Lettere Persiane.
Collana di studi letterari diretta da Luigi Weber.
Come
nel capolavoro di Montesquieu che in qualche misura inaugura l'età
dell'Illuminismo, la critica è una "lettera persiana", un messaggio che
viene da un altrove rispetto alla pratica della letteratura e alla rete
delle convenzioni sociali del presente, illuminando entrambe grazie a un
felice straniamento. Il compito della critica, arte tutt'altro che
inutile in un tempo complesso come questo, non deve necessariamente
esser quello di aggiungere complessità a complessità, bensì di spezzare,
come voleva Kafka, la crosta del mare ghiacciato dentro di noi:
renderlo nuovamente liquido, mobile, vitale. E rovinare le sacre verità,
come insegnò tra gli altri proprio Montesquieu, può essere anche una
faccenda divertente.
È una scienza di salvataggio, in primo luogo salvataggio della
letteratura stessa, oppressa dai troppi libri e dal nessun senso di
molti di essi. Per far questo occorrono nuovi occhi, nuove scritture,
nuovi ardimenti.
Come dire, la critica letteraria nella sua
forma meno paludata e accademica, meno rispettosa dei canoni e delle
tradizioni consolidate, più innovativa e in sintonia con il presente. Di
facile lettura e aperta a nuove contaminazioni e tangenze con la
sociologia, l’arte, la filosofia, la storia… Figlia della nostra
passione per la critica letteraria, ma ricca di nuove visioni e
interpretazioni.
ISSN di collana: 2282-6866