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Marco Abbiati

Professore ordinario

Dipartimento di Beni Culturali

Settore scientifico disciplinare: BIO/07 ECOLOGIA

Temi di ricerca

Biodiversità e conservazione degli ecosistemi costieri. Genetica di popolazione e filogeografia di specie strutturate in metapopolazioni, erosione della variabilità genetica in relazione allo stress. Effetti del disturbo sull'organizzazione dei popolamenti di ambiente costiero e lagunare. Sviluppo di metodologie per la valutazione della qualità ambientale. Monitoraggio costiero e utilizzo della biodiversità nella analisi di impatto ambientale su ampia scala ed a livello ecosistemico.

Le mie ricerche sono state condotte nell'ambito di progetti di ricerca finanziati da diversi enti nazionali (ministeri, enti locali, industrie) ed internazionali (Unione Europea, Fondazioni Internazionali). Gli studi di ecologia evolutiva hanno riguardato la dispersione degli invertebrati bentonici e la struttura e la dinamica di specie strutturate in metapopolazioni. Questi studi condotti su specie a limitata dispersione larvale (Patella sp., Corallium ribrum, Hediste diversicolor) hanno permesso di individuare le unità evolutive delle specie e di definire il livello di dispersione, anche al fine di proporre misure adeguate per la conservazione di specie a rischio di estinzione o oggetto di sfruttamento. Sono stati, inoltre condotti studi a carattere filogeografico per individuare i pattern di strutturazione genetica su grande scala e per individuare l'eventuale presenza di sibling species. L'analisi della struttura genetica di popolazioni distribuite lungo un gradiente di inquinamento ambientale e studi sperimentali di laboratorio hanno permesso di individuare dei marcatori molecolari che rispondono al livello di esposizione ai contaminanti. Gli studi sugli effetti del disturbo sull'organizzazione dei popolamenti macrozoobentonici e per lo sviluppo di indicatori di qualità ambientale che possano essere utilizzati nel monitoraggio delle acque nell'ambito della Water Framework Directive sono stati condotti in ambiente costiero e lagunare. L'analisi comparativa dei popolamenti di bacini lagunari delle coste europee ha permesso di saggiare l'applicabilità ed i limiti degli indici attualmente disponibili, nonché la messa a punto di nuovi indici che prendano in considerazione non solamente la composizione specifica dei popolamenti, ma anche la loro variabilità spazio/temporale. Gli studi di impatto ambientale e monitoraggio sono stati condotti principalmnete in Alto Adriatico e sono stati caratterizzati dall'applicazione di disegni di campionamento strutturati e su ampia scala, che prevedono appropriati livelli di replicazione ed includono scale spaziali multiple. Queste caratteristiche fanno si che i risultati siano scientificamente robusti. Inoltre, l'analisi su ampia scala fa si che i possibili impatti siano analizzati nel contesto della variabilità ambientale a livello regionale, permettendo un'analisi delle alterazioni a livello ecosistemico. Le indagini condotte nell'ambito di tali studi hanno evidenziato l'importanza della taratura delle alterazioni analizzate sui livelli di variabilità naturale o dovuta ad attività antropiche non specificamente indagate, come il disturbo della pesca, la sedimentazione, o gli input inquinanti di origine terrestre. Grazie all'elevato numero di campioni analizzati, gli studi condotti hanno portato ad un notevole miglioramento delle attuali conoscenze sulla biodiversità dei popolamenti bentonici del Nord Adriatico. Sono state prodotte liste di specie che rappresentano un importante aggiornamento delle conoscenze sulla fauna ad invertebrati nell'area, e forniscono un'importante base di riferimento tassonomico per gli studi futuri.

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