca
metodologica sui sistemi di determinazione dei radicali liberi
dell'ossigeno mediante chemiluminescenza. La quarta linea di
ricerca è prevalentemente di tipo clinico e riguarda lo studio dei
fattori predittivi di risposta nelle epatopatie croniche ad
eziologia virale. Accanto ai parametri del metabolismo lipidico e
glucidico, saranno anche presi in considerazione i polimorfismi dei
geni dei recettori nucleari considerati rilevanti nel danno
steatosico spesso concomitante in corso di epatopatia ad eziologia
virale. In particolare, per quanto riguarda l'infezione da virus
dell'epatite B (HBV), dati in vitro hanno dimostrato che la
proteina virale HBX interagisce come ligando con il recettore
nucleare PPAR-alfa, coinvolto nel metabolismo degli acidi grassi e
degli acidi biliari. Questa interazione tra la proteina HBX del
virus ed il recettore nucleare può essere modulata dalla presenza
di polimorfismi del gene di PPAR-alfa, con possibili ripercussioni
sull'evoluzione della malattia e sul rischio di sviluppo di
epatocarcinoma. Tale studio prevede l'analisi del gene in pazienti
provenienti da diversi centri in tutta Ilalia, al fine di
raggiungere un sufficiente numero di casi per l'analisi statistica.