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Leonardo Quaquarelli

Professore associato

Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica

Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/13 FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

Curriculum vitae

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Professore Associato di Filologia della Letteratura Italiana (L-FIL-LET/13)

Ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore universitario di prima fascia nel Settore Concorsuale 10/F3 - LINGUISTICA E FILOLOGIA ITALIANA (decreto direttoriale n. 553/2021 come rettificato con decreto direttoriale n. 589/2021).

 

Leonardo Quaquarelli, laureato in Lettere classiche all’Università di Bologna nel 1986, diplomato in Paleografia, Archivistica e Diplomatica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Modena, dal 1987 svolge ricerche nell’Archivio Umanistico Rinascimentale Bolognese (ARUB), sulle scritture cronachistiche (cfr. Retorica di un genere quattrocentesco: cronache e libri di famiglia in «Intersezioni» XI/3 1991; Memoria Urbis. Censimento delle cronache bolognesi del Medioevo e del Rinascimento, Bologna 1993 e, nel 1997 l’edizione del libro di famiglia di Cesare Nappi, Memoriale mei. Ricordi de mi, pubblicato a spese dell’Istituto Italiano di Studi filosofici di Napoli).

Fra 1987 e 1989 partecipa alla segreteria del convegno internazionale Sapere e/è potere. Discipline, Dispute e professioni nell’università medievale e moderna. Il caso bolognese a confronto, curando censimenti di lodi disciplinari e dispute, a supporto della sezione confluita nel vol. Forme e oggetti della disputa delle arti, 1990.

Esperienza consolidata nel Dottorato in Italianistica-Letteratura umanistica (1994-1998) presso l’Università Cattolica di Milano, tesi: Scuola e Umanesimo a Bologna: Niccolò Volpe grammatico e retore, e nei 2 anni di postdoc nel Dipartimento di Italianistica di Bologna.

Nel 1991 presenta il Catalogo degli stampatori bolognesi del ‘400 al I Congresso Naz. di «History and Computing» sul tema Storiografia in progress.

Dal 1989 al 1998 partecipa ai 3 progetti CNR ideati nell’ARUB diretto da Ezio Raimondi: 1989-1992: Generi di scrittura e strumenti della loro diffusione nel Rinascimento bolognese. Scritture private (cronache/memorie), circuito universitario (lodi e prolusioni), cultura in tipografia. 1992-1995: Ricostruzione storica delle biblioteche istituzionali e private del Rinascimento bolognese. 1995-1998: Libri degli studenti, documenti dei soggiorni a Bologna e direttrici della cultura retorico-umanistica europea. Nel 1996 e 1997 partecipa all’Unità locale di L. Avellini Formazione di un archivio digitale di paleostampe, nel progetto CNR dell’Istituto di linguistica computazionale di Pisa, elaborando tecnologie di riconoscimento dei caratteri incunabolistici. Entra nell’Unità locale di C. Mazzotta (La tradizione degli scritti politici nella letteratura italiana da Malvezzi ad Alfieri) nel COFIN 2001 Progetto TLIoN diretto da Claudio Ciociola.

Si occupa dell’alba della stampa bolognese (Verifiche su Baldassarre Azzoguidi: un tratto di storia incunabolistica, in Sul libro bolognese del Rinascimento a c. di L. Balsamo e L. Q., 1994).

Ma fin dal marzo 1991 con la consulenza preziosa di Armando Petrucci (cfr, «Schede Umanistiche» 1991/1 rendiconto del Seminario con M. Signorini e A. Petrucci) avvia il censimento dei copisti bolognesi, trasferito on line dal 1995 al 2007 all’indirizzo http://arub.unibo.it e ora in https://web.archive.org/web/20070205194107/http://arub.unibo.it/lb/copisti.html [https://web.archive.org/web/20070205194107/http:/arub.unibo.it/lb/copisti.html], uscito a stampa nel 2012 (Il Quattrocento dei copisti,) e in seconda edizione aumentata nel 2014, recensita da M. Ferrari in «Vita e Pensiero» 2015.

Membro del comitato scientifico del Convegno L’Antiquario Felice Feliciano Veronese fra epigrafia antica, letteratura e arti del libro (Verona, 3-4 giugno 1993), relaziona su Felice Feliciano letterato nel suo epistolario e cura gli Atti (1995) con A. Contò, presentati da Stefano Zamponi alla Biblioteca Malatestiana (maggio 1996).

Membro del comitato scientifico del Convegno La Memoria e la Città-Scritture storiche fra Medioevo e Età Moderna (Bologna-Repubblica di San Marino, 24-27 marzo 1993) legge la relazione Ricordanze familiari e lodi alla città, rielaborata nel volume Per singulare memoria. Retoriche a margine e identità municipale nel Quattrocento bolognese, 2001: nel capitolo Lodi di Bologna in tipografia, spicca il genere laus urbis nella forte identità municipale legata al vanto dell’università e alle dispute disciplinari e di precedenza.

Ricercatore dal 2002 di Filologia italiana presso la Facoltà di Lingue, dal 15 ottobre 2014 è associato della stessa disciplina (a Lingue insegna Filologia della letteratura italiana e Letteratura italiana, dal 2019 Filologia della letteratura italiana nel corso magistrale di Lettere).

Direttore dal 2007 della rivista semestrale di classe A «Schede Umanistiche», dal 2020 è responsabile scientifico dell’ARUB.

Pubblica, con Zita Zanardi, Pichiana. Bibliografia delle edizioni e degli studi (Olschki, 2005), atteso e ampiamente recensito.

Membro del comitato scientifico del convegno Custodi della tradizione e avanguardie del nuovo sulle sponde dell’Adriatico promosso da 4 Università (Pescara, 25-28 maggio), partecipa con la relazione Ciriaco e il viaggio umanistico, a stampa negli Atti (Bologna, 2006).

Analizza i motivi quattrocenteschi della pittura dell’Ottocento bolognese con Lettura ottocentesca del Quattrocento bolognese: ricerca erudita ed evocazione pittorica in Municipio, Nazione ed Europa fra l’età di Mazzini e l’età di Carducci (2008).

Nel 2008 cura gli Atti del convegno Testi agronomici d’area emiliana e Rinascimento europeo. La cultura agraria fra letteratura e scienza da Pier de’ Crescenzi a Filippo Re (31 maggio-1 giugno 2007) con il suo contributo «Che non è minga un dire da fola»: l’altra agronomia medievale bolognese.

Nel 2009 pubblica Per un profilo aggiornato di Pietro da Moglio («Schede Umanistiche» 23): bilancio sulla cultura filologica del pieno Trecento e sull’insegnamento universitario di retorica partecipe delle dispute di precedenza. Dello stesso autore allestisce la scheda per il DBI (vol. 75, 2011).

Per il DBI ha curato dal 2007 a oggi le schede di Niccolò Malpigli, Cesare Nappi, Gaspare Nadi, Girolamo Pandolfi Casio, Francesco Uberti.

A proposito di Cesare Nappi pubblica il saggio Un caso quattrocentesco di protoautobiografia fra memoriali e testamento in «Esperienze letterarie» 42, 2017.

Dal 2011 si occupa di storia degli studi filologici nel II° Novecento partecipando al convegno Le discipline letterarie e linguistiche in Italia fra Università e Nazione 1861-2011 con la relazione Filologia esplicita: dagli «Studi di filologia italiana» a «Italia Medioevale e Umanistica», a stampa su «Esperienze letterarie» 2012.

Nel novembre 2012 organizza il convegno bolognese La storia del libro a stampa nello studio dell’Umanesimo: scambio di idee fra riviste d’area (ARUB/ Fondazione Carisbo, 22-23 novembre).

Del 2013 è il capitolo Ciriaco d’Ancona negli Autografi dei letterati italiani. Il Quattrocento vol.I a c. di F. Bausi e altri.

Al convegno di Nonantola (2014 XII cent. della morte di Carlo Magno) presenta La figura di Carlo nelle fonti cronachistiche, storiografiche, agiografiche e letterarie fra tardo medioevo e prima età moderna.

Al Seminario internaz. (Bergamo, 11-12 dicembre 2014) Archilet Reti epistolari legge la relazione Alle origini della figura del mercante d’arte: Girolamo Casio, a stampa negli Atti del 2016, presentati in una giornata di studio bolognese registrata su «Schede Umanistiche» 29.

Nei quinquiennio successivi si rivolge al problema ottocentesco del censimento e riordino del Fondo Olindo Guerrini bolognese messo a disposizione dalle Eredi, divenendo responsabile scientifico del Centro Studi Laboratorio Guerrini del Dip. di Filologia classica e Italianistica: (3 interventi, sui numeri di «Antichi e Moderni» 2017 e 2018, raccolti nel 2020 con 2 saggi inediti nella monografia Mercutio recensore di Carducci e altri saggi guerriniani).

Nel 2017 (Napoli-Ischia, 2-6 maggio) invitato al convegno Donne, terme e bellezza a Ischia nel Rinascimento presenta Narrare la villeggiatura termale e la bellezza delle donne: il caso delle Porretane di Sabadino degli Arienti.

Su tema analogo pubblica Il «Giuoco del Bagno» di Scipione Bargagli: malattie d’amore e cure termali nella memoria delle Veglie di Siena, «GRISELDAONLINE» 17, 2018.

Nel 2018 presenta Ciriaco d’Ancona e Rimini al convegno Gli antichi alla corte dei Malatesta.

Nel 2019 su «Schede Umanistiche» 32 e 33 fa emergere dall’epistolario di Polissena Malvezzi la suggestiva figura di damigella di corte con compiti di spionaggio (convegno Dai margini al centro: indagine storico-culturale e di genere sulle scritture femminili fra Quattro e Cinquecento 19-20 novembre).

Membro del collegio di Dottorato Culture letterarie e filologiche e tutore di una tesi dedicata all’edizione critica di Gli egoisti di Federico Tozzi, dal 2017 fa parte del comitato scientifico dell’Edizione Nazionale delle opere di Tozzi.

Dal 2021 è impegnato nell’Edizione Nazionale delle opere di Ulisse Aldrovandi.

Nel gennaio 2020 da responsabile scientifico del Centro Guerrini ottiene un finanziamento della Fondazione Carisbo sul progetto in collaborazione con la Biblioteca Universitaria per restauro, catalogazione e organizzazione di mostra delle lastre fotografiche di Olindo Guerrini donate alla BUB dalle Eredi. (inaugurazione 9 aprile 2022); nel catalogo Il fondo fotografico “Olindo Guerrini” alla BUB firma Prove fotografiche di autobiografia: una città e due case di Olindo Guerrini.

Al convegno Scienza e arte a Bologna: forme di autorappresentazione tra Rinascimento e prima età moderna legge «Nebulo pessimus». Leonardo Fioravanti fra autobiografia e affabulazione (Atti, «Schede Umanistiche» 34,).

Pubblica su «Schede Umanistiche» 35/1 2021 il saggio Discipline, ruoli sociali, professioni. Ripensare la disputa delle arti fra Quattro e Cinquecento, poi presentato in forma ampliata col titolo Dispute, ruoli sociali, professioni. Dai vecchi ai nuovi dibattiti al convegno organizzato a Venezia (26/2/2022) Le dispute delle arti nell’Italia del Cinquecento.

Organizza con il Centro Internaz. di Studi "G. B. Della Porta" il convegno bolognese (26/11/2021) Le relazioni di G. B. Della Porta nel Nord Italia, in cui ha presentato la relazione Il cardinale Luigi d’Este mecenate di G. B. Della Porta.