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Leila Signorelli

Professoressa associata

Dipartimento di Architettura

Settore scientifico disciplinare: ICAR/19 RESTAURO

Curriculum vitae

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Leila Signorelli è Ricercatore a tempo determinato (B) in Icar/19 Restauro presso il Dipartimento di Architettura dell'Università  Alma Mater Studiorum di Bologna. È coinvolta in alcuni progetti finanziati da bandi competitivi in corso come il progetto 4CH Competence Centre on the Conservation of Cultural Heritage (GA101004468), CapsulART (finanziato da FISR CoVid 2020), e due Erasmus +, ReVet e InVisible.

Nel 2014 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca  con una tesi sulla ricostruzione post-bellica a Monaco dal titolo La conservazione viva dell’esistente. Storia, progetto e restauro nell’opera di Josef Wiedemann, in correlazione con il prof. Winfried Nerdinger della T.U. München.

Dal 2014 al 2018 è stata docente a contratto presso il Dipartimento di Architettura al corso di Teoria e Storia del Restauro e ha collaborato come architetto professionista con alcuni studi di architettura. Durante l’anno accademico 2014-15 ha tenuto come docente a contratto il corso di Diagnostica e Restauro degli edifici storici presso il CdL in Ingegneria dei processi e dei sistemi edilizi; è stata relatore delle tesi di laurea Impianti storici per il condizionamento dell’aria. Il Teatro Dante Alighieri di Ravenna di Jacopo Balsamo (Correlatori arch. K. Fabbri e prof. M. Pretelli) e di La conservazione del patrimonio storico immateriale: il microclima di Villa Petraia a Firenze di Cinzia Magnani.

Nel 2017 è risultata vincitrice del concorso indetto dal MiBACT per Funzionario Architetto, prestando servizio presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia dal 2018 al maggio 2020. Durante questo periodo si è occupata della gestione e della conservazione del patrimonio immobile dell'Istituto.

Oltre alla ricostruzione postbellica in Germania, segue altri filoni di ricerca: il primo, riguardante la conservazione del patrimonio dell’architettura razionalista, in particolare il patrimonio legato a memorie difficili (Dissonant Heritage); il secondo riguardante Historic indoor microclimate (HIM) come patrimonio immateriale con M. Pretelli e K. Fabbri. Riguardo a questi temi ha pubblicato saggi e articoli. Ha partecipato come relatrice a convegni nazionali e internazionali, tra questi: ReUSo, Valencia 2015; Docomomo 2016 Adaptive Reuse, Lisbona; La Baia di Napoli, Napoli, 2016; ReHAB 2017, Braga; Scienza e Beni Culturali, Bressanone 2018 e 2019, AIUS Bologna 2019.

E' stata assegnista di ricerca nell'ambito del progetto ROCK (Horizon 2020), esperienza da cui sono scaturite alcune ricerche riguardo l'applicazione della tecnologia per la valorizzazione del patrimonio culturale. 

 

 

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