L'attività di ricerca della Prof.ssa Licia Reggiani
riguarda principalmente due aree, strettamente connesse
all'attività' didattica: la traduzione come pratica e
riflessione e l'analisi del discorso e in particolate del discorso
divulgativo, in prospettiva traduttiva.
La traduzione come pratica e riflessione
Alla pratica di traduzione letteraria, giunta nel 2009 alla
pubblicazione della traduzione italiana del romanzo Humus
della scrittrice franco-antillana Fabienne Kanor (Morellini
editore, 2009) si è associata una riflessione teorica il cui
focus è la trasposizione interlinguistica delle variazioni.
Di qui partita quindi da una riflessione sulla variazione diatopica
insita nella pratica letteraria degli scrittori francofoni (si veda
il contributo Humus di Fabienne Kanor: tuffarsi in mare
per salvare le proprie radici pubblicato sulla rivista
Prospero nel 2009) la cui specificità particolarmente
interessante se analizzata in chiave traduttiva, anche alla luce
delle riflessioni portate avanti dagli studi postcoloniali, per
giungere a una riflessione più ampia, riguardante la presenza di
variazioni diatopiche nel fumetto. In questa direzione si colloca la
pubblicazione sulla traduzione di Astérix in italiano dal titolo
Il traduttore c'è¨. E si vede..... centrata sulla
ri-contestualizzazione diatopica del celebre fumetto in territorio
italiano. Si è quindi passati alla riflessione sulla
variazione diastratica del cosiddetto français des
banlieues (si veda il contributo del 2012 su La traduzione
alla prova della variazioni linguistiche. L'esempio di
Entre les murs) e infine, sempre in una dimensione
diastratica, all'analisi della rappresentazione cinematografica dei
parlers delle classi sociali, e in particolare della media e
alta borghesia (si veda il contributo presentato
nel 2013 dal titolo Les Groseille et les Le Quesnoy: parler riche et parler
pauvre en France et en Italie.) In seno a tale interesse
per la diastratia, si inseriscono anche icontributo su Le nuove
povertà . Un inventario e ipotesi di una mappa
lessicale, e E il linguista che ci fa? nei quali, insieme alle due co-autrici Danielle
Londei e Cristiana de Santis, viene avviata una riflessione
linguistica su un corpus di interviste centrate sul tema
della povertà e della sua rappresentazione. Sempre sul tema della povertà è incentrata l'attività di ricerca svolta in seno al gruppo interdisciplinare e internazionale AD culture, che ha portato alla pubblicazione del numero speciale della rivista mediazioni (n. 24) intitolato Discours des pauvretés (2019, curato da LR e Sylvie Chraibi). In ambito
diastratico, infine, una riflessione è stata portata avanti
sulla rappresentazione letteraria del linguaggio dei bambini
e sulla sua traduzione. La prima parte della ricerca è consistita, insieme a C. De Santis, nell'analisi di un corpus di
romanzi italiani tradotti in francese (si veda il contributo dal
titolo: Bambini che narrano tra Italia e Francia), mentre
una seconda parte, ancora in elaborazione, verterà
sull'analisi della traduzione in italiano di romanzi francesi nei
quali appare questo particolare tipo di linguaggio. A tale appartiene inoltre la pubblicazione, insieme a Chiara Denti, del saggio La ricezione degli studi postcoloniali in Francia e Italia: riflessioni comparate, sulla rivista "Studi culturali" 2/2016. All'ambito traduttologico fanno infine riferimento i quattro convegni organizzati insieme a Lucia Quaquarelli (Paris Nanterre) : Voci della traduzione (atti pubblicati sulla rivista Mediazioni); Hors ligne (atti pubblicati sulla rivista Ecritures), Space in Translation (università di Modena-Reggio Emilia, in corso di stampa)
L'analisi del discorso e in particolare del discorso
divulgativo, in prospettiva traduttiva.
A questo secondo ambito di ricerca, suscitato dal contatto con
il centro di ricerca francese Cediscor, fondato da Sophie Moirand, e con i suoi
componenti, fanno capo le pubblicazioni inerenti il tema
dell'événement (curatela dei due volumi e loro introduzione - uno per le Presses de la Sorbonne Nouvelle, l'altro per Lambert Lucas) nonché le pubblicazioni riguardanti l'analisi del
discorso enologico (Le web du vin: les sites vulgarisateurs du
discours oenologique del 2011 e « Le vin j'y connais
rien !»: la vulgarisation du discours oenologique,
e l'introduzione alla sezione sul discours de vulgarisation del
volume Traduire les savoirs. Sempre a questo ambito di
ricerca appartiene la comunicazione sulla traduzione italiana della
Convenzione sui diritti del bambino (2017, con Cristiana Desantis) nonchél'organizzazione di una serie di convegni itineranti, in collaborazione con Paris III (Sandrine Reboul Touré), Roma III (Laura Santone) e Bordeaux Montaigne (Pascale Vergely); il primo si è svolto a Forlì sulla tematica del "Bien-etre" (atti pubblicati da BUP), il secondo a Parigi su "Biodiversité" (atti in corso di pubblicazione) e il terzo a Bordeaux (2018) sulle "émotions" (anch'esso in corso di pubblicazione).