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Marco Abbiati

Professore ordinario

Dipartimento di Beni Culturali

Settore scientifico disciplinare: BIO/07 ECOLOGIA

Curriculum vitae

Laureato con lode in Biologia presso l'Università di Pisa, ha svolto il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali (Scienza del Mare) dell'Università di Genova. Dal 1991 al 1998 ha svolto le sue ricerche presso il Dipartimento di Scienze dell'Uomo e dell'Ambiente dell'Università di Pisa e dal 1998 presso il Corso di Laurea in Scienze Ambientali ed il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali dell'Università di Bologna in Ravenna. Dal 1998 al 2002 è stato professore associato e dal 2002 professore ordinario di Ecologia. In questi anni ha tenuto i corsi di Ecologia Applicata, Ecologia marina, Fondamenti Ecologici di VIA e Laboratorio Interdisciplinare Marino ed ha diretto il Master di II livello in Gestione Integrata della Fascia Costiera. È membro del collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali: Tutela e Gestione delle Risorse Naturali. Ha partecipato a numerosi programmi di ricerca nazionali ed internazionali anche con funzioni organizzative e di coordinamento. Tali progetti riguardano le tematiche della gestione e conservazione degli ambienti e dei popolamenti costieri e lagunari e sono stati condotti nell'ambito dei progetti UE (DELOS - “Environmental Design of Low Crested Coastal Defence Structures”, contratto EVK3-CT-2000-00041, EUMAR - “European Marine Genetic Biodiversity”, contratto EVK3-CT-2001-00048, “Management and sustainable development of protected transitional waters” (TWReferenceNet), INTEREG IIIB CADSES, ecc.) Ministeri (Artificial Marine Structures –AMS- Multifunctional Tool for Research and Environmental Management in the Mediterranean and Red Sea” finanziato dal Ministero dell'Ambiente, PRIN finanziati dal Ministero della Ricerca e Univeristà, ecc) e da privati (BIOMARE - Sviluppo di una metodologia di monitoraggio delle strutture off-shore in alto Adriatico, BIODIVERSITÀ - Approccio metodologico alla caratterizzazione della biodiversità ad al monitoraggio del ruolo ecosistemico di piattaforme in ambiente offshore). In particolare gli studi sulla struttura genetica dei popolamenti costieri sono stati condotti, in collaborazione con partner europei, nell'ambito del progetto di ricerca EUMAR e nell'ambito dei progetti Biodiversità, AMS e PRIN.

Ha pubblicato più di 70 lavori su riviste nazionali ed internazionali oltre a numerose partecipazioni a congressi. L'attività di ricerca riguardano lo studio dell'impatto delle strutture di protezione costiera sulla qualità dell'ambiente marino e dei suoi popolamenti. Questo studio ha un importante sviluppo applicativo se si considera la diffusione delle strutture per la difesa delle coste. Le ricerche sull'ecologia degli ambienti lagunari hanno riguardato l'analisi dell'impatto del disturbo sulla struttura genetica di invertebrati e sull'organizzazione dei popolamenti macrozoobentonici. Tali ricerche, condotte in collaborazione con altri gruppi di ricerca italiani ed esteri. Gli studi sulla struttura genetica dei popolamenti costieri relativi all'effetto che la creazione lungo le coste sabbiose di corridoi rocciosi artificiali può avere 1) sulla dispersione delle specie bentoniche presenti in aree rocciose naturali e 2) sulla struttura e sulla dinamica di specie che sono differenziate in meta-popolazioni locali. Questa indagine è stata condotta su specie appartenenti al genere Patella, caratterizzate da una limitata fase dispersiva larvale. L'unità di Ravenna partecipa, inoltre, agli studi condotti sulla filogeografia delle popolazioni di ambiente salmastro e sull'analisi sperimentale dell'erosione della variabilità genetica a causa della contaminazione ambientale. Particolarmente interessanti per i loro risvolti applicativi sono gli studi sulla genetica di Popolazione del corallo rosso, specie di rilevante valore naturalistico e commerciale.

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