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Loredana Chines

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica

Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA

Temi di ricerca

Parole chiave: Petrarca Umanesimo latino forme del commento e tradizione dei classici nell'umanesimo Ecdotica ed ermeneutica dei testi letterari tra Tre e Cinquecento didattica dei testi letterari Letteratura fra parola e immagine Postillati petrarchismo

Loredana Chines si occupa prevalentemente di letteratura medievale, umanistica e rinascimentale, nella particolare prospettiva della tradizione del commento ai classici, ma con un'attenzione ermeneutica ed esegetica rivolta ad una più generale prassi didattica della letteratura italiana. I suoi lavori si collocano nel solco metodologico della stretta connessione tra filologia e critica, senza però dimenticare le aperture del testo letterario al dialogo con le altre discipline, in primo luogo con le arti figurative.


Loredana Chines si è concentrata sugli aspetti peculiari del più inesplorato umanesimo latino, nelle forme variegate e sincretiche che lo caratterizzano. Nascono così i saggi sulla poesia filosofica degli Hymni naturales di Michele Marullo ma anche le indagini sull'umanesimo emiliano, sulla scia delle coordinate metodologiche di Carlo Dionisotti e degli studi pionieristici di Ezio Raimondi. Si collocano in questo ambito i molteplici lavori sull'umanesimo bolognese, culminati nelle due monografie ( I Lettori di retorica e humanae litterae […] 1992 e La parola degli antichi. Umanesimo emiliano tra scuola e poesia, 1998). D'altra parte la centralità dell'umanesimo emiliano è stata indagata proprio a partire dai tratti fondativi del genere commento, che ha ricoperto un ruolo primario nell'affermazione dell'autonomia e della dignità della scienza letteraria. Dalla consapevolezza poi che in tale processo un momento indiscutibile di snodo, non solo per l'ambito bolognese ma soprattutto per quello europeo, fosse rappresentato dalla lezione petrarchesca, sono scaturite le indagini sistematiche sulla diverse forme della produzione del Petrarca che si sono mosse in diverse direzioni e hanno condotto: a) ad alcuni contributi sul versante volgare (si vedano il saggio petrarchesco nel Breviario dei classici italiani e la monografia antologica mondadoriana Petrarca, La letteratura diretta da Ezio Raimondi, Milano, Bruno Mondatori 2005); b) all'analisi di temi o motivi centrali nella poetica del Petrarca latino e volgare, di intramontata fortuna italiana ed “europea” (come le monografie I veli del poeta Roma, Carocci, 2000; Petrarchismo. Un modello di poesia per l'Europa, a cura di L. Chines, vol. I, Roma, Bulzoni, 2006; Di selva in selva ratto mi trasformo, Carocci, 2009); c) all'indagine dei meccanismi del rapporto fra originalità creativa e intertestualità nelle opere petrarchesche, scandagliati in relazione all'attività del Petrarca esegeta, postillatore e bibliofilo, come mostra il lavoro sulle postille petrarchesche (Per Petrarca e Claudiano, in Verso il Centenario. Atti del Seminario di Bologna 24-25 settembre 2001. «Quaderni petrarcheschi» XI, a cura di L. Chines e P. Vecchi Galli, Firenze, Le Lettere 2004, pp. 43-71). Gli studi sul Petrarca latino, debitore a un metodo che connette inscindibilmente filologia e critica, hanno trovato nelle Lettere dell'Inquietudine (Roma, Carocci, 2004) un momento di particolare significato, per la prospettiva metodologica con cui il Petrarca latino epistolografo in prosa e in versi mostra i propri volti più suggestivi e “moderni”, nel dialogo con i modelli e le fonti che l'Introduzione e le note di commento mettono in luce. Negli ultimi anni i due volumi dedicati a Petrarca (Le Monnier, 2013) e Leon Battista Alberti (Bur, 2012) confermano la volontà di coniugare la prospettiva della ricerca con quella della divulgazione didattica degli autori più rilevanti dell'Umanesimo.